Riflessioni di uno scienziato divulgatore. Parlare ai biodinamici

rudolf-steiner1Solo i fittoni* non cambiano idea. Mi capita ogni tanto, rileggendo un vecchio articolo, di chiedermi se avrei potuto scriverlo diversamente, aggiungendo o togliendo materiale, oppure usando un modo completamente diverso per esporre l’argomento e i ragionamenti successivi. Ci riflettevo in questi giorni dopo aver notato alcune condivisioni sui social network del mio vecchio articolo su Rudolf Steiner e la Biodinamica, e le relative reazioni.

Per chi non se lo ricorda, ero partito da citazioni autentiche di Steiner, quelle più ridicole, come il suggerimento per scacciare i topi:

Catturate un topo abbastanza giovane e spellatelo in modo da recuperare la pelle. Ora avete la pelle (ci sono sempre abbastanza topi, ma devono essere topi di campo se volete fare questo esperimento). […] Quando Venere è nello Scorpione procuratevi la pelle di un topo e bruciatela. Raccogliete attentamente le ceneri e gli altri resti della combustione. Non sarà rimasto molto, ma se avete abbastanza topi è sufficiente.[…]

Così avete ottenuto la vostra pelle bruciata di topo quando Venere è nello Scorpione. E lì rimangono, in ciò che è stato distrutto dal fuoco, le corrispondenti forze negative nei confronti della capacità riproduttiva del topo di campo. Prendete la cenere e spargetela su tutto il vostro campo. In alcune zone può essere difficile: potete farlo anche omeopaticamente, non ne avete bisogno di molto.

Partire dalle frasi di Steiner serviva a mostrare come la Biodinamica non avesse un fondamento né teorico né empirico, visto che Steiner si è inventato tutto di sana pianta con le sue visioni esoteriche di forze astrali che agiscono sul mondo fisico. Ho poi analizzato i preparati biodinamici e raccontato come, a oggi, gli unici esperimenti scientificamente validi e controllati non abbiano mostrato alcun effetto riproducibile sulla qualità del vino prodotto da uve biodinamiche (il campo merceologico dove la Biodinamica “tira” di più e dove sono stati fatti più studi).

Togliendo la componente esoterico/astrologica (il “calendario astrale” ad esempio) che non ha alcun effetto dimostrato e l’uso dei preparati biodinamici (cornoletame, teschio di cervo, ecc.) quello che rimane è una delle tante declinazioni di agricoltura biologica possibile (e infatti gli esperimenti controllati lo confermano, e scusate se insisto su “controllati”: aneddoti e articoli scritti su siti web non valgono nulla).

Quindi, in estrema sintesi, il messaggio che io volevo arrivasse era:

1) La Biodinamica non ha fondamenti scientifici né empirici: è stata inventata di sana pianta.

2) Steiner non fornisce alcuna giustificazione sensata per i preparati biodinamici che suggerisce di usare.

3) Per avere la certificazione Demeter l’uso dei preparati biodinamici è obbligatorio.

4) Gli esperimenti controllati mostrano che i preparati biodinamici non hanno alcun effetto sul prodotto finale, indistinguibile con prove in cieco da quello prodotto senza l’uso dei preparati.

5) La “cristallizzazione sensibile”, la “dinamolisi capillare” e altro sono fuffa pseudoscientifica senza alcuna dimostrazione della loro efficacia: lettura dei fondi di caffè in grammellot pseudochimico.

romaneeIn un articolo su una rivista scientifica normalmente dopo l’esposizione dei fatti accertati si procede alla discussione delle conseguenze logiche. Nei mie articoli divulgativi a volte questo lo faccio, altre volte no. Un po’ perché ho sempre il dubbio di “insultare” il lettore con ragionamenti che forse sembrano troppo banali, e conclusioni che discendono logicamente dai fatti. Allo stesso modo, non mi metto esplicitamente a elencare che cosa non discende dall’esposizione principale, anche per questioni di lunghezza degli articoli.

Ma forse sbaglio perché articoli che scatenano emozioni di vario tipo possono modificare in modo sostanziale la comprensione di un testo, specialmente se si mettono in dubbio l’universo valoriale, le convinzioni delle persone e l’immagine che hanno di sé. (poi, vabbè, questo accade pure agli scienziati, anche se non dovrebbe, ma è un’altra storia).

Alcune conseguenze logiche (un matematico direbbe “corollari”) nel caso in questione, in ordine sparso, sono:

a) Se il vino ti viene buono, il merito è di come lo fai tu, o del tuo territorio, e non dei preparati biodinamici. Come si dice: “hai il manico” (oppure “hai culo” ;) ).

b) Se non usi i preparati e fai un vino che puzza, non sperare che, usando il cornoletame o la camomilla nella vescica di cervo, il tuo vino migliori.

c) Visto che i preparati non servono, puoi evitare di usarli se vuoi. Risparmierai e il tuo prodotto non cambierà. Però perderai la certificazione (nel caso tu ce l’abbia).

d) Senza preparati la biodinamica diventa sostanzialmente una agricoltura biologica.

