Topolino #3376: Le finzioni di Mr. Vertigo
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Topolino #3376: Le finzioni di Mr. Vertigo

Si conclude, un po’ troppo in fretta, Le notizie di Mr. Vertigo, storia in due puntate che costituisce la seconda incursione dello sceneggiatore Marco Nucci in quel di Topolinia.
Le premesse della storia, che sembravano confermate dalla pagina inziale del secondo episodio, vengono però subito smentite, con una storia che scalfisce appena la superficie di generi come l’investigativo, il noir e l’hard boiled, che sembrano costituire il mix di riferimento della storia.

Né carne né pesce

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Il classico detto né carne né pesce calza a pennello per Le notizie di Mr. Vertigo. Eppure l’inizio del secondo episodio sembra confermare il senso di minaccia che la fine del primo episodio aveva lasciato nel lettore.
L’inquietante marionetta del Ventriloquo, infatti, è la protagonista minacciosa della prima pagina, ma già girando il foglio ci si trova con Topolino che si riprende dallo svenimento nel giardino della sua villetta con Pippo e Minni che lo guardano preoccupati.
La minaccia del Ventriloquo, o di Mr. Vertigo (forse), non è né mortale, né l’ipnosi ai danni di Topolino, come nel classico Il doppio segreto di Macchia Nera di Guido Martina e Romano Scarpa, ma una serie di fotografie in cui Topolino svenuto (ma con due occhiali da sole sugli occhi) viene mostrato insieme con la refurtiva di ben 13 rapine avvenute nel corso della notte.
La storia, allora, subisce una decisa accelerazione, senza però mai approfondire alcuno dei punti lanciati al lettore nel corso del primo episodio. Inoltre, dal punto di vista giallistico, il dettaglio risolutivo della vicenda, il riflesso di un oggetto negli ochi di vetro della marionetta, viene mostrato da Fabrizio Petrossi in una situazione e in una zona della città dove è impossibile che sia presente, dimostrando l’eccessiva rapidità con cui la storia viene risolta.

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In sintesi siamo di fronte a un investigativo che cade nei paradigmi del genere; un noir che ha solo le atmosfere del genere senza un reale approfondimento sul criminale e le sue motivazioni; e un criminale potenzialmente minaccioso che si rivela un semplice rapinatore. Inoltre alcuni spunti si perdono un po’ per strada, come ad esempio la polizia in assetto da guerra alla fine della puntata precedente di cui poco si sa, senza contare che la polizia stessa non fa una gran figura, ma al tempo stesso non viene realmente presa alla berlina. E’ in questo gioco tra spunti lanciati e non portati a termine che si giustifica il giudizio iniziale di essere né carne né pesce, sebbene, per contro, il finale aperto della storia lascia intendere interessanti sviluppi: l’identità del socio del Ventriloquo (probabilmente il vero Mr. Vertigo) e la sparizione della marionetta sono elementi lasciati in sospeso che promettono una prosecuzione della vicenda.

La recensione del numero in edicola verrà pubblicata a breve su DropSea

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