JAM, trasforma il tuo iPhone in uno strumento musicale!

JAM è una nuova App gratuita per IPhone, con cui puoi trasformare il tuo dispositivo in un vero strumento musicale, semplicemente scuotendo e realizzando i tuoi beat.
E’ disponibile su Apple Store dal 7 Gennaio 2018 e in poche ore ha raggiunto la posizione 109 sull’app store sezione musica di iTunes.

Gioca, sfoga la fantasia e crea i tuoi beat con la nuova App che sta facendo scatenare tutti gli appassionati di musica.

JAM 08.JAM è il modo perfetto per trasformare tutte le tue idee in musica, creando beat di genere elettronico, Hip-Hop o drum and bass con infinite possibilità di combinazioni.
La sua libreria consente di esprimere i tuoi gusti musicali preferiti, ampliando le amicizie e il divertimento.
Puoi giocare da solo o con i tuoi amici!

“La musica è un elemento indispensabile della nostra vita, tanto quanto il movimento. Uno vive nel dominio del tempo, un altro nel dominio dello spazio.
Ora immagina di colorare la natura delle tue mosse con un percorso musicale, culminando in un groove. Quando il suono diventa un gesto, il movimento prende parte dell’atto comunicativo, diventando anche un metodo di espressione”

JAM rappresenta un’innovazione in ambito musicale, un progetto di ampie vedute, versatile e di brillante applicazione. Questa, l’intervista dedicata al suo ideatore, Paolo Mantini, fondatore di Clockbeats e mente musicale a tuttotondo.

Parlaci di te Paolo, del percorso che ti ha portato a concretizzare progetti del calibro di Clockbeats e della nuova applicazione JAM.
E’ un percorso estremamente complesso e ricco di passione quello che mi ha portato oggi ad ideare progetti come Clockbeats e Jam. Sin da piccolo ho sempre avuto grande affinità con la musica, soprattuto quella classica, tanto che decisi di iscrivermi presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, dove mi diplomai nel 2013, sotto la guita del M° Riccardo Crotti. Contemporaneamente sentivo di dover andare oltre ciò che la tradizione mi aveva insegnato, per questo decisi di dedicarmi alla musica elettronica. Così decisi di studiare successivamente tecniche riguardanti mixing, mastering e sound design. Lavorando a stretto contatto con una multitudine di artisti con differenti interessi, presto sentii il bisogno di espandere le mie passioni verso nuovi orizzonti. In questo modo creai Clockbeats, Clockbeats Orchestra e, da pochissimo, JAM.

Come è nata l’idea di JAM?
La verità? Mi trovavo in studio con un mio collega, il quale ogni volta che mi vedesse aggiungere un “Kick” (Grancassa della batteria per chi non lo sapesse) si dimenava facendo gesti stranissimi, dall’esaltazione. Il suo movimento era da destra a sinistra con il palmo della mano
destra aperto, all’inizio pensavo mi volesse picchiare! Proprio in quel preciso istante capii che il suo movimento poteva essere trasformato in musica! Cos’è la musica se non movimento?
Così decisi di unire le tecnologie dello smartphone (oggetto che portiamo sempre appresso) alla musica. Così creai Jam.

Spiegaci il funzionamento dell’app: come avviene la “trasformazione” del device in strumento musicale?
Per ora l’applicazione può emettere solamente 4 suoni, muovendo il cellulare orizzontalmente o verticalmente. Poiché una delle variabili è l’accelerazione bisogna prestare attenzione a fermare il cellulare subito dopo averlo “shakerato” altrimenti verranno generati due suoni, poichè capterà due differenti accelerazioni.

Come per ogni strumento musicale, è necessario avere delle basi per poter comporre brani con JAM?
Sì e no, proprio perché è stato pensato come strumento musicale non tutti da subito riusciranno a jammare alla perfezione, sarà solo questione di pratica! Per rendere comunque accessibile JAM a tutti realizzeremo dei video tutorial. Rimate connessi!

Quali difficoltà hai riscontrato nella realizzazione del tuo progetto? E quali erano invece gli obiettivi, i desideri ma anche le preoccupazioni iniziali quando hai iniziato questo percorso?
La prima difficoltà è sempre quella di trovare persone che credano nella tua idea, da soli non si può fare giungere a nulla! Clockbeats è stata la mia palestra di vita. Ho lottato come se non ci fosse un domani contro tutti, non mi sono mai arreso, e proprio quando cominciai a frequentare Talent Garden Brescia (co-working), oltre a trovare uno luogo fertile in cui potei condividere le mie idee e i miei progetti, incontrai Paolo e Martin che presero parte al progetto JAM come sviluppatori e grandi compagni di avventura. È stata dura convincerli… Potete solo immaginare le facce dopo che spiegai cosa volevo fare.. mi avevano preso per pazzo!

Pensi che JAM possa essere utile anche a livello educativo, ad esempio all’interno di scuole musicali?
Assolutamente si. Il cellulare ormai è uno dei primi oggetti che si desiderano, e potrebbe essere un ottimo mezzo per raggiungere obbiettivi ai fini educativi. In un futuro mi immagino JAM come uno dei primi strumenti musicali a cui ci si potrà avvicinare. Uno strumento per imparare le basi della musica in poco tempo e senza spendere troppo denaro.

JAM è sicuramente uno strumento musicale di grande potenziale comunicativo e versatilità, come pensi si possa espandere e sviluppare questo campo di studi che rende possibile utilizzare
device non convenzionali per produrre musica?
Ci siamo accorti, dopo lo sviluppo di Jam, che l’algoritmo su cui si base potrebbe essere utilizzato in molti altri ambiti. Il movimento è alla base di tutto, che sia minimo o ampio, appartiene alla natura delle cose. Basti pensare che il movimento viene prima della parola, o meglio è necessario a produrre dei suoni. Il movimento è alla base della nostra vita. Non posso rivelare tutto ciò a cui sto lavorando, ma sono sicuro potrete apprezzarne presto i frutti!

Quali sono gli obbiettivi prefissati per lo sviluppo di JAM? E per quanto riguarda tuoi progetti personali, Paolo?
Il 2018 sarà l’anno in cui mi concentrerò a lanciare tutti i progetti a cui io e il mio team abbiamo lavorato negli scorsi 3 anni. JAM è solo la punta dell’iceberg! Ci sono ancora piccoli problemi da risolvere, ma siamo già al lavoro per risolverli. Faremo in modo che JAM sia compatibile con tutti i sistemi operativi esistenti.

Altri progetti?
Nel 2018 finalizzeremo il primo franchising di studi di registrazione targati Clockbeats (attualmente sono già 7 connessi), con conseguente lancio del portale che li collegherà digitalmente (clockbeats.com), in una nuovissima Community con particolari caratteristiche, specificatamente creato per curarsi dei propri artisti in tutto e per tutto. Ovviamente la nostra Clockbeats orchestra continuerà il suo cammino verso nuove frontiere ed esperienze sonore grazie al Maestro Gabriele Levi.

Intervista a cura di Ginevra Corso