Microsoft dismette Groove Music e strizza l’occhio a Spotify

A fine 2017 Microsoft chiuderà il proprio servizio di musica in streaming e inizia a migrare gli utenti verso Spotify. Una partnership quasi obbligata per la compatibilità Windows Phone e XboxOne

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(Immagine: blogs.windows)[/caption]

Il 31 dicembre Microsoft dirà addio a Groove Music, il servizio per il download e lo streaming di musica. Ai sottoscrittori di un abbonamento verrà offerta la possibilità di migrare le playlist verso Spotify e garantisce rimborsi per le sottoscrizioni che sconfinano nel 2018.

Redmond non ha mai rilasciato informazioni né sul numero di abbonati né sui redditi generati dalla piattaforma che, secondo gli analisti, non ha mai dato pensieri a servizi più blasonati come ad esempio Apple Music che di utenti a pagamento ne ha 30 milioni.

Groove Music diventerà quindi un lettore di file multimediali, orfano della possibilità di acquistare brani e ascoltare musica in streaming e, a titolo definitivo, Microsoft dice basta ai tentativi di farsi strada nel mercato della musica on demand, iniziati nel 2006 con Zune e poi con il relativo marketplace che però non ha mai fatto breccia nel cuore degli utenti, per poi continuare con Xbox Music e, da ultimo, Groove.

Per Microsoft la partnership con Spotify è puramente pratica, giacché usufruibile sia da Windows Phone che da Xbox One. È la startup svedese a godere almeno potenzialmente della scelta di Redmond, che le offre la possibilità di aggiungere utenti ai 140 milioni di persone già registrate al servizio, 50 milioni circa a pagamento. Numeri che non permettono a Spotify di essere redditizia, tant’è che ha chiuso i bilanci con una perdita di 600 milioni di dollari e un fatturato di 3 miliardi.