“Un tè a Marrakesh”, l’ultimo romanzo di Patrizia Floris

L’amicizia tra donne che supera le avversità e dura nel tempo

“Un tè a Marrakesh“, l’ultimo romanzo di Patrizia Floris. La scrittrice cagliaritana dedica il suo ultimo lavoro all’amicizia tra donne. Al contrario di come ne sentiamo sempre parlare, la valorizza, la descrive come pronta a superare le avversità e a durare nel tempo.

Il romanzo è ambientato in due città lontane e suggestive come Cagliari e Marrakesh. I luoghi caratteristici permettono di scoprire culture e tradizioni in armonia fra loro.

In particolare Patrizia Floris presenta “Un tè a Marrakesh” sotto forma di diario interiore e incentrato sulla storia di due amiche: Sandra e Marla. Le due donne sono molto diverse fra loro, Sandra è estroversa e solare, mentre Marla introversa e schiva, problematica. Nonostante la diversità caratteriale, dei percorsi di vita e le controversie restano più unite che mai.

La loro amicizia nasce a Cagliari negli anni novanta tra i banchi del liceo Artistico e continua nel corso degli anni con semplicità e naturalezza. Solo in età adulta si presenta un lungo apparente distacco dovuto a problematiche mai risolte e lasciate in sopseso. Successivamente quando Marla diventa medico specialista in malattie infettive si rinnova per ripartire dove si erano lasciate. Infatti Marla invita Sandra a Marrakesh, in Marroco dove vive col marito Aaron e tutto ricomincia.

“Le due donne della storia, in apparenza, non potrebbero essere più diverse-precisa Patrizia Floris-, a partire dai loro percorsi di vita che sembrano destinati a non incrociarsi più. Eppure quello tra Sandra e Marla si rivela un legame destinato, nonostante tutto, a non sciogliersi mai. Più forte del rancore, della timidezza, del dolore”. La scrittrice, con le sue parole, testimonia che se fondata su basi solide, al di là del tempo che scorre inesorabilmente, le avversità e la distanza l’amicizia tra donne esiste e può essere coltivata.