numero del mese

Mal d'America

Il peso dell'impero mina la repubblica
Il Numero Uno non si piace più
Come perdere fingendo di vincere
numero del mese

Mal d'America

Il peso dell'impero mina la repubblica
Il Numero Uno non si piace più
Come perdere fingendo di vincere
numero del mese

Mal d'America

Il peso dell'impero mina la repubblica
Il Numero Uno non si piace più
Come perdere fingendo di vincere

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

#LIMESNERD: ANNIVERSARI GEOPOLITICI

Ogni giorno, le ricorrenze che hanno fatto la storia. Con citazioni, carte e articoli per approfondirne l’importanza geopolitica.

Borsellino, Indira Gandhi, Craxi: gli anniversari geopolitici del 19 gennaio

Avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia il 19 gennaio.
a cura di Lorenzo Noto
Pubblicato il Aggiornato il
Carta di Laura Canali.
Carta di Laura Canali. 
1807 - Nasce in Virginia il generale Robert Lee, comandante in capo dell'esercito sudista durante la guerra di secessione. Oggi il Texas celebra il Giorno degli eroi confederati.


Percependo lo scadimento della propria supremazia, i bianchi texani si richiamano agli identitari valori sudisti (perfino i teutonici che inizialmente non li hanno condivisi) e inveiscono contro Washington, che ne sottovaluterebbe il dolore.

In uno Stato in cui il genetliaco del generale Robert Lee è tuttora festa pubblica (19 gennaio), di recente il Board statale per l’istruzione ha prescritto agli studenti liceali di mandare a memoria il discorso che Jefferson Davis pronunciò quando divenne presidente della Confederazione e in cui non menzionò la schiavitù tra le cause della secessione.

Continua a leggere "Americano, troppo americano"


1940 – Nasce a Palermo il magistrato Paolo Borsellino.


1941 – Il Regno Unito lancia l’offensiva contro le truppe italiane nell'Africa orientale in Etiopia, Somalia ed Eritrea.


Conversazione con Andrea Riccardi dal numero di Limes 11/17, Africa italiana.


LIMES Quanto pesava e pesa la memoria del colonialismo?

RICCARDI È stata molto pesante nel mondo anglofono e francofono, ma non in quello italiano in cui si è affermata un’esecrabile amnesia. I governi democristiani hanno agito in linea con il pensiero degli ambienti militari, ovvero attuando una completa autoassoluzione del colonialismo italiano. Colonialismo che era stato persino abbastanza apprezzato in Eritrea, paese in cui talvolta ho sentito affermare: «Benedetta Italia che ci hai dato un’identità, distinguendoci dall’Etiopia». Ma è l’unica eccezione.

Continua a leggere: 'Perché non possiamo non essere italoafricani'

media_alt


1960 - Usa e Giappone firmano il trattato di mutua cooperazione e sicurezza, nuova versione del trattato di pace firmato a San Francisco nel 1951.


Si affermò così il meccanismo di reciprocità che nei decenni successivi avrebbe segnato le relazioni bilaterali. Come proclamato dal Trattato di mutua sicurezza (1952), l’arcipelago nipponico si tramutava in mera potenza economica, protetto dagli Stati Uniti, cui di fatto lasciava l’isola di Okinawa mentre ne accoglieva la Settima Flotta a Yokosuka. Il controllo delle rotte marittime da parte americana consentiva finalmente al Giappone di realizzare il suo principale dettame strategico, ovvero assicurarsi la stabilità delle fonti di approvvigionamento. Senza dover faticosamente annettere territori ricchi di materie prime per ottenere lo stesso risultato. Viceversa l’America assumeva coscientemente il ruolo di impero globale, impegnato a garantire la sopravvivenza militare ed economica di un suo satellite, garantendone la deterrenza e fungendo da compratore di ultima istanza per i suoi prodotti. Quanto l’Unione Sovietica non poteva offrire: in possesso delle materie prime di cui necessita(va) il Giappone, ma incapace di acquistarne le merci.

