Post di Davide Casaleggio

Non è da tutti i giorni avere un miliardario che acquista un social media già affermato. Il 26 ottobre è entrato con un lavandino in mano (per il meme “let that sink in” che gioca sulle parole di lavandino e il concetto di far entrare un concetto in testa). Nella confusione generata qualche burlone o incompetente è riuscito a veicolare una richiesta a tutti gli sviluppatori di Twitter di stampare tutto il codice della piattaforma su risme di carta perché Musk potesse revisionarlo. Le stampanti sono andate a pieno ritmo per un giorno intero fino al contrordine. E’ poi partito il piano di Musk: riduzione di metà del personale, riduzione di metà dei costi operativi e introduzione di un modello di reddito aggiuntivo, il blue tick a pagamento. Quello che tutti si stanno chiedendo è perché un uomo che è sempre stato incentrato sul business abbia deciso di spendere $44 miliardi (una nostra legge di bilancio per lo Stato Italia) per comprare una società che dal punto di vista economico non è più in crescita? Musk sta facendo di tutto per dimostrare che lo fa per business e se riuscirà a rimettere in sesto i conti nel giro di un semestre avrà raggiunto il suo obiettivo. Il sospetto è che Musk sia da sempre contrario alle policy di censura di Twitter soprattutto nei confronti dell’area repubblicana statunitense che non vuole sia sfavorita nelle prossime presidenziali e per questo spesso ha parlato di una battaglia per il Right of Free Speech. Ma la libertà di parola online è proprio uno di quei diritti di cittadinanza digitale che dobbiamo ancora regolare e forse anche capire. Da una parte dobbiamo chiederci se debba tradursi in un Right of Reach automaticamente, ovvero nella possibilità di essere amplificato a prescindere dal messaggio o da chi parla; dall’altra però dobbiamo anche chiarire chi dovrebbe essere in grado di decidere quali limitazioni di parola o di amplificazione un individuo dovrebbe avere. La soluzione non è semplice, ma certo non può passare dal dare tutto il potere decisionale a pochi singoli soggetti privati che possono cancellare la voce anche di un politico eletto per crimini non (ancora) sanzionati da nessuna corte. L’esempio più eclatante in questo caso è Trump, un presidente degli Stati Uniti che ha raccolto quasi metà dei voti degli statunitensi e al contempo bannato a vita da Twitter per un crimine non (ancora) sanzionato da nessuna corte. Per quanto pazze possano essere le sue parole a chi compete decidere che non debba essere possibile ascoltarle? Lo stesso vale per molti altri account di altri pensieri politici come ad esempio l'account di supporto di Assange https://buff.ly/3ErOw2Z. Se il tema economico potrà essere risolto nel modo più classico con tagli di costi e nuovi ricavi, l’arcano del free speech in una oligarchia digitale dei social media è il vero tema che Musk dovrà risolvere mantenendo una qualità dei contenuti alta per incentivare un continuo ritorno su Twitter.

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luciano 🌟

Soundhealingvibes

1 anno

Potresti spiegarti meglio quando parli di cittadinanza digitale?

Luca Ciarrocca

Giornalista e scrittore. Direttore di Wall Street Cina

1 anno

(1) Caro Davide, l'acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk è simbolica di come denaro e potere abbiano offuscato la mente di uno degli imprenditori più geniali di questa generazione. Che l'uomo più ricco del mondo abbia messo sul tavolo $44 miliardi del suo immenso patrimonio, ricorrendo anche al debito, per comprare una piattaforma social, è la conferma del livello di megalomania e di eccitata follia che ormai lo contraddistinguono. Musk è dichiaratamente un repubblicano trumpiano, e aspirerebbe alla Casa Bianca se non gli fosse precluso dall'essere nato a Pretoria, in Sud Africa. Acquisire Twitter, come ovvio, è uno statement politico, equivale a dire agli Stati Uniti e al mondo: "darò spazio a tutti quelli che contestano il mainstream liberal e di sinistra che opprime i social e i media". Peccato che Musk dovrà fare i conti con due problemi. Il primo è puramente politico, e si può riassumere nella semplice constatazione - palese dopo il risultato delle elezioni di ieri di Midterm - per cui Trump, i suoi candidati e lo stesso "trumpismo", sono stati respinti e sconfitti. (NOTA: divido il mio post in varie parti, eccede la lunghezza consentita) (1)

Luca Ciarrocca

Giornalista e scrittore. Direttore di Wall Street Cina

1 anno

(2) Al punto che il candidato repubblicano per la Casa Bianca alle elezioni del 2024 sarà molto probabilmente non l'ex impresario di casinò ma il governatore della Florida Ron De Santis, conservatore anti Trump giovane, agguerrito, laureato ad Harvard e finalmente "presentabile" anche per i moderati. Il secondo elemento che conferma il plateale errore di Elon Musk nell'acquistare a una cifra assurda Twitter è di business. Non dico che con tutti quei soldi avrebbe potuto costruire decine di ospedali, scuole, strade oltre a finanziare la ricerca medica e scientifica, obbiettivi giusti - ovvio - ma mi taccereste subito tutti di buonista e utopista; dico solo che Musk dovrebbe sapere che non esiste azienda più volatile, meno solida e meno affidabile, dal punto di vista di utili e fatturato, di un social media. Se le cose prendessero una brutta piega Twitter potrebbe perdere milioni di utenti e di account nel giro di poche settimane, se non di giorni (tanto per capirci: Facebook/Meta è crollata in borsa -75% quest'anno). Ergo, la follia offusca le scelte dell'ultra-miliardario. (2)

Maurizio Lancellotti

Senior IT Program & Project Manager

1 anno

Oltre al 'chi' limita è però opportuno ragionare anche sul 'cosa' si limita, ossia regole condivise e conformi alle leggi per cui discorsi che incitano all'odio o alla violenza vanno bloccati, anche se provenienti da chi ha il consenso degli elettori, perché quest'ultimo non può tradursi in una patente di impunità, né si può attendere il giudizio di una Corte per sancire che quel messaggio non possa essere diffuso - altro discorso il blocco permanente di un utente, su cui concordo con il tuo ragionamento

Luca Ciarrocca

Giornalista e scrittore. Direttore di Wall Street Cina

1 anno

(3) Il fondatore di Tesla ha perfino dichiarato che il "massiccio calo delle entrate" registrato da Twitter dopo il suo ingresso va attribuito a "gruppi di attivisti che fanno pressione sugli inserzionisti". Ed è proprio questo il secondo tema della questione. In effetti un gruppo di leader dei diritti civili ha inviato una lettera ai CEO di grandi aziende, tra cui Anheuser-Busch, Apple, Coca-Cola e Disney, esortandoli a trasmettere a Musk le loro preoccupazioni sull'affidabilità, reputazione e percezione dei loro marchi su una piattaforma in balia di un padre-padrone visionario sì ma troppo schierato, senza contare il netto e immediato aumento di post razzisti e dei discorsi di odio. Sospendete la spesa pubblicitaria su Twitter, è stata l'esortazione, cosa che General Motors e Volkswagen hanno fatto. Insomma: Houston, we have a problem. Twitter è un colabrodo, perde soldi, con Musk alla guida ne perderà ancora di più ed è molto probabile che la gente migri su altre piattaforme. Musk è stato un ottimo imprenditore, ce ne fossero come lui a creare le Tesla e le SpaceX del futuro, ma la mania di grandezza e la voglia di far politica lo hanno rovinato. (3)

Luca Ciarrocca

Giornalista e scrittore. Direttore di Wall Street Cina

1 anno

(4) Parte del problema è la sua controversa personalità, con crescenti segni di instabilità. Il nuovo proprietario di Twitter, la persona più ricca del mondo, mille volte più di Creso, pochi giorni fa si è abbassato a twittare post su una teoria cospirativa legata all'attentato a Paul Pelosi, marito della presidente democratica della Camera Nancy Pelosi, facendo come un adolescente una serie di battute ciniche e goliardiche, alcune delle quali ha poi rapidamente cancellato. Per concludere - e mi scuso per essermi dilungato - lui vorrebbe porsi come grande moderatore dei contenuti sul social più politico in nome del free speech ma il rischio è che non sarà più necessario, perché tutti se ne andranno. Tra parentesi, Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha appena lanciato il suo nuovo social, "Bluesky", e in appena due giorni 30.000 followers si sono precipitati a registrarsi. FINE

Antonio Lazzari

Company Owner presso Aquasalus S.r.l.

1 anno

Davide Casaleggio, perché non pensare a un colossale investimento per aumentare il proprio potere?

Giuseppe 🚀✨ Cafaro

aka Joe Kage: Founder of 🇺🇸Christopher Magazine and creator of The Martmes®, Steel Cop, Ultrastan, I Tormentini, RA and more. Ad Astra.

1 anno

Davide Casaleggio quante cose migliori si potrebbero fare con 44 miliardi...

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