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COSMOMED/TRACCE | FONDAZIONE MACC | CALASETTA 12.08.2020

Cosmomed – Tracce al Museo MACC di Calasetta

Cosmomed – “Tracce di cosmopolitismo intorno al Mediterraneo. Migrazioni, memorie e attualità” approda a Calasetta dal 12 agosto al 20 ottobre. A cura di Raffaele Cattedra, Efisio Carbone e Rosi Giua

CosmoMed – Tracce approda al Museo MACC di Calasetta mercoledì 12 agosto e sino al 20 ottobre. CosmoMed è una mostra multidisciplinare in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali nonchè altri Dipartimenti dell’Ateneo. Rientra nei festeggiamenti del Comune per i 250 anni dalla fondazione di Calasetta, offrendo un’ulteriore opportunità di riflessione sui temi principali dell’identità e dell’emigrazione.

La mostra

La mostra CosmoMed accolta negli spazi del museo MACC di Calasetta indaga sulle migrazioni umane e allo stesso modo sulle diversità culturali. Lo fa attraverso un percorso espositivo multimediale di video, fotografia, sonorità nonchè installazioni. Questi rileggono e reinterpretano gli esiti di oltre una quindicina di progetti che si intersecano tra scienza, arte e società, coinvolgendo diverse decine di autori (tra cui 40 bambini-autori). Lo fa, incontrando in un inaspettato dialogo, le geometrie universali della Collezione Permanente della Fondazione MACC e in particolare con i segni e i colori delle opere di E. Leinardi, J.F. Dubreuil, Marise Eloy, M. Gandini, Yves Popet, G. Honnegger, Lia Drei, Antonello Tonello, Zaza Calzia. Così si intensifica quello scambio di saperi che hanno reso da sempre il Mediterraneo una terra-mare cosmopolita.

L’intento

L’obiettivo è quello di presentare al pubblico tematiche convergenti sul Cosmopolitismo, come forma di convivenza e anima del Mediterraneo. Lo fa tramite racconti di memorie, migrazioni e attualità e attraverso un linguaggio artistico in grado di restituire emozioni che valorizzano gli esiti di una ricerca scientifica. Un nuovo approccio alla scienza che si propone di “dar voce” a un mosaico variegato di diversità culturali, religiose e linguistiche.

Il progetto è il risultato di una ricerca che ha coinvolto un vasto numero di “attori” sociali. Con le loro personali esperienze, compiute nell’area del Mediterraneo e in Sardegna, e ognuno con la sua modalità espressiva, testimoniano di uno straordinario patrimonio culturale condiviso e ricco di umanità, dove si incrociano differenze intergenerazionali e di genere. Ecco quindi, che donne, bambini, adolescenti, migranti e in generale le minoranze esprimono opinioni e pensieri legati tra loro dallo stesso fil rouge.

I curatori

La mostra nasce da un’idea del Prof. Raffaele Cattedra, ordinario di Geografia all’Università di Cagliari. E’ curata da Efisio Carbone, direttore del Museo MACC di Calasetta, avvalendosi della preziosa collaborazione della fotografa Rosi Giua. Lei ha prodotto la maggior parte dei materiali fotografici in allestimento insieme a una meticolosa e appassionata selezione di gran parte delle immagini che completano l’esposizione, risultato dei numerosi workshop realizzati negli ultimi anni.

I progetti

Il racconto visivo e multimediale presente negli spazi del museo MACC comprende quattro progetti fotografici. Questi sono relativi a lavori di bambini e adolescenti di Fès, in Marocco e di San Nicolò d’Arcidano in Sardegna. Presenti inoltre due reportage firmati da Rosi Giua realizzati a Louga in Senegal, e a Marsiglia in Francia, relativi ai temi del cosmopolitismo, delle migrazioni e della vita ordinaria nello spazio pubblico.

S’interfacciano con queste gigantografie diversi progetti video. “Overlap all’Asinara” di Senza confini di Pelle; “Luoghi e volti della città cosmopolita” a cura di Gianluca Gaias e Antonio Congiu. “Dalla Libia in Italia/ Exodus” dell’Ong Medici per i Diritti Umani (Medu), nonchè  “B-City”, esperienza di ricerca visiva sulla marginalità urbana a  Bruxelles, a cura di Maurizio Memoli del Dipartimento di Ingegneria-Architettura di Cagliari.

Il “Caso Pincherle”

Un audio con la voce di Lea Gramsdorff interpreta le parole del “Caso Pincherle” (frutto della ricerca condotta su iniziativa del Rettore da un collettivo di archivisti dell’Ateno cagliaritano). E’ la drammatica vicenda di unodei tre docenti ebrei espulsi dall’Ateneo con le leggi razziali del 1938.

Le collaborazioni

La mostra si avvale della collaborazione e delle opere di alcuni artisti visivi. Monica Lugas con “Welcome on Board”, Lea Gramsdorff con una carta del progetto “Exodus” e di Simone Dulcis, con l’audio /paesaggio sonoro “One Breath”. Troviamo anche delle mappe realizzate da ragazzi provenienti dall’Africa che raccontano del loro lungo viaggio che è approdato in Sardegna, attraversando il deserto e il mare.

Una zona laboratoriale è allestita da Casa Falconieri con materiali strettamente legati ai temi CosmoMed. Questa completa la necessità di coinvolgere il pubblico nell’iniziativa facendolo sentire parte integrante del progetto stesso. Il progetto richiama sentimenti universali che oltrepassano barriere di tempo e spazio, per ricondurre a quell’umano fatto di trasmissione dei saperi, incontri, scambi e cultura che costruiscono la Storia. E’ pienamente in tema con i festeggiamenti di Calasetta e delle celebrazioni legate alle sue origini. 

Concerto alla Luna

Mercoledì 12 alle ore 22 è previsto il Concerto alla Luna, canto, recitazione e pianoforte con il soprano Vittoria Lai, la voce recitante di Simeone Latini e il Maestro Andrea Cossu al Pianoforte.
Per il concerto è necessaria la prenotazione ai contatti della Fondazione MACC.



About Roberta D'Aprile

Nata e cresciuta a Cagliari. Da sempre amante del cinema, delle serie televisive, della fotografia e di qualsiasi forma d'arte, oggi sono una laureanda in Beni Culturali e Spettacolo con indirizzo Spettacolo. Nel tempo libero mi occupo di volontariato, nello specifico animalista.

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