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paolo fadda simulatore AC75

Prada si affida all’Università di Cagliari per il suo simulatore AC75

Ricerca, scienze nautiche, professionalità. Nei laboratori della Cittadella universitaria di Monserrato l’innovativa classe di imbarcazioni, ideata per partecipare alla 36^ edizione dell’America’s Cup presented by Prada

Un’intesa di pregio. Frutto di relazioni, incontri, confronto tecnico e scientifico, con gli specialisti dell’ateneo di Cagliari in prima fila. Il Cor 36 (Challenger of record di America’s Cup 36) ha scelto come sito di assemblaggio del simulatore della barca a vela AC75 i laboratori CentraLabs. Ubicata nella Cittadella universitaria di Monserrato, la struttura ha raggiunto negli anni elevati livelli di competenza, logistica e affidabilità. Una reputazione che è piaciuta anche allo staff di Cor36, l’ente incaricato di organizzare le regate di selezione degli sfidanti dell’America’s Cup, la massima competizione mondiale dedicata alla Formula Uno del mare. L’ente ha  affidato a CentraLabs, per la realizzazione del simulatore che, a scopo divulgativo, verrà installato nel villaggio regate dell’America’s Cup. A disposizione dei visitatori, consentirà di capire difficoltà e sensazioni che si hanno nel navigare su un monoscafo volante come l’AC75 .

“La presenza del simulatore rafforza il ruolo di CentraLabs quale centro di eccellenza internazionale nel settore della simulazione. Infatti, il nostro centro è dotato anche dei simulatori di Airbus A320, di autobus (Bbbus) e di gru portainer-Chameleon” spiega Paolo Fadda, amministratore unico di Centralabs. Il consorzio di ricerca costituito e partecipato a maggioranza relativa dall’Università di Cagliari, è fiore all’occhiello dell’ateneo del capoluogo. “Il simulatore dell’AC75 consente di mettere a punto una serie di protocolli di ricerca che hanno rilevanti ricadute sia nella ricerca di base sui fattori umani. La possibilità di studiare e sperimentare scenari differenti con effetti positivi per tutto il settore. Diversi ricercatori e tesisti si appoggiano al nostro centro per sviluppare le proprie attività di studio e ricerca” segnala Gianfranco Fancello, direttore generale dei laboratori fiore all’occhiello dell’ateneo di Cagliari.

Brevetti, studi e ricerche ultra sofisticate: le esperienze di CentraLabs al servizio del made in Italy

Dalla navigazione aerea a quella marina. Combinazione di scienze innovative, frutto di brevetti riservati. Un universo competitivo su scala continentale. “Coniugare le esigenze di Cor36 con le esperienze maturate da CentraLabs e 3D Aerospazio nell’ambito della definizione della sezione visuale del simulatore, ha consentito di installare sulle dinamiche di controllo della barca un software impiegato normalmente per la simulazione aeronautica. Gli AC75 sono barche a vela che “volano” molto basse sulla superficie dell’acqua ed hanno caratteristiche simili a quelle degli  aeroplani. In generale, siamo molto soddisfatti di questa collaborazione che la nostra azienda sta sviluppando con i ricercatori di Centralabs e dell’università” rimarca Antonio Depau, amministratore di 3D Aerospazio, società associata al Distretto aerospaziale della Sardegna.

“Il simulatore è composto da una piattaforma che, grazie ad attuatori elettrici, comanda bracci che permettono di orientare lo scafo della barca nelle varie dimensioni dello spazio, combinando i movimenti in maniera da poter imprimere allo scafo rollii, traslazioni e movimenti nei tre assi di rollio, beccheggio e imbardata” dice il professor Fadda. Gli occupanti possono sperimentare lo scafo in sei gradi di libertà. Una tipologia di movimenti che trasmette agli occupanti del team Prada svariate sensazioni di accelerazione-decelerazione. Queste ultime interagiscono con l’apparato sensoriale degli occupanti, in particolare con l’apparato sensoriale cinestetico che, per mezzo di recettori di velocità, posizione e forza sperimentata, elabora tutte le informazioni e le confronta con ciò che è percepito dall’apparato visivo. La completa e armonica congiunzione delle sensazioni ricevute dalle accelerazioni e lo scorrere dello scenario visivo conferiscono “realtà” all’esperienza vissuta in simulazione” aggiunge il professor Fancello.

Applicazioni e sviluppo delle Formula Uno del mare. Ricerca e industria a braccetto su scala mondiale

“Il simulatore per noi è stato un valido aiuto sia nello sviluppo della barca che per quanto riguarda la preparazione atletica. Ormai – spiega Checco Bruni, sailing team member di Luna Rossa Prada Pirelli – software molto sofisticati riescono a riprodurre abbastanza fedelmente le situazioni a bordo e possono essere un ottimo strumento per far capire al pubblico le sensazioni che si provano navigando su un AC75”. Paolo Fadda aggiunge:  “L’utilizzo dei simulatori consente alti livelli di fedeltà.

Gli equipaggi di Luna Rossa Prada Pirelli completano la maggior parte dell’addestramento pratico con questa tipologia di formazione. L’utilizzo permette di riprodurre a piacimento anche gli scenari più sfidanti, consentendo un’elevata standardizzazione dell’addestramento, con notevoli vantaggi in termini di sicurezza delle operazioni. Rafforzare le dinamiche virtuose di collaborazione fra mondo della ricerca e ambito industriale, consente all’Università e al settore produttivo di essere competitivo e innovativo”. In un contesto di riservatezza e protezione dei segreti industriali, la presenza del simulatore e degli addetti ha contribuito all’ampliamento degli orizzonti tecnici e culturali delle realtà coinvolte.

“La simulazione valorizza e promuove la conoscenza scientifica, come strumento di crescita e formazione degli studenti e dei ricercatori, con – rileva l’ingegner Fancello – la sperimentazione di attività di divulgazione e didattica che utilizzino nuove tecnologie.

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