NON sono conseguenze logiche invece le seguenti affermazioni:

e) Tutte le pratiche agricole suggerite in Biodinamica sono prive di senso

f) Il vino biodinamico fa sempre schifo

g) Il vino biodinamico è indistinguibile da vino prodotto nei vari modi che chiamiamo per comodità “convenzionali”

Tutte queste semplici considerazioni in un articolo scientifico sarebbero probabilmente fuori posto. In un certo senso sarebbe come suggerire che lo scienziato che legge non è in grado di trarre da solo le necessarie logiche conseguenze e che non sia in grado di mettere da parte le proprie convinzioni profonde. Si discutono invece conseguenze non banali e interessanti. Il tutto con il maggior distacco emotivo possibile, per non esserne coinvolti personalmente e limitarsi ai ragionamenti razionali.

Leggendo le reazioni sui social network alle condivisioni del mio articolo sono rimasto (ma solo inizialmente) stupito da quante persone letteralmente “schiumassero rabbia” dopo aver letto come ho preso in giro le idee di Steiner e mi sono fatto beffe di lui.

Da scienziato so che mai, in nessun caso, in una discussione scientifica, si devono “rispettare” le idee e le opinioni. Mai. Si rispettano gli uomini ma non le loro idee, che devono sempre essere messe alla prova anche duramente. Se le idee sopravvivono all’assalto all’arma bianca allora ne usciranno rafforzate. La scienza procede anche così.

Se invece risultano sbagliate vanno rifiutate e anche messe alla berlina. Anche se arrivano da premi Nobel: l’autorità non vale nella scienza, l’abbiamo detto mille volte. Si rispettano i fatti, scientificamente accertati fino a quel punto, almeno sino a quando qualcuno non porta fatti ed esperimenti nuovi. E ovviamente figure pubbliche, come un premio Nobel, vengono anche attaccate direttamente se si mettono a propugnare idee balzane non provate (vedi Watson, Mullis, Montagnier, Pauling,…).

Le reazioni rabbiose ai miei articoli sono arrivate spesso da produttori o da “giornalisti/scrittori/esperti di vino” che in qualche modo si sono sentiti offesi e presi in giro nelle loro convinzioni dal fatto che io avessi preso per i fondelli Steiner e avessi mostrato come le sue idee fossero prive di senso. Nonostante abbia citato solo frasi di Steiner stesso.

Come dicevo, nella scienza le opinioni, le idee, le convinzioni, la fede ecc. non si rispettano.

Ma in un articolo divulgativo? Che fare? Ecco su cosa riflettevo. E non mi riferisco al fatto che il “rispetto delle opinioni” sia un valore in sé. Non lo è nella scienza e non lo è per me. Da scienziato se le tue opinioni sono fondate sul nulla scientifico ho il diritto (e a volte anche il dovere) di dirlo. Ma da divulgatore ne faccio una questione di obiettivi da raggiungere. Nel caso in questione, iniziando il ragionamento prendendo per il sedere Steiner (e non nego che mi sia molto divertito a scrivere quel pezzo), e solo dopo passando in rassegna la scienza, ho ottenuto lo scopo che mi ero prefisso, cioè far arrivare il messaggio ai lettori?

Secondo me (ma ci sto ancora riflettendo) la risposta è “sì e no, dipende da quali lettori”. Probabilmente chi (e sono in tanti) non aveva mai sentito parlare di Steiner e di queste pratiche, e ha solo qualche volta acquistato un prodotto biodinamico, ma senza caricarlo di aspettative e senza costruire una immagine (positiva) di sé basata sul consumo di questi prodotti, si è messo a ridere. Forse –e questa era la mia intenzione– ora sarà in qualche modo “vaccinato” rispetto agli sproloqui esoterici. Se il prodotto era buono continuerà ad acquistarlo ma avendo qualche informazione in più per valutare il rapporto qualità/prezzo.

Chi ha reagito male invece appartiene quasi sempre ad altre categorie. Chi produce vino biodinamico, e quindi necessariamente ha fede nell’efficacia dei preparati. Chi per mestiere parla e scrive di vino, e ha cantato le lodi del vino biodinamico “in quanto tale” senza separare logicamente i vari aspetti. Chi si è implicitamente costruito una immagine di sé basata sui propri consumi (accade regolarmente nel campo gastronomico: basti pensare al biologico, al km0, ma anche al cibo cosiddetto gourmet, ai prodotti esclusivi, ai vini costosi, ai prodotti senza questo e senza quello, ecc..). Chi insomma in qualche modo era coinvolto emotivamente con la Biodinamica e leggendo il mio articolo si è fermato alla presa per i fondelli delle idee di Steiner e ha alzato il muro cognitivo.

