convegno a roma

Imprese, nuovo modello di leadership per i «quadri»

di Cl.T.

2' di lettura

Sono “quadri”, o in inglese, “middle manager”, e oggi con le rapide trasformazioni economiche e tecnologiche del mondo produttivo stanno radicalmente cambiando pelle (e competenze). Sei quadri su 10 dispongono infatti di un budget da gestire; uno su due definisce gli obiettivi produttivi con il proprio responsabile o con un team di lavoro più ampio; il 73% gestisce, in autonomia, collaboratori e sta diventando sempre più frequente la gestione di team in remoto, in ragione della diffusione di modelli di lavoro flessibili tra cui lo smart working.

Sono queste alcune delle indicazioni che emergono da una ricerca condotta da Quadrifor, con il supporto scientifico di Doxa, «Evoluzione del ruolo dei Quadri e nuovi fabbisogni di competenze», presentata oggi a Roma nel corso del convegno «La direzione del cambiamento».

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Più funzioni in azienda
Anche le aziende del terziario colgono questi cambiamenti: i quadri sono ritenuti determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di performance (57,1% delle citazioni delle imprese intervistate) e necessari al buon funzionamento dell'organizzazione (58,8%). Ma, soprattutto, sono ritenuti importanti per la definizione delle strategie dell'impresa (31,2%), evidenziando un ampliamento delle funzioni del ruolo. Il 40,6% si identifica nella metafora “quello del quadro è un ruolo di responsabilità e le differenze con il ruolo di dirigente sono sfumate”: è un cluster che riunisce figure manageriali fortemente motivate e dotate di una considerevole indipendenza gestionale.

Nuove competenze da formare
Queste “spinte” innovative si ritrovano anche nella domanda di “formazione”. I quadri avvertono la necessità di acquisire “strumenti” per una maggiore consapevolezza di sé. Si tratta di una domanda di competenze che si esprime soprattutto nell'aumentare la consapevolezza dei punti di forza e di miglioramento (37,4% di citazioni dei quadri), nell'allenare la capacità di critical thinking e di costruttività (25,5%), nel saper far fronte in maniera positiva alle difficoltà e agli insuccessi (25,1%). Spazio anche all'innovazione e al digitale, e alla capacità di gestire un team. Al quadro è demandata anche la responsabilità di far crescere i giovani millenial, applicando competenze di coaching di cui è stato oggetto egli stesso durante il suo percorso di crescita.

«Il ruolo dei quadri si consolida nei processi lavoratori e all’interno delle responsabilità dell’impresa - commenta Roberto Savini Zangrandi, direttore di Quadrifor -. Si prefigura un nuovo modello di leadership, che mette a disposizione competenze e conoscenze, tecniche e relazionali, crescenti, che mirano alla costante innovazione, in un'ottica di maggiore efficienza ed efficacia di organizzazioni e processi sempre più fluidi e di miglioramento dei risultati del business».

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