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#LIMESNERD: ANNIVERSARI GEOPOLITICI

Ogni giorno, le ricorrenze che hanno fatto la storia. Con citazioni, carte e articoli per approfondirne l’importanza geopolitica.

Montesquieu, Guglielmo I, conferenza di pace di Parigi: gli anniversari geopolitici del 18 gennaio

Avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia il 18 gennaio.
a cura di Lorenzo Noto
Pubblicato il Aggiornato il
Carta di Laura Canali
Carta di Laura Canali 

1535 - Francisco Pizarro fonda Lima, attuale capitale del Perù, chiamandola Ciudad de los Reyes.


1689 – Nasce a La-Brède (Aquitania, Francia) Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu, conosciuto come Montesquieu, filosofo e giurista, primo teorico della separazione dei tre poteri.


Ci sono fasi storiche, osserva Montesquieu nelle sue Considerazioni sulle cause della grandezza e decadenza dei Romani, in cui alcuni paesi diventano eccezionalmente pericolosi per i propri vicini. È il caso dei paesi in preda a una guerra civile, dove non ci si scontra armée contre armée, mafaction contre faction, sicché alla fine la società civile scompare perché – come dice il grande filosofo illuminista – «ogni uomo è soldato». Nel non infrequente caso in cui due o più fazioni in lotta (siano esse ideologiche, religiose o addirittura culturali) esistano anche in altri paesi, lo scontro finisce inevitabilmente per traboccare oltre i confini, trascinando tutti nel suo implacabile gorgo.

Non è difficile scorgere nella crisi che oggi sconvolge la Francia alcune delle caratteristiche della situazione descritta da Montesquieu.

Continua a leggere: La Francia e i suoi figliastri


1778 – James Cook è il primo europeo a scoprire le Hawaii, dando loro il nome di "Isole Sandwich".


1871 - Dopo le guerre di Otto von Bismarck contro Danimarca (1864), Austria (1866) e la Francia di Napoleone III (1870-71), il re di Prussia Guglielmo Federico viene proclamato a Versailles imperatore del secondo Reich di Germania con il nome di Guglielmo I. La cerimonia sancisce anche la trasformazione della Confederazione Tedesca del Nord in Impero di Germania. 


Dettaglio di una carta di Laura Canali
Dettaglio di una carta di Laura Canali 


1915 - Il Giappone pubblica le cosiddette "Ventuno richieste", un ultimatum alla Cina mirante a estendere l'influenza di Tokyo nell'Asia orientale.


Le scuse presentate dal primo ministro giapponese Koizumi Jun’ichiro in occasione del sessantesimo anniversario della fine della guerra del Pacifico, lo scorso 15 agosto, chiudono uno dei periodi più critici nella storia delle relazioni tra il Giappone e i paesi vicini. Il testo recita: «In passato il Giappone, attraverso la dominazione coloniale e l’aggressione, ha causato tremende distruzioni e sofferenze ai popoli di molti paesi, soprattutto a quelli delle nazioni asiatiche. Di fronte a questi fatti storici, esprimo ancora una volta i miei sentimenti di profondo rimorso e di sincere scuse, e porgo anche le condoglianze per tutte le vittime della guerra, sia in patria che all’estero». 

Continua a leggere: Fra Cina e Giappone il passato non passa 


1919 - Nella sala dell'orologio del Quai d'Orsay, iniziano i lavori per la Conferenza di Pace di Parigi. Partecipano le delegazioni di 27 paesi.


L’attualità della Grande guerra percorre anche le pagine di questo volume. Chi ci segue sa quanto rilevante sia nelle analisi geopolitiche il peso del passato che non passa. Ciò vale in modo speciale per l’intreccio di conflitti che infransero il secolo di relativa pace europea tra il congresso di Vienna (1814-15) e i cannoni d’agosto di cent’anni dopo. A inaugurare il secolo più sanguinoso nella vicenda umana. Perché la pace di Versailles (1919) non fu che la continuazione della guerra con altri mezzi, fino al secondo, più terribile massacro del 1939-45. E contro l’opinione prevalente nei decenni della lunga guerra fredda (1946-91), quel fuoco ha continuato a covare sotto l’illusoria glaciazione bipolare. Per riaccendersi, in forme bizzarre e cangianti, nel presente disordine della presunta globalizzazione, che molto deve al modo in cui l’apparente ordine del 1914 collassò come una supernova, disseminando la sua materia incandescente nel firmamento geopolitico.

Dove tuttora circola.

Continua a leggere: Sonnambuli di ieri e di oggi

Carta di Francesca La Barbera
Carta di Francesca La Barbera 


1936 – Muore lo scrittore inglese Rudyard Kipling.


Nel febbraio 1918 Rudyard Kipling, il celebre scrittore inglese, pronunciava a Folkestone una violenta invettiva contro la Germania, pubblicata poi con il titolo Kipling’s Message dall’editore londinese W.H. Smith & Son. Per Kipling, in caso di sconfitta ad opera dei «Barbari» (tedeschi) nella guerra mondiale, per gli inglesi le conseguenze sarebbero state catastrofiche: «Qualsiasi forma di rapporti umani, di comprensione reciproca, le basi su cui si fonda la nostra civiltà, verranno spazzate via per la semplice ragione che si saranno dimostrate troppo fragili per durare nel tempo.

L’idea stessa di Democrazia – ed è la democrazia il concetto contro cui si battono i Barbari – verrà estirpata dalla mente umana perché avrà dimostrato di non saper resistere agli attacchi dei Barbari.»

Continua a leggere: 'Let's Blitz Fritz', i tedeschi visti da Londra


1938 - Nasce a Londra Anthony Giddens, uno degli ideatori del modello conosciuto come "Terza via". 


1944 – Nasce Alexander Van Der Bellen, presidente dell’Austria dal 26 gennaio 2017.


Dopo un anno di campagna elettorale continua e al “terzo turno” delle presidenziali ripetute – ufficialmente per irregolarità, probabilmente per brogli – il candidato del Partito verde, sostenuto da tutti i partiti politici austriaci e con un forte sostegno dall'estero, è riuscito a sconfiggere di misura il candidato della FPÖ.

Un candidato molto modesto, che non aveva nessuna esperienza politica e veniva dai quadri medio bassi del partito. Nonostante questo, Van der Bellen ha vinto di misura, con appena 150 mila voti di scarto (2.062.000 contro 1.928.000 su 4.2 milioni di votanti) in attesa di conoscere il risultato del voto per corrispondenza.

Troppo pochi per parlare di una vittoria radicale.

Continua a leggere:Voti, telefonate e sospensioni


2002 - Finisce la guerra civile in Sierra Leone. Era iniziata nel 1991.


Ha collaborato Viola Stefanello.