Economia

Tim, ricorso sul golden power. Recchi lascia le deleghe

La decisione del cda dell'azienda, ma per la società è solo un passaggio tecnico. Passo indietro per il vicepresidente, che dovrebbe comunque restare nel consiglio

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MILANO - Un consiglio di amministrazione lampo di Telecom Italia mette le mani avanti con il governo. Oggi la società guidata da Amos Genish e controllata da Vincent Bolloré attraverso Vivendi ha deciso di fare ricorso presso il Presidente della Repubblica contro il golden power esercitato dal governo.

Con questo atto Genish di fatto rigetta le decisioni con cui il governo in autunno ha imposto a Telecom una serie di misure per meglio garantire la sicurezza di asset sensibili quali la rete, i cavi sottomarini di Sparkle e i servizi di Telsy. Ma secondo la società non si tratta di un atto ostile: il ricorso dipenderebbe infatti dal fatto che il governo non ha ancora istituito il comitato per la sicurezza che avrebbe dovuto dare esecuzione al golden power. Per questo Telecom ha sfruttato le ultime ore a disposizione per fare ricorso, anche se sarebbe disposta a trattare con l’esecutivo.  

Non è l’unica novità del cda straordinario di oggi: il vicepresidente esecutivo Giuseppe Recchi, a quel che si apprende, lascerà le deleghe operative, pur restando nel consiglio della società, per assumere la guida di un private equity europeo.