È un errore di comunicazione che io stesso ho messo in evidenza parlando dell’omeopatia: se dici alla mamma, che somministra a suo figlio il (costosissimo) Oscillococcinum  della multinazionale Boiron, che i granuli non contengono altro che banali zuccheri, senza principio attivo, devi mettere in conto che si irriti perché può pensare inconsciamente “mi stai dicendo che sono scema perché pago lo zucchero 2000 euro al kg? O peggio che non sono una buona mamma perché do una cosa senza alcun effetto a mio figlio?”.

Credo che su una (piccola) parte di lettori l’articolo sulla Biodinamica abbia fatto questo effetto: ha alzato il muro e soprattutto ha impedito loro di capire le conseguenze logiche a) b) c) e d), e realizzare che invece nessuno sosteneva e) f) e g).

“Tu mi stai dicendo che siccome i preparati biodinamici non hanno effetto allora il mio vino fa schifo?”

No, certo che no. Questa è una fallacia logica molto diffusa e causa di interminabili discussioni. (Inserite qui un pippone a scelta sulla necessità dell’introdurre il pensiero logico-razionale formale sin dalle scuole elementari, visto che non è innato nella specie umana).

Prendiamo la frase “Se piove allora ci sono delle nuvole”. Che succede se non piove? Che non ci sono le nuvole? Che c’è il sole? E chi lo sa! Semplicemente non lo posso dire. E di ciò che non si può dire si deve tacere. Sicuramente è falso far discendere che “Se non piove allora non ci sono le nuvole”. Nessuno sbaglierebbe discutendo di pioggia e di nuvole, ma innumerevoli discussioni un poco più complicate, anche pubbliche, sono viziate da ragionamenti logici errati come il precedente.

Quindi, insomma, il fatto che i preparati biodinamici non funzionino non ha implicazioni sulla qualità del vino che produci. E neppure su di te, giornalista, che lo hai lodato. Se l’hai assaggiato in cieco e, senza conoscere il prezzo, ti è piaciuto, non ho alcuna obiezione.

“Avrei dovuto scrivere il pezzo limitandomi agli (aridi) dati scientifici?” continuava la riflessione. Forse se non avessi messo in ridicolo le idee di Steiner (ma solo forse) avrei evitato il rifiuto di questi lettori verso il resto dei ragionamenti. D’altra parte l’articolo sarebbe indubbiamente risultato molto meno efficace per il restante (la maggioranza) pubblico. E qui entra anche in gioco il mio personale dualismo di essere sia scienziato che divulgatore.

Il divulgatore in me, se vuole essere efficace, mi dice che sicuramente sarebbe stato un errore limitarsi all’esposizione dei freddi dati scientifici. Ci sono delle esigenze narrative da rispettare e l’attenzione del lettore da conquistare. Mi avvisa però anche del limite: attaccare esplicitamente idee e opinioni, per scelta stilistica, porta come conseguenza la perdita di efficacia del messaggio per un determinato pubblico, anche se diventa più efficace per altri lettori.

Lo scienziato “razionalista militante” che è in me invece mi rammenta che è un dovere distruggere idee pseudoscientifiche, e rifiuta del tutto la vulgata diffusa per cui la visione scientifica (nei casi in cui vi siano effetti misurabili in linea di principio) sia solo “uno dei tanti modi egualmente legittimi di interpretare la realtà”. Anzi, rivendica orgogliosamente l’idea che la visione scientifica sia un prerequisito necessario (nei casi indicati) per ogni altro tipo di discussione e visione del mondo, che non può prescindere da questa, e quindi le altre sono in qualche modo vincolate a muoversi nei “paletti” che la scienza impone, che piaccia o meno.

L’evoluzione è un fatto. Punto. Rassegnati. Parla pure della tua religione ma ti bacchetto se la neghi.

La terra non è stata creata 4000 anni fa, e non ti puoi arrabbiare se in un museo scientifico te lo spiegano, anche se va contro le tue convinzioni religiose.

Gli OGM non sono sterili, non li fanno solo le multinazionali e neppure sono necessariamente brevettati. Lo sono invece alcune mele che probabilmente acquisti. Sei comunque contrario? Bene. Ma nei tuoi ragionamenti devi rispettare questi paletti. Risolviti le tue contraddizioni se te li creano.

I preparati biodinamici non hanno effetti. Se vuoi usali, così ti puoi certificare e sfruttare l’onda, ma non giustificarli con le pseudoscienze.

Insomma ci siamo capiti.

Scienziato e divulgatore sono spesso in conflitto su come trattare temi “spinosi”. E a volte, come in questo caso, non vedono altra soluzione accettabile che non “perdere” una parte del pubblico. Come già spiegavo in una puntata precedente di questa serie di riflessioni a ruota libera sulla divulgazione, a volte è necessario pensare a che pubblico ci si vuole rivolgere, e accettare di perdere per strada gli altri. Parlare agli “adepti militanti” costa una gran fatica e quasi sempre non serve a nulla. È per questo motivo che non mi metto a discutere con chi crede alle scie chimiche o con gli animalisti convinti oppositori della sperimentazione animale. È una inutile perdita di tempo.

Ma anche senza cadere in questi casi estremi, si deve anche accettare il triste fatto che non tutti riusciranno a cogliere i tuoi ragionamenti, neanche se li spieghi al meglio delle tue capacità.

“Non dimentichiamoci che la scienza non spiega tutto” per esempio è un refrain tipico in queste discussioni. Anche pronunciato da persone mediamente colte. Ho provato molte volte a spiegare a queste persone che ci sono sicuramente fatti accertati che la scienza attuale non riesce a spiegare, o non capisce (la medicina ne è piena per esempio), ma che in assenza di un fatto sperimentalmente accertato da indagare scientificamente l’obiezione è priva di senso. Qualcuno recepisce il punto. Altri no. Nel caso della biodinamica quale sarebbe il fatto accertato che la scienza non riesce a spiegare? Che il vino che hai assaggiato ti piace? E niente, se non comprendono proprio i passaggi logici è inutile perdere tempo.

Ma insomma, ho tratto delle conclusioni definitive dalle mie riflessioni? No (nonostante l’aiuto alle riflessioni fornito dalla grappa di Amarone). Forse avrei potuto attaccare le idee di Steiner dopo aver illustrato i risultati scientifici, o forse avrei dovuto inventarmi un espediente narrativo come quello dello zucchero più costoso al mondo, ma non mi è venuto.

In ogni caso, è importante tornarci su ogni tanto, perché solo i fittoni* non cambiano idea.

Alla prossima

Dario Bressanini

* Chiamasi ‘fittone’ il normale paracarro (cit.)

715 commenti RSS

  • Alberto, la tua ottima razionalità non ti consente di affrontare il problema della sostenibilità del nostro mondo come qualcuno ha sussurrato in questo blog. Che ne pensi di chi ritiene che la decrescita demografica sia la più semplicistica delle soluzioni ?

  • Alberto Guidorzi 14 maggio 2016 alle 16:22

    Zang

    Ne penserei bene se fossi io a decidere chi vive e chi non nasce, ma se è un'altro non mi va più tanto bene.

    Evidentemente è un ragionamento paradossale, ma rende l'idea delle implicazioni etiche e delle derive eugenetiche.

    Nella storia annoveriamo periodi di crescita demografica e periodi di decrescita e ciò ci insegna che noi siamo un vivente tra i tanti e quindi soggetti alle stessi leggi evolutive. Probabilmente una popolazione umana che invecchia troppo prima o poi è destinata a scomparire per effetto di immissione di nuovi geni.

    Penso comunque che l'uomo ha in se gli strumenti per supportare la crescita demografica, sia in fatto di cibo che di risorse, ma deve darsi una grande regolata. Se lo farà eviterà guerre, carestie e epidemie, se non lo farà ne pagherà lo scotto come la storia ci ha fatto vedere altre volte.

  • Da non perdere l'intervista a Giulia Maria (Crespi) sul Corriere di oggi, riguardo i poteri forti che osteggiano la biodinamica; qualcuno potrebbe anche dire 'Da non credere', se non fosse la stessa geniale signora che decenni fa spiegava a Montanelli come si deve fare un giornale, e cosa bisogna scriverci. Indimenticabili le risposte: per chi pensava che fossero quelle di un giornalista reazionario a una miliardaria progressista, oggi c'e' la dimostrazione di quanto si sbagliava. Erano quelle di uno che di giornali capiva molto a una che di qualunque cosa capiva niente.

  • Skeptical, a proposito e visto che tu li conosci bene 8) , ma l'e-cat quasi biodinamico di Rossi-Focardi che fine ha fatto? se penso a quanto mi entusiasmò l'apparato, specialmente dopo lo scorno di Fleischmann-Pons...

  • Non conosco molto gli sviluppi recenti: non penso sia mai stato concesso ad altri di riprodurre il processo, ne' che esistano lavori pubblicati,almeno sulle riviste serie. Sono incerto fra l'accecamento da vanita' di chi lo propone o l'accecamento da fregatura di chi se lo vede proposto. Comunque, non credo venga preso sul serio da nessuno del ramo: emana un forte odore di bovino selvatico, femmina, credo amante delle paludi.

  • peccato, in senso stretto e lato, quindi.

  • Alberto Guidorzi 14 novembre 2016 alle 00:17

    Skeptical

    L'ho letta purtroppo...ma ho cominciato dall'ultima domanda.

    I poteri forti sarebbero il Ministro Martina e accoliti?

    Il Sud non produce e quindi lo vorrebbe tutto convertire a biodinamica così non produce neppure quel poco che produce.

    Alla fine mi sono detto che essendo già vecchio potevo rischiare di diventare decrepito con la Crespi meglio.......

  • AG, si', per chi non e' piu' un ragazzo Giulia Maria e' stata (e continua a essere, si direbbe) una condanna a vita

  • Mi dispiace molto che una persona intelligente e che si dichiara scienziato, non sappia pensare con la sua testa ma si affidi ciecamente al suo implacabile Dio "SCIENZA".

    Di come parla della Biodinamica potremmo parlare della Scienza, che per secoli ha fatto e fa errori che a posteriori risultano talmente palesi da vergognarsene.
    Perché Dario Bressanini di questo non ne parla mai ?!?

    Io rispetto la Scienza ma rispetto soprattutto l'intelligenza umana e non lancio sentenze e ingiurie su quello che non conosco, c'è veramente molto, solo perché non provato scientificamente cioè sperimentalmente dimostrabile come se questo potesse giustificare tutto.

    Mi preme segnalare che a fronte di milioni di studi sulla agricoltura convenzionale, (finanziati chissà da chi ?....), ci sono pochissimi studi sulla Biodinamica e che il confronto e' impari e non si puo' trarne matematicamente delle deduzioni logiche.

    Di certo si sa, e dica pure Bressanni cosa ne pensa a proposito, che però viviamo in un Mondo sempre piu' inquinato come Aria, Terra e Acqua, che la fertilità della Terra sta degenerando perché se non si continua a usare concimi nulla più cresce spontaneamente.
    Questo non e' un risultato del Dio Scienza.
    E non mi si dica che con le tecniche moderne abbiamo aumentato la produttività e migliorato la vita perché ci sarebbe da chiedersi chi vive meglio o vivrà meglio ?!?

    Certamente la Biodinamica ha molti aspetti oscuri e non comprensibili ma come primo scopo ha la salute Terra che non va protetta ma rispettata, perché la Scienza può molto ,ma non creare e anche solo spiegare il segreto della Vita, solo vederne la aspetto superficiale.

  • Sono d'accordo con te Claudio! La Scienza non può spiegare tutto, infatti mi preme segnalare che a fronte di milioni di studi sui cavalli convenzionali (finanziati chissà da chi? .....) ci sono pochissimi studi sugli Unicorni Rosa e che il confronto è impari e non si può matematicamente (?) trarne delle deduzioni logiche.
    Ora torno al mio allevamento di quadrupedi magici perché Pissenlov (la mia preferita) sta perdendo il pelo rosa lasciando posto a strane squame, chissà cosa sarà andata a mangiare nel bosco fatato..........MALEDETTE FRAGOLE OGM!

  • Claudio

    strano che tu non abbia aggiunto: ma ki ti paka?

    studia, sembra che tu non sappia cos'è la scienza

  • Alberto Guidorzi 25 aprile 2017 alle 15:40

    Ah quando l'ignoranza è alla base dei commenti saltano fuori anche le baggianate di Claudio.!!!!

  • Claudio, l'unica cosa di oscuro è il perché molte persone ci credono NONOSTANTE gli studi scientifici (che ho citato in un altro articolo) dicano che non c'è nulla ma proprio nulla :)

  • Penso che il meccanismo che fa credere a molti le piu' insulse baggianate come queste sia unico, e da molti punti di vista non sia un'insulsa baggianata: solo che e' difficile da classificare scientificamente, forse perche' ha a che fare piu' con la mente che con il cervello. Come si sa, il software e' molto piu' sfuggente e post-galileiano dell'hardware: i deadlock e i cortocircuiti del software della nostra mente sono alla base di tutto il soprannaturale, e di fatto la biodinamica fa parte di questo.

  • A me, che sono vecchio di questo blog, quando leggo "Claudio" mi vengono in mente vecchie dispute sconclusionate, del tipo "pestare l'acqua nel mortaio", di molto tempo fa. Ci risiamo??

  • era un altro Claudio comunque (pace all'anima sua)

  • Io credo che alcune preparazioni o meglio fasi di lavoro prescritte dalla biodinamica siano molto valide.....mi spiego meglio
    Trattare le foglie con silice che aiuta a raccogliere meglio i raggi di luce in zone ombrose può aiutare nella maturazione, trattare con camomilla la pianta, infusi di ortiche, piantare prezzemolo che infastidisce alcuni insetti io ho avuto prove concrete di funzionamento. Rispettare le fasi lunari per piantare, potare e altre fasi di lavoro sul terreno danno ottimi risultati, pensare che dinamizzare con un bastone di legno, spargere del corno letame e altri preparati a base di pura stregoneria possano aiutare secondo me sono azioni completamente senza senso e senza ragionamento .Spero di essere stato chiaro ci sono cose che sono molto importanti altre che sono pura pazzia.
    Saluti e tutti e complimenti sig Bressanin

  • Alberto Guidorzi 9 giugno 2017 alle 15:21

    Paolo Dolzan

    L'apparente logica di una osservazione spessissimo non regge all'indagine scientifica.

    "Trattare le foglie con silice che aiuta a raccogliere meglio i raggi di luce in zone ombrose può aiutare nella maturazione"

    E' stato provato che questa pratica non apporta nessun beneficio tangibile. Quando ero bambino e le strade erano bianche (ghiaiate e polverulente) i bordi dei campi ricevevano polveri silicee a iosa, ma la vegetazione era più scarsa.

    "con camomilla la pianta, infusi di ortiche, piantare prezzemolo"

    sono pratiche che quando neppure le rogazioni o le lustrazioni dei campi fatte dal prete arrestavano un grave inconveniente in campagna l'agricoltore faceva queste pratiche dalla disperazione, ma non hanno mai salvato nessun raccolto. Io nel mio orto faccio diversamente, non sto certo li a macerare le ortiche, mi limito a coltivare il doppio per avere la possibilità di mangiare almeno la metà. Solo che uno che deve vivere di ciò che produce non credo se lo possa permettere. Una volta si mettevano anche gli spaventapasseri , ma servivano all'inganno per massimo un giorno. Quest'anno il prezzemolo che ho seminato e se fosse come dici tu che allontana i parassiti non avrebbe dovuto morirmi una prima volta a causa di un attacco di phoma e non essere poi la seconda volta falcidiato dall'atomaria. Qualcosa mi è rimasto ma non certo a sufficienza per gli usi di famiglia.

    "Rispettare le fasi lunari per piantare, potare e altre fasi di lavoro sul terreno danno ottimi risultati"

    Osservare il calendario lunare per eseguire le varie fasi agricole è scientificamente dimostrato che se vi è anche un'influenza, questo e così minima che non vale proprio la pena di seguire la regola. Ti faccio un esempio: se io per seminare in fase lunare "giusta" devo saltare una luna perchè ad esempio piove a dirotto quando la luna è "buona" ti assicuro che le perdite sono di gran lunga superiori agli eventuali vantaggi che tu prefiguri. Se poi si tratta di raccogliere e incorri in una meteora disastrosa è ancora peggio.

  • Paolo, ma hai almeno provato a leggere il disciplinare/ standard di produzione Demeter-Biodynamic ( marchi registrati) prima di farti un'idea in cui credere? Il corno silice è ad es "prescritto" nella quantità di un corno ogni 25 ha. Se hai una vaga idea di cosa sia un ettaro capisci che sulle foglie praticamente non c'è farina di quarzo. In effetti lo stesso disciplinare dice:
    "Tramite questo specifico metodo di preparazione, viene originato l’immateriale potenziale di forze dei preparati. Il modo in cui essi agiscono può essere paragonato a quello dei medicinali omeopatici".( NORME DIRETTIVE (STANDARD) PER IL CONSEGUIMENTO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’USO DEI MARCHI DEMETER E BIODYNAMIC® PRODUZIONE Giugno 2016 pag. 42)
    Sempre il disciplinare non cita il prezzemolo e della camomilla ne parla come preparato da cumulo. Hai avuto prove concrete di funzionamento dei fiori di camomilla avvolti in intestino di vacca e usati in ragione di 2-3 cc per 10 mc di composto o di letame/liquame? Se si sarebbe un'esperienza interessante!
    Biodinamica ( marchio registrato) non è usare il prezzemolo come insetticida ma è associarsi, seguire il disciplinare Demeter ( marchio registrato) e pagare le relative quote. Così come biologico non vuol dire "naturale" ma vuol dire conforme al reg CE 834/2007 e s.m.e i.

  • Steiner e' tornato e lotta insieme a noi: e' tornato al Polimi

    http://www.ingegneri.info/news/eventi-e-formazione/convegno-agricoltura-biodinamica-polimi-fai/

    Cornoletame a vagoni, e Milano all'avanguardia come sempre

  • Alberto Guidorzi,
    la silice che si originava dalle strade dava problemi di sviluppo alle piante perchè non era a dosi omeopatiche, mi meraviglio che non si sia trovata prima una spiegazione logica e così banale!

    Skeptical,
    il congresso citato è sostenuto anche da alcuni ordini di agronomi, tanto che i soci hanno fatto pressioni per ritirare il supporto o si sarebbero dimessi in massa.
    Resta il fatto che è il politecnico a proporre questo convegno, che ha più a che fare con l'architettura e il design (cose "di moda") che con affari prettamente agricoli e di campo. Per un architetto le piante sono forma, volume e colore, non produzione di cibo, ne ho avuto l'ennesima e inutile conferma sabato scorso. Se vogliono fare giardini biodinamici a casa loro non è un problema mio, se lo fanno fare e mantenere al comune, mi secca parecchio che buttino così i miei soldi ...

  • Alberto Guidorzi 8 novembre 2018 alle 09:36

    Corrado

    Corrado, Coletti

    Vi immaginate se un'organizzazione qualsiasi avesse solo inneggiato a Hitler oppure al KKK cosa sarebbe capitato? Mobilitazione generale dei entri sociali europei e non solo.

    Ebbene nello scritto di Steiner "Santè et Maladie" del 1922 si legge.

    1° Se i biondi dagli occhi blu (tanto cari a Hitler) dovessero scomparire dalla faccia della terra, la popolazione umana diverrebbe più stupida

    2° Se una donna bianca incinta, specialmente ad inizio gravidanza, dovesse leggere leggere un libro scritto da un negro partorirebbe un mulatto.

    Al Politecnico invece si da risalto ad una pseudoscienza come l'agricoltura biodinamica e si mobilitano patrocinandolo istituzioni e associazioni, Ci manca solo l'Associazione partigiani che avendo ormai perso il suo scopo associativo per continuare ad esistere e mungere soldi pubblici cerca di riciclarsi.

    Ma ci sono a disposizione i soldi dell'ineffabile Giulia Crespi ed allora ritorna di moda la locuzione "vado in Cina vieni anche tu" di quando Craxi organizzò il suo viaggio in Cina.appunto.

  • Sorvolo sulle scemenze in tema di pedagogia steineriana...
    Comunque, Steiner è un personaggio notevole: è un filosofo (si dice...) ma ha scritto di una marea di argomenti...riuscendo a sparare montagne di CAZZATE su tutti!

  • Per come la vedo io (e non solo, da quello che lessi quando comnciarono a pubblicizzare l'evento), il politecnico può permettersi di organizzare qualcosa sulla biodinamica in quanto fa figo, è trendy, cavalca l'onda della moda filosofico-orientaleggiante ecc., e soprattutto NON HA un dipartimento di agricoltura/agronomia serio ...
    Anche se, purtroppo, altre istituzioni molto titolate hanno addirittura cattedre in biodinamica e omeopatia, per dire, quindi almeno per questo dovremmo stare zitti noi agronomi (per la serie il bue che dice cornuto all'asino).
    Ad oggi non so se l'ordine lombardo degli agronomi abbia ritirato il suo sostegno all'iniziativa o se ha ridotto il numero di associati, dalle newsletter che seguo di solito non ho ricevuto aggiornamenti.

  • Corrado

    http://www.biodinamica.org/federbio-risponde-allattacco-al-xxxv-convegno-del-dipartimento-di-agraria-della-statale/

    in ogni caso molti degli organizzatori e sostenitori del convegno abitano in Area C, si possono trovare molte correlazioni......😃

  • Alberto Guidorzi 8 novembre 2018 alle 14:36

    Pappagallorosa

    Di lettere al Rettore ne sono pervenute non una sola, ma parecchie, solo che di fronte alle dazioni ragion non vale.

  • certo Corrado quella dei giardini comunali biologici o biodinamici è alquanto carina e testimonia di quanto poco conosca l'argomento chi propone e sostiene la cosa. Al di fuori del reg UE 848/18 la parola "biologico" non ha significato e il regolamento norma produzioni ed etichettature. Ma anche fosse, cosa significa? che il comune assumerà e pagherà un certificatore per certificare cosa? Ancora peggio con "biodinamico" (tm) che non ha nessuna legittimazione de jure: Demeter (tm) è un'associazione privata che detiene il marchio "biodinamico" e ne concede l'uso agli associati in regola con i pagamenti associativi e con il rispetto dei vari disciplinari interni. Cosa intenderebbe dunque fare il comune, forse associarsi a Demeter?

  • Coletti,
    è l'unico nesso, seppur teorico e senza fondamento normativo come hai giustamente evidenziato, tra il politecnico e la biodinamica che sono riuscito a trovare fino a ora..

  • Ciao

    Stavo per postare anche io il link ma poi ho visto che Pappagallorosa mi ha preceduto.
    È vero che di lettere al rettore ne saranno arrivate tante ma Elena Cattaneo non è certamente un peso piuma, poi per carità, per la pecunia si passa sopra a tutto.

    Casualmente, alcuni mesi fa, mi sono trovato ad un concerto per quartetto organizzato da una scuola steineriana (non sapevo neanche esistessero).
    Quando l'ho saputo mi si sono rizzati i capelli, comunque nell'insieme è gente simpatica e suonavano pure bene, comunque a fine concerto mi sono defilato alla svelta (non si sa mai e poi comunque non è educato litigare in casa d'altri 8<)) ).

    Ciao Ciao, Moreno

  • Alberto Guidorzi 8 novembre 2018 alle 22:26

    Ci saranno stati anche suonatori di corno!!!!

  • Alberto, con questa hai sbancato! 😁 😁
    Moreno, io non li definirei in toto gente simpatica: ne conosco diversi (diversi compagni ed ex compagni di piscina dei miei figli, i figli di due delle insegnanti del gruppo 0-6 e pure la figlia di mio cugino frequentano la scuola steineriana vicino a Bologna) e finché non cominciano ad ammorbarti con le loro scemenze, tutto ok. A parte essere il covo di buona parte degli antivax di Bologna e provincia, a parte organizzare, per l'appunto, "conferenze" su biodinamico, grani antichi, benefici dell'alimentazione gluten-free (per i non celiaci...), omeopatia, osteopatia, naturopatia, ecc, a parte avere convinzioni pedagogiche assurde (d'altro canto, Steiner mica era un pedagogo e non mi risulta abbia mai avuto figli, esattamente come non era un agronomo o un agricoltore e nemmeno un medico), tipo che i bambini fino a 5 anni non devono colorare (!!!), che non devono fare determinati giochi di ruolo, anzi che di preferenza debbano giocare con giochi "steineriani", che fino ai 7 anni non debbano né leggere né scrivere, che i genitori son TENUTI a partecipare adoperandosi per le iniziative e finanche per fare a turno le pulizie...beh, a parte tutto questo, l'aspetto più inquietante e fastidioso è che cercano di fare proseliti. Conosco diverse persone che hanno mandato i figli lì per un discorso di comodità, senza essere particolarmente interessati alle idee steineriane e sono stati risucchiati: mio cugino e sua moglie sono fra quelli.

  • Scusate l'intrusione ci stiamo dimenticando di un'altra "scienza" l'astrologia basta andare su questo link http://www.astromantica.it/blog/agricoltura-e-astrologia/ .
    Però da profano mi chiedo tutte quello che si sente dire su seminare con luna calante ecc ecc da cosa sono nate

  • Ciao

    No il capo suonava il flauto traverso 8<)) ma quella che mi turbava maggiormente era la violoncellista, suonava con un impeto ed un trasporto davvero notevoli.

    Come ripeto i miei contatti con loro sono stati molto superficiali ma estremamente cordiali.
    Durante il concerto hanno letto qualche poesia di Gothe e di Steiner ma niente di riprovevole.

    Sarà che sono un tipo strano ma non hanno minimamente tentato di proselitarmi, sarebbe stato divertente, ho una naturale coriaceità, ci provarono per primi gli Hare Krisna una trentina d'anni fa ma dovettero desistere dopo che gli feci fuori tutte le scorte di yogurt 8<)) (che buono!!!!).

    Ciao Ciao, Moreno

  • Ciao

    Non riesco a rispondere, i commenti vengono bloccati.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Alberto Guidorzi, chapeau!

    Propongo un contro-evento da tenersi nell'osteria del mio paese (posti limitati, affrettarsi nell'iscrizione).
    Titolo: "Albertodinamica della coltivazione e allevamento per l'ottenimento, con la Dariodinamica, dei piatti tipici: frico e polenta accompagnati da ottimo vino locale".

    Coletti, senza nulla togliere a quanto da lei precisato, non credo di aver letto solo io, tra dl 150/2012, PAN e relativi decreti attuativi, la parola "biologico" scritta almeno 100 volte nei documenti pubblicati.
    Si ammetterà che anche il legislatore contribuisce a intobidir le acque usando a sensazione sua termini che hanno una validità ben precisa dal punto di vista normativo.
    Appena torno in ufficio posto qualche estratto di esempio, dal telefono non è molto agevole ...

  • Corrado, si, forse ho un poco esagerato nel dire che "non ha significato". Ovviamente la parola ha anche un significato proprio ma talmente restrittivo da trovare difficile applicazione nell'ambito di una procedura umana complessa. Posso avere una sostanza biologica, una laurea in discipline biologiche, un orologio biologico ecc... Ma già una vanga e un tubo per l'acqua non sono "biologici" sensu strictu e quindi ho bisogno di un disciplinare, anche in senso lato, che definisca cos'è un "giardino biologico" e io, al di la della 848/18 non ne vedo. Anche il 150/12 si rifa al precedente regolamento europeo. E' interessante notare come anche la 848/18 citi solo 3 volte la parola "biodinamico" : due volte per la definizione (alquanto tautologica) - 25) «preparati biodinamici»: miscele tradizionalmente utilizzate nell’agricoltura biodinamica - , dove il legislatore, non potendo (volendo) mettere il becco in certe cose e non potendo validare a priori sostanze definite da una associazione privata si limita a citare una vaga tradizione" e una volta quando dice - è consentito l'uso di preparati biodinamici - . Le acque sono comunque torbide perchè è molto difficile calare nella realtà concreta di chi pesta la terra tutti i giorni astratti principi concepiti a tavolino, soprattutto se sei convinto che la tua interpretazione è corretta, al limite è la realtà che sbaglia.

    Pensavo che almeno qui, almeno tra pestaterra, ci si potesse dare del tu.

  • Moreno, il sistema blocca i tuoi interventi (ne ho liberato uno) perche' dall'analisi del testo ritiene siano spam. Se poi reiteri il sistema si incavola e te li blocca tutti. Se ne hai uno bloccato NON rimandarlo. Avvisa

  • Coletti, ti chiedo scusa, voleva essere una forma di rispetto per chi è più preparato di me sull'argomento.Ti ringrazio anzi per le precisazioni, ho imparato ancora qualcosa su una materia che, pur non essendo di mio diretto e immediato interesse, mi arricchisce culturalmente.

  • Fabio Panella,
    per quanto ne so e ho potuto verificare nella mia azienda, l'effetto della luna è in qualche modo legato alla luce che riflette, che va ad attivare alcuni fotosