Guereza: caratteristiche, comportamento e habitat

Guereza: caratteristiche, comportamento e habitat
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre, 2022

All’interno dell’ordine dei primati, ci sono esseri viventi davvero affascinanti che vale la pena conoscere. In questo articolo vi parleremo della guereza (Colobus guereza), un primate che vive prevalentemente in Africa centrale e il cui aspetto, oltre che le sue caratteristiche e abitudini, non vi lasceranno indifferenti. Scopriamo assieme tutto quello che bisogna sapere su questo insolito animale.

Caratteristiche della Guereza

Il protagonista del nostro articolo appartiene alla famiglia dei colobo, un genere di scimmie del vecchio mondo. E’ la più grande di tutti, poiché può raggiungere un peso di 15 chili, per quanto riguarda i maschi (le femmine si fermano a 8). Come potete vedere dalle foto, il suo cappotto è di colore bianco e nero.

Uno degli aspetti più sorprendenti della guereza, condiviso con tutte le specie di colobi, è l’assenza di pollice opponibile, che gli impedisce di raccogliere oggetti con le mani e manipolarli con la stessa abilità dimostrata da altri primati.

L’adattamento alla sua vita sugli alberi ha fatto sì che questo primate perdesse l’uso del pollice. La sua sopravvivenza dipende dalla capacità di mantenersi in alto e quasi mai scende sul terreno. Ecco quindi l’inutilità di servirsi del pollice opponibile.

Si riproduce in qualsiasi periodo dell’anno, sebbene il parto coincida di solito con i periodi di abbondanza di cibo. Come la maggior parte dei primati, viene partorito solo un piccolo, che verrà allevato dalla madre e altre femmine del gruppo.

Un esemplare di guereza raggiunge la maturità sessuale intorno ai cinque anni, quando i maschi di solito lasciano il gruppo che li ha visti nascere per andare a colonizzare una propria zona. Allo stato brado, l’aspettativa di vita di questi mammiferi si aggira attorno ai 24 anni.

Mamma guereza con un cucciolo su un tronco spezzato

Comportamento della Guereza

Come già abbiamo anticipato, questa particolare scimmia non ama camminare a terra ed è maggiormente attiva di giorno. Di solito si alternano per monitorare il loro territorio, poiché sono animali piuttosto territoriali: i maschi possono avere un harem con oltre una dozzina di compagne.

Ci sono frequenti scontri tra gli esemplari di sesso maschile, anticipati da urla e schiamazzi, insieme a dimostrazioni di forza quando due gruppi differenti si incontrano. Questa difesa del territorio permette loro di controllare i predatori più temuti: leopardi, aquile e persino scimpanzé.

L’etologa e antropologa Jane Goodall scoprì che, a volte, gli scimpanzé mangiano carne cacciata da loro stessi, incluso quella di altri primati come la Guereza. È sorprendente che gli scimpanzé siano stati avvistati a caccia di Guereza usando delle specie di lance, un aspetto sorprendente riguardo alla capacità degli animali di adoperare utensili.

La Guereza è un primate vegetariano, in particolar modo follivoro, ossia basa principalmente la sua alimentazione sul consumo foglie. Per questo, la Guereza ha uno stomaco come quello di mucche e altri ruminanti. Appare diviso in quattro aree che consentono di ottimizzare la digestione.

Guereza adulto controlla il territorio dall'alto di un albero

Grazie a queste preferenze alimentari, la Guereza può tranquillamente rifugiarsi sulle alte cime degli alberi, senza dover scendere mai per cercare cibo. Inoltre, dato che si nutre di piante velenose per la maggior parte degli altri animali, non ha nemmeno il problema della concorrenza di altri erbivori.

Dove vive la Guereza?

Il colobo guereza può vivere fino a 3.000 metri di altitudine, ma potete trovarlo anche al livello del mare. Questo primate si trova in aree verdi con alberi in paesi come Etiopia, Nigeria o Tanzania. Durante il XX secolo, veniva spesso cacciato per l’alto valore della sua pelle. Per fortuna, oggi questa specie è protetta e la caccia non è consentita.

Fortunatamente, questo primato non è a rischio di estinzione. Ma altre sottospecie della stessa famiglia, come il colobo rosso di Zanzibar potrebbero presto scomparire, per colpa della distruzione dell’habitat e il conflitto con i contadini africani che lo cacciano, considerandolo un pericolo per le coltivazioni e la sicurezza.


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