Leggi: Stati Uniti e Giappone, destini incrociati


Carta di Laura Canali - 2017
Carta di Laura Canali - 2017 


1966 - Indira Gandhi diventa la prima donna premier dell'India.


Data la moltitudine di variabili, nessuno si sarebbe meravigliato se, almeno al principio, la neonata Bharat Mata (Madre India) avesse ceduto, come ogni madre indiana che si rispetti, a derive più o meno autoritarie. Invece la scelta è caduta su un modello di democrazia parlamentare che non era né nelle tradizioni né nella storia recente o remota della regione.

Nemmeno i ventidue mesi della famigerata «emergenza» proclamata da Indira Gandhi nel 1975 riuscirono a far desistere i (pur provati) figli della mezzanotte dalle loro istanze di «libertà e di vita».

Continua a leggere: "India, il paradosso fatto sistema"


1969 – Muore Jan Palach, simbolo della primavera di Praga. Tre giorni prima, si era dato fuoco sulla scalinata del Museo Nazionale di piazza San Venceslao per protestare contro la repressione militare sovietica.


media_alt


1993 - Repubblica Ceca e Slovacchia entrano nell'Onu. Si erano separate ufficialmente meno di due settimane prima.


Sin dalle origini della vita comune, iniziata con la creazione della Repubblica cecoslovacca nel 1918, esistevano delle profonde differenze tra i paesi boemi, piuttosto sviluppati ed industrialmente avanzati, e la Slovacchia più arretrata, sia dal punto di vista culturale che economico. I due terzi della popolazione slovacca erano occupati nel settore primario, mentre nelle terre boeme, la stessa percentuale era impiegata nei settori secondario e terziario. La società slovacca era, inoltre, di tipo tradizionale basata sull’autorità e non aveva subìto, come i cechi, il trauma della modernizzazione.

L’istituzione di uno Stato centralizzato aggravava tali differenze accentuando la sfiducia nei confronti del governo da parte della Slovacchia, che si sentiva sempre più una «colonia ceca» 

Continua a leggere: Cechia e Slovacchia. La vera storia di una scissione annunciata


2000 – Muore Bettino Craxi.


Alle 22,30 del giorno 7 ottobre 1985, immediatamente dopo aver presieduto un vertice che ebbe luogo presso il ministero della Difesa e in cui si decisero le prime misure di carattere militare da adottare, il presidente del Consiglio italiano, Craxi, e il ministro degli Esteri, Andreotti, iniziarono a collegarsi telefonicamente con alcuni dei maggiori responsabili politici arabi.

Al Cairo Andreotti rintracciò il ministro di Stato agli Esteri (sottosegretario) Boutros Boutros Ghali, che gli assicurò ogni possibile collaborazione.

A Tunisi, Craxi prese contatto con il primo ministro Mzali, che garantì anche egli la piena disponibilità del suo paese alle iniziative italiane.

Continua a leggere: La vera storia dell'Achille Lauro


2007 - Viene assassinato a Istanbul il noto giornalista turco-armeno Hrant Dink. 


I sussurri del 2004 sono diventati urla 3 anni dopo: l’assassinio del direttore di Agos Hrant Dink il 19 gennaio 2007 – un assassinio politico, di matrice ultra-nazionalista – ha suscitato commozione in tutto il paese e provocato rivendicazioni di pari e completa dignità di cittadini. La fondazione nata col suo nome, animata da sua moglie Rakel, ha immediatamente avviato un vasto programma di attività culturali, conferenze, pubblicazioni, ricerche di storia orale, programmi di scambi turco-armeni, recupero di archivi, premi.

Gli armeni di Turchia, i 50 mila ufficialmente riconosciuti come tali dalle istituzioni religiose e politiche e i molto più numerosi “islamizzati”, hanno acquisito visibilità mediatica e rilevanza politica.

Continua a leggere: La Turchia riscopre l’identità degli armeni