È online sul sito del ministero dello Sviluppo economico il bando per la presentazione di progetti per la costituzione di centri di Competenza ad alta specializzazione (competence center) previsti dal Piano nazionale Industria 4.0: si tratta, informa una nota del ministero, di poli di innovazione costituiti nella forma di partenariato pubblico-privato da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese.
I Centri di competenza hanno come finalità l'orientamento e la formazione delle imprese (in particolare Pmi) e l'attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito 4.0. Le domande potranno essere presentate a partire dal 1 febbraio 2018 fino alle ore 24 del 30 aprile 2018.
"La pubblicazione del bando dei Competence Center - ha commentato il ministro Carlo Calenda - da avvio ad uno strumento strategico nel supporto alle imprese per affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale. I processi di trasformazione in atto richiedono un forte investimento anche e soprattutto in competenze e formazione professionale dove scontiamo ancora oggi un divario troppo forte rispetto ai principali paesi europei. Con l'istituzione dei Competence Center vogliamo attrezzare il Paese di poli di eccellenza valorizzando le competenze di Università ed industria con l'obiettivo di facilitare il trasferimento tecnologico verso le imprese italiane".
Ma come funzioneranno i centri di competenza ad alta specializzazione? Intanto - chiarisce Il Sole 24 Ore - il bando di gara mette a disposizione 40 milioni, da non confondere con gli ulteriori 48 milioni disponibili in forma di voucher per le singole aziende e gestiti dalle Camere di commercio. I benefici sono concessi per un periodo di 3 anni prorogabili di ulteriori 12 mesi con due finalità. La prima (massimo 65% delle risorse disponibili) è la costituzione e avviamento del centro di competenza, nella misura del 50% delle spese sostenute per un massimo di 7,5 milioni per singolo «center». La seconda finalità è il finanziamento dei progetti di innovazione presentati dalle imprese, sempre in misura del 50% e fino a 200 mila euro.
"In pratica i Competence center supporteranno le Pmi nei loro progetti di innovazione 4.0: le imprese pagheranno il 50% del servizio, il resto sarà coperto dai fondi pubblici assegnati al centro. Un esempio: un grande ateneo e un centro pubblico di ricerca si alleano con una grande impresa (ipotizziamo la Fca o Leonardo di turno) o anche con imprese medie dell’hi-tech e il polo così costituito fornisce servizi alle Pmi esterne che vogliono fare innovazione".
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Informa Fasi: Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal bando i centri di competenza nella forma di partenariati pubblico-privati (PPP), costituiti da partner diversi, pubblici e privati (imprese e altri operatori economici, inclusi quelli che svolgono attività di intermediazione finanziaria e/o assicurativa, associazioni di categoria nazionali o territoriali, ecc), con la partecipazione di almeno un organismo di ricerca. Sia le imprese che gli organismi di ricerca aderiscono al PPP devono avere una stabile organizzazione in Italia.