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Mercato auto in calo

Dopo il calo in gennaio del 14% prosegue la caduta del mercato auto in febbraio. In base ai dati diffusi ieri sera dal ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono ulteriormente calate.

Non riparte il mercato auto in Italia. Segno che la pandemia colpisce ancora duramente un settore tra i più penalizzati. Nel mese di febbraio le immatricolazioni di auto nuove sono state 142.998, in calo del -12,3%. Il confronto con l’anno scorso fa emergere sostanzialmente la crisi della domanda sul mercato auto, in Italia e in Europa.

In questo panorama i brand del Gruppo Stellantis portano a casa un -13% di immatricolazione come emerge dalle elaborazioni del Centro Studi promotor. Il neonato gruppo comunque ha in classifica i primi due modelli per volumi di vendita in Italia e tra i primi dieci in classifica.

Negative le performance anche degli altri produttori, con Volkswagen e Renault che cedono oltre il 30% delle immatricolazioni rispetto a febbraio 2020. Tra i top di Gamma, Audi e Bmw contengono le perdite, Volvo cresce a due cifre e Mercedes invece cala del 19,2%.

Quagliano del Centro Studi Promotor fa notare come «nell’era del Coronavirus si sia ridotto il ricorso alle auto destinate al mercato dell’usato a chilometri zero. Sulla base di questi elementi il calo di febbraio non è positivo, ma non può essere considerato fortemente negativo».

Bonus in esaurimento

Fa notare Quagliano, lo stanziamento per le vetture con alimentazione tradizionali si sta esaurendo molto rapidamente. Dal giorno dell’apertura delle prenotazioni degli incentivi 2021 sono stati “prenotati” 155 dei 250 milioni stanziati per l’acquisto di questa categoria di auto.

Una parte consistente dei bonus andrà esaurita nelle prossime settimane e questo potrebbe ulteriormente deprimere il mercato. Da qui l’auspicio degli operatori affinché il Governo rinnovi il sistema degli incentivi. «L’utilizzo dei bonus sta dimostrando un grosso beneficio ambientale. L’incentivazione governativa è stata usata per il 60% per l’acquisto di auto verdi a fronte della rottamazione di vetture obsolete e inquinanti».

Dieci miliardi di danni

Il danno è stimato in circa 10 miliardi, con minori incassi per lo Stato pari a 1,8 miliardi sotto forma di Iva. Un tema che si affianca più in generale alla penalizzazione fiscale a carico delle auto aziendali.

About Veronica Delia Schirru

Sono una studentessa in Beni Culturali nella facoltà degli Studi di Cagliari. Amante dell'Arte e affascinata dalla storia del passato.

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