Il governo: “Forniture di gas non a rischio”. In soccorso arriva anche l’Algeria

28 Febbraio 2022 05:03

Venerdì scorso il ministero per la Transizione ecologica ha comunicato la stato di pre-allarme a Snam a causa dell’invasione della Russia in Ucraina, visto che la prima è il principale fornitore di gas in Italia, mentre per la seconda passa la principale rotta di importazione. “Il livello di pericolosità della minaccia alle forniture è sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato”, recitava una nota.
Ma lo stesso ministero ha poi precisato: “L’Italia è lontana da una situazione di allarme per le forniture di gas: lo stato di pre-allarme è, come accaduto per il freddo dell’inverno 2017, una misura di cautela che avvia un monitoraggio costante della situazione energetica nazionale ed uno riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto a quanto normalmente accade da primavera avanzata”.
Operatori del settore e Snam stanno riempiendo gli stoccaggi, che sono oggi più pieni (38,5%) della media europea (29,7%); la domanda in Italia è attualmente bassa e il gas in arrivo dalla Russia è maggiore oggi che ad inizio della settimana scorsa.
Un ulteriore elemento di fiducia è il fatto che l’Italia sta uscendo dalla stagione fredda, quindi arriverà presto un forte calo della domanda interna di gas.
I dati degli operatori del settore ed in particolare di Snam su forniture e domanda sono consultabili in tempo reale, come sul sito di Snam: ne emerge che al momento, con una domanda in Italia che per oggi è bassa (pari a 225 milioni di metri cubi di gas), è alta la quota in arrivo da Tarvisio, porta di ingresso del gas della Russia: 73 milioni di metri cubi. La domanda giornaliera ha come picchi in inverno anche a 300/400 milioni di metri cubi.
Oggi a Bruxelles si riunisce il Consiglio europeo straordinario dei ministri dell’Energia.
Sono tre i livelli di criticità previsti dal piano di emergenza gas: il pre-allarme mette in campo monitoraggio e misure di cautela come il riempimento in anticipo degli stoccaggi. Gli addetti ai lavori fanno notare che siamo lontani dal secondo livello, di “allarme”, e lontanissimi dal terzo, di “emergenza”, che scatta quando le misure di mercato appaiono non più in grado di reggere il sistema.

IL SOCCORSO ALGERINO
In contemporanea, il colosso pubblico algerino degli idrocarburi Sonatrach ha annunciato di essere pronto a fornire più gas all’Europa, in caso di calo delle esportazioni russe con la crisi ucraina, veicolandolo attraverso il gasdotto Transmed che collega l’Algeria all’Italia. Lo ha dichiarato il suo amministratore delegato Toufik Hakkaha.

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