Bergamo, 100 pellicole per il Premio Olmi. Ora i finalisti e il vincitore

di Rosanna Scardi

Il 2 dicembre la serata all’Auditorium, con un omaggio al Maestro con «Il tempo si è fermato». Le opere giunte anche da Usa, Pakistan e Giordania

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«Interdital.Barene» sulla laguna veneta

Svelati i titoli dei cortometraggi finalisti della terza edizione del Premio Ermanno Olmi, che promuove le opere di registi under 30. Giovedì 2 dicembre, l’Auditorium di piazza Libertà, in città, ospiterà la cerimonia di assegnazione del premio. Le pellicole ricevute, tra fiction, documentari e film d’animazione, sono quasi 100, provenienti in gran parte dall’Italia, ma anche da Paesi europei, Stati Uniti, Israele, Iran, Pakistan e Giordania.

Appena pubblicato il bando, la segreteria del Premio Olmi contatta, infatti, le scuole di cinema all’estero. Moltissima la fiction proposta che ha portato la giuria a concentrarsi su quel genere. «In modo unanime, abbiamo scelto i lavori migliori sia per sceneggiatura sia per regia, riscontrando in alcuni finalisti anche una poetica stilistica simile a quella dello stesso Olmi», dichiara Annamaria Materazzini di Bergamo Film Meeting onlus, giurata insieme al critico cinematografico Emanuela Martini, Cecilia Valmarana, responsabile di RaiMovie, Giuseppe Previtali, docente di cinema all’Università di Bergamo e dalla regista Sara Luraschi.

I finalisti sono «Autoritratto con arma» di Giovanni Ortoleva (Italia, 2021), storia di un padre divorziato che accompagna il figlio quattordicenne alla sua prima battuta di caccia e, quel giorno, il ragazzo troverà la forza di disubbidire per la prima volta al genitore; «Finis terrae» di Tommaso Frangini (Usa, Italia, 2020), che narra di due amici che vanno in campeggio per ritrovare la sintonia di un tempo e, al contrario, sarà evidente la distanza che li separa. «Intertidal. Barene» di Collettivo Confluenze (Italia, 2020) è un film sperimentale, un’azione performativa sulle barene, sottili lembi di terra che emergono dalla laguna di Venezia. E «Stephanie» di Leonardo van Dijl (Belgio, 2020) che ha per protagonista una ginnasta di 11 anni che ha appena vinto il suo primo titolo internazionale ed è schiacciata dalle pressioni. Sarà, inoltre, assegnata la menzione speciale all’opera più significativa che riflette sulla necessità di salvaguardare la Terra.

La serata, a ingresso gratuito, inizierà alle 19: si proietteranno le quattro pellicole e alle 21.15 si omaggerà Olmi con la versione restaurata dalla Cineteca di Bologna de «Il tempo si è fermato», film d’esordio del regista bergamasco, costruito sui piccoli gesti quotidiani e sul difficile rapporto tra l’uomo e la montagna, premiato nel 1959 con la Gondola d’oro alla decima Mostra Internazionale del film documentario di Venezia. Protagonisti sono i due guardiani di una grande diga vicino all’Adamello: uno studente e un uomo di mezza età, dai rapporti all’inizio freddi e imbarazzati ma, complice una notte di tormenta, si trasformeranno in amici (prenotazioni a info@premioolmi.it).

Quattro finalisti, tre premiati. Uno dei tre può prendere la menzione speciale. Promosso dal Comune di Bergamo con il supporto organizzativo di Fic, Federazione Italiana Cineforum, la collaborazione di Bergamo Film Meeting onlus e il sostegno di Fondazione Mia, il Premio Olmi prevede, infatti, tre riconoscimenti in denaro (da 1.200, 500 e 300 euro) oltre alla menzione speciale.

23 novembre 2021 (modifica il 23 novembre 2021 | 12:36)