I finalisti del World Press Photo 2018

Tutte le foto che potrebbero vincere il più importante premio di fotogiornalismo al mondo: i vincitori saranno annunciati ad aprile

Sono stati annunciati i candidati della 61esima edizione del World Press Photo (WPP), il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. Per la prima volta, quest’anno sono stati presentati tutti i finalisti e non direttamente i vincitori (come accadeva negli anni passati), che saranno invece annunciati il prossimo 12 aprile in un’apposita cerimonia ad Amsterdam. La fondazione ha spiegato che questo nuovo processo è stato scelto per aumentare la visibilità del premio. Un’altra novità di quest’anno è l’introduzione di una nuova categoria, Ambiente, che ne documenta l’impatto umano, positivo o negativo. La categoria Daily Life è stata invece tolta.

(Avvertiamo: la gallery contiene alcune immagini molto impressionanti)

Per selezionare i vincitori, i giudici hanno esaminato per tre settimane 73.044 fotografie di 4.548 fotografi da 125 paesi diversi. Tra le foto che sono state presentate oggi ci sono le sei candidate per il World Press Photo of the Year, che è il premio principale, e tre finalisti per ciascuna delle otto categorie del concorso.
Anche se le immagini finaliste per il World Press Photo of the Year sono 6, i fotografi sono 5 perché Ivor Prickett (Panos Pictures, per il New York Times) partecipa con due fotografie, entrambe sulla battaglia di Mosul: una mostra un bambino nudo in braccio a un soldato delle forze speciali irachene, l’altra mostra delle persone in fila per ricevere aiuti a Mosul. Gli altri candidati sono Patrick Brown (Panos Pictures, per Unicef), con una foto sulla crisi dei rohingya; Adam Ferguson (New York Times), con il ritratto di una sopravvissuta a Boko Haram; Toby Melville (Reuters) con una foto dopo l’attentato sul ponte di Westminster a Londra; e Ronaldo Schemidt (AFP) con la foto di un ragazzo che prende fuoco durante le proteste contro Nicolas Maduro in Venezuela.

Come sempre la maggior parte delle immagini racconta soprattutto le grandi notizie dell’anno passato: la crisi dei rohingya, dei migranti e del Venezuela; la battaglia di Mosul; la Corea del Nord; Charlottesville e la sparatoria di Las Vegas.

La giuria internazionale del premio cambia a ogni edizione: viene nominata dal direttore del WPP Lars Boering ed è composta da sette membri che votano a scrutinio segreto finché una fotografia non ottiene sei preferenze, aggiudicandosi il premio. Quest’anno è presieduta da Magdalena Herrera, direttrice della fotografia a Geo France. Poi ci sono: France Thomas Borberg, capo photo-editor di Politiken; Marcelo Brodsky, visual artist; Jérôme Huffer, capo del dipartimento fotografico di Paris Match;
Whitney C. Johnson, vice direttrice della fotografia al National Geographic; Bulent Kiliç, responsabile fotografico di AFP in Turchia; Eman Mohammed, fotogiornalista.