Dal 15 al 17 giugno a milano

Misaf: debutta agli East End Studios il salone delle calzature made in Asia

Mancano poco più di due mesi al debutto di Misaf, Milan Shoes & Accessories Fair, il primo salone calzaturiero organizzato in Italia dai produttori asiatici, per portare in primo piano le loro proposte e dialogare con il mercato italiano e quello europeo, in un'ottica di collaborazione reciproca e di interscambi. Una scelta mirata, dopo l'uscita del comparto cinese dall'arena del basso valore aggiunto verso il target medio.

 

Organizzata dalla Camera di Commercio Cinese per l'Import e l'Export di Calzature e da Plum Solution, realtà che favorisce gli interscambi tra Cina ed Europa, la rassegna si svolgerà dal 15 al 17 giugno allo Studio 90 degli East End Studios di via Mecenate.

 

Attesi oltre 100 espositori, per un totale di alcune migliaia di scarpe di tutti gli stili, dal casual all'elegante fino all'outdoor, per uomo, donna e bambino. Una proposta ampia e variegata, che è la fotografia dell'evoluzione del mercato della calzature cinese, dove operano non solo aziende Oem, che producono per conto terzi, ma anche Odm, che si occupano anche del design del prodotto, e realtà che hanno marchi propri riconosciuti e apprezzati in Cina.

 

Alla rassegna ci sarà infatti il gruppo Kangnai, uno dei produttori di calzature maschili più importanti della Cina, con oltre 300 punti vendita nel Paese e più di 100 all’estero, che vanta collaborazioni con nomi come Hugo Boss e Calvin Klein. Da non perdere gli stand di Clorts, brand specializzato in calzature sportive e outdoor innovative, e di Sheme, prima etichetta di lusso cinese a partecipare alle fashion week di Parigi, Londra e New York.

 

Parteciperanno inoltre Baolite, Zhongsheng, Runyin, Huali e altre realtà che già lavorano per noti marchi europei e italiani e che, oltre a proporsi come partner per le private label, esporranno anche produzioni a loro marchio.

 

«La scelta di Milano non è casuale, perché è la città della moda e del design e perché è un polo fieristico importante, raggiungibile facilmente dall'Italia e dall'estero», ha spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione la general manager di Plum Solution, Yin Xiamoei, dinamica imprenditrice cinese che risiede da anni in Italia.

 

«Vogliamo rilanciare l’immagine internazionale delle calzature cinesi mostrando a tutti il nostro potenziale: industrie su vasta scala, qualità garantita e prezzi convenienti, calzature adatte alla distribuzione su vasta scala, tanti prodotti di comfort e dal buon rapporto qualità-prezzo - è il commento di Ying Wang, segretaria generale della Camera di Commercio Cinese per l’Import e l’Export della Calzatura -. Il nostro obiettivo è che al Misaf produttori, acquirenti, designer, brand operator rivenditori e piattaforme di e-commerce possano sviluppare relazioni win-win di reciproco vantaggio».

 

«I prodotti cinesi e quelli italiani occupano fasce diverse del mercato, ma hanno anche una forte complementarietà. Ciò lascia spazio per lo sviluppo di collaborazioni, che spero si concretizzino al salone», ha ribadito Li Shaofeng, console economico commerciale cinese a Milano.

 

Con circa 5 milioni di addetti del settore che producono quasi 14 miliardi di paia di scarpe, la quota di mercato delle calzature cinesi in Europa e negli Stati Uniti sta segnando il passo dopo decenni di crescita costante, incalzata dalla competitività di nazioni come Vietnam, Indonesia, India, Bangladesh. Scenario che ha portato all'uscita del settore calzaturiero del Paese dalla competizione del basso valore aggiunto a favore di una produzione media, con un buon rapporto qualità-prezzo.

 

Diventa dunque importante incrementare il valore aggiunto delle calzature made in China di qualità tramite tecnologie e design.

 

Secondo i dati dell’Istituto statistico dell’UE, negli ultimi tre anni il valore delle calzature importate nell'Unione Europea dalla Cina è aumentato, ma contemporaneamente è diminuita la quota di mercato. Le statistiche della dogana cinese evidenziano un valore complessivo dell’import-export nel 2018 del settore calzaturiero di 51,6 miliardi di dollari, in calo del 0,45% rispetto al 2017.

 

L’export, a quota 46,9 miliardi di dollari, è risultato in diminuzione del 2,58% rispetto all’anno precedente. Il valore delle esportazioni verso l'UE ha raggiunto i 10,2 miliardi di dollari e verso l’Italia i 785 milioni di dollari, con le scarpe di gomma al primo posto (300 milioni di dollari), seguite da quelle di stoffa (251 milioni di dollari), che da sole costituiscono il 70% delle esportazioni verso l’Italia.

 

Il valore complessivo delle importazioni cinesi ha raggiunto un valore di 4,7 miliardi di dollari, in progress del 26,67% rispetto all’anno passato. Le importazioni dall’Unione Europea sfiorano il miliardo di dollari, mentre quelle dall’Italia i 730 milioni di dollari. Al primo posto ci sono le calzature in pelle (536 milioni, ossia il 73% del valore complessivo delle importazioni), seguite da quelle di stoffa (159 milioni).

c.me.
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