È morto il filosofo della scienza Giulio Giorello

Ci ha lasciato l'intellettuale e filosofo che cercava di superare il divario tra discipline scientifiche e umanistiche. Senza disdegnare la cultura pop

(foto: Leonardo Cendamo/Getty Images)

Leonardo Cendamo

Aveva 75 anni Giulio Giorello, filosofo della scienza all'università di Milano, che ci ha lasciati il 15 giugno. Dopo un ricovero di quasi due mesi per Covid-19, era stato dimesso ma è deceduto a causa delle conseguenze della malattia. Nato il 14 maggio 1945 e allievo di Ludovico Geymonat, aveva preso la sua cattedra alla Statale ed era diventato un punto di riferimento tra gli intellettuali italiani, inseguendo sempre il concetto di libertà. I suoi interessi spaziavano dalle neuroscienze alla paleontologia, passando per la psicologia evolutiva e la fisica delle particelle, anche se era appassionato anche dalla mitologia e dalla bioetica.

Giorello cercava di colmare le differenze tra le discipline umanistiche e scientifiche, senza temere il confronto con la cultura pop e i fumetti, come dimostra il suo saggio divulgativo Filosofia di Topolino (Guanda, 2013). La sua riflessione si è spinta anche sulla laicità e sul rapporto tra scienza e fede, con *Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo *(Longanesi, 2010), Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti (con Dario Antiseri, Bompiani, 2008)e *Di nessuna chiesa. La libertà del laico *edito da Raffaello Cortina (2005), per la quale dirigeva anche la collana Scienza e idee.