La nostra associazione da tempo si sta occupando della fatturazione a 28 giorni (in fondo a questo articolo trovi tutti i post) e dei relativi ricorsi degli utenti di telefonia per avere il rimborso dagli operatori di quanto illecitamente sottratto a seguito di questa vera e propria “tredicesima” che TIM, Vodafone, TRE, Fastweb, Sky e Infostrada si sono voluti “regalare” sin dal 2015.
Noi di BastaBollette abbiamo scritto molti articoli sul punto (li puoi anche trovare tutti in questa sezione).

Gli strumenti per ottenere il rimborso

Adesso, in questa nuova nostra pubblicazione, vogliamo darti gli strumenti per chiedere concretamente il rimborso agli operatori spiegandoti anche il criterio per il calcolo della somma da inserire nella richiesta.
Una premessa: il fatto che l’AGCOM, oltre a multare le compagnie telefonica, abbia anche provveduto a ordinare alle stesse di rimborsare gli utenti, si è appreso solo recentemente, con la pubblicazione a fine dicembre 2017, delle quattro delibere che erogano le sanzioni.

Nelle delibere si legge, infatti, che l’AGCOM diffida

“la citata società a provvedere – in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o di multipli del mese – a stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile”

“Nella prima fattura emessa con cadenza mensile l’operatore è tenuto a comunicare con adeguato risalto che lo storno è avvenuto in ottemperanza al presente provvedimento”

I Rimborsi arrivano in fattura… oppure no?!

Dunque tutti gli utenti di telefonia fissa e quelli che hanno attivato abbonamenti c.d. “Convergenti” fisso – mobile dovrebbero trovare i rimborsi nella prima fattura mensile.

Probabilmente, però, questo non avverrà, visto che gli operatori hanno già avviato ricorso al TAR contro la delibera AGCOM sul ripristino della fatturazione mensile e con ogni probabilità impugneranno anche la delibera sanzionatoria – che impone agli operatori di restituire il maltolto sin dal 23 giugno 2017.

Occore fare reclamo

Ecco quindi che entrano in scena le azioni di tutela che suggerisce la nostra associazione. Occorre infatti, per mettersi al sicuro, chiedere espressamente il rimborso delle somme già pagate agli operatori, inviando con PEC o raccomandata A/R (o facendolo inviare dalla nostra associazione, che inoltrerà la comunicazione a sua cura e spese) il reclamo in cui si avanzano queste richieste.
In un prossimo post pubblicheremo tutti i dettagli su come far valere il tuo diritto alla restituzione delle somme, unitamente al testo del reclamo stesso.

Intanto se hai bisogno della nostra consulenza gratuita, compila il modulo qui sotto: sarà nostra cura ricontattarti per aiutarti al più presto!

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Ecco la sezione con tutti i post dedicati all’argomento fatturazione 28 giorni.

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