Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

Partiamo dalla fine, che rappresenta un nuovo inizio per la laicità in Italia: gennaio si è chiuso con l’entrata in vigore della legge sul testamento biologico. La norma istituisce registri comunali presso cui ogni cittadino maggiorenne potrà depositare le dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), dove specificare quali trattamenti non intende ricevere nel caso in cui non possa più esprimere la sua volontà. Nelle Dat si può inoltre indicare un fiduciario che esegua quanto disposto. Diverse città già hanno implementato i registri dedicati, ma in altri Comuni la situazione ancora non è chiara. L’Associazione Luca Coscioni, che assieme all’UAAR e altre realtà ha promosso la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che ha sollecitato il Parlamento, ha fornito indicazioni su come scrivere il biotestamento e ha stimato che già 14 mila persone abbiano redatto e depositato il proprio, con il modello fornito dalla stessa Associazione.

Sulla questione del fine vita rimangono ancora strascichi giudiziari, che vanno però diradandosi. Il radicale Marco Cappato era stato indagato dal tribunale di Milano con l’accusa di aiuto al suicidio: aveva condotto Fabiano Antoniani, noto come Dj Fabo, presso una clinica in Svizzera per il suicidio assistito. La Procura ha ora chiesto l’assoluzione, come chiarito dalla pm Tiziana Siciliano, perché Cappato “non ha avuto alcun ruolo nella fase esecutiva del suicidio assistito” e “non ha nemmeno rafforzato la sua volontà di morire”. Importante sottolineare le parole della magistrata, che ha aggiunto con enfasi: “mi rifiuto di essere l’avvocato dell’accusa. Io rappresento lo Stato, e lo Stato è anche l’imputato Cappato […] Quindi la funzione del pubblico ministero è sollecitare la potestà punitiva dello Stato laddove vi siano gli elementi di fatto e di diritto perché questo avvenga.”

L’invadenza clericale nelle scuole è sempre massiccia, per questo è importante sottolineare i piccoli ma grandi gesti di dirigenti scolastici che si impegnano per far rispettare un minimo sindacale di laicità. La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Forio 1, Chiara Conti, ha declinato la visita “pastorale” del vescovo di Ischia, Pietro Lagnese.

Sempre dal mondo delle istituzioni scolastiche, da segnalare il curioso caso di Porto Tolle (RO). La preside dell’Istituto Comprensivo “Brunetti”, annullando la presentazione di un libro, nello stesso istituto, di una presunta medium che sostiene di parlare con le anime dei soldati morti, ha ricordato che “la scuola deve basarsi su evidenze scientifiche e storiche”. Va dato atto alla dirigenza di aver ritenuto inopportuno un evento di questo tipo, dopo le polemiche che aveva suscitato, in un primo momento, ammettendolo.

Il riconoscimento dei figli di coppie omosessuali si va sempre più affermando, con sentenze e registrazioni presso gli uffici dell’anagrafe. Tra gli ultimi casi, quello avvenuto a Milano: due bambini, nati tramite gestazione per altri negli Usa, sono stati registrati come figli di una coppia gay, composta da due uomini, presso l’anagrafe meneghino. Una procedura appunto ormai definita e perfettamente legale, nonostante le lamentazioni e le insinuazioni del quotidiano dei vescovi Avvenire.

La giustizia italiana si muove, in maniera più veloce, per riconoscere i diritti delle persone transessuali. Il tribunale di Pavia ha formalizzato il cambiamento di sesso su tutti i documenti di una ventinovenne, da uomo a donna, al termine di un trattamento ormonale e senza l’obbligo di sottoporsi all’intervento chirurgico.

La redazione

8 commenti

laverdure

Correggetemi se sbaglio:la Svizzera ha un trattato di estradizione con l’italia per il reato di omicidio e simili,quindi se la nostra giustizia considera un reato indurre qualcuno al suicidio assistito,a maggior ragione,secondo la logica piu’ elementare,dovrebbe considerare reato fornire materialmente i mezzi per tale suicidio,come fa il personale di quella clinica svizzera.
Per cui avrebbe avuto il dovere di formulare richiesta di incriminazione anche per quelle persone,coma ha fatto per il Cappato.
E’ ragionevole il dubbio che lo zelo morale di certi magistrati non si spinga fino a rischiare di sollevare troppo clamore coinvolgendo nell’affare autorita straniere,e per questo si siano
preoccupati di restare su “terreno nostrano”

gmd85

No. Vige il principio di territorialità. Si può richiedere l’estradizione per reati commessi nel proprio territorio. Il personale della clinica svizzera non c’entra essendo, appunto, di altra nazionalità. Inoltre, anche se si fosse trattato di personale italiano o con doppia nazionalità, l’aver agito in un contesto legislativo in cui l’eutanasia è legale, esclude da qualsiasi accusa di istigazione o assistenza materiale al suicidio.
Sul caso specifico di Cappato, c’è a dire che la legge è soggetta a interpretazione. Interpretazione che può essere applicata anche in base al preciso contesto storico e sociale.

laverdure

@gmd85
“No. Vige il principio di territorialità…”
Hai ragione,non avevo riflettuto.
Per quanto invece riguarda l’interpretazione,e’ ovvio che cio si applica a qualsisi legge,perche nessuna formulazione scritta,per quanto accurata e ponderata,potra mai prevedere tutti gli infiniti casi possibili nella pratica.
Nel NOSTRO contesto nazionale in particolare puo’ capitare che sparare alla gente dalla finestra, con un’arma vera non denunciata, ammazzando una ragazza,dopo aver ripetutamente affermato davanti a numerosi testimoni il desiderio di commettere un
deltto,venga “interpretato” come omicidio colposo.(caso Scattone-Marta Russo).
Il contesto storico sociale consisteva in questo caso nel fatto che lo sparatore era figlio di
un papa facoltoso e ammanicato con fazioni politiche “corrette”.
Ma la Chiesa non sostiene forse sempre che la giustizia non e’ di questo mondo?

gmd85

@laverdure

Può essere. Ma un’affermazione non automaticamente correlabile a un’azione. Considera, poi, che in base agli elementi raccolti, un magistrato può rendersi conto che la sua sentenza potrebbe essere ricusata e ribaltata in un successivo grado di giudizio.
Qui mi fermo, altrimenti andiamo OT.

laverdure

“Va dato atto alla dirigenza di aver ritenuto inopportuno un evento di questo tipo, dopo le polemiche che aveva suscitato, in un primo momento, ammettendolo.”
Della serie:”la virtu’ della necessita”.
Dove figura ,allo stesso livello,il “senno del poi”.

Diocleziano

A dimostrazione che essere insistenti senza dare tregua alla fine paga.

Gérard

Si, ma purtroppo vale spesso anche per i fanatici religiosi…( e quelli hanno una pazienza tremenda ) .

Frank

A me resta sempre il dubbio che la maggioranza dei nostri parlamentari abbia votato a favore del testamento biologico solo perché convinta si tratti di un testamento tradizionale ma redatto su carta riciclabile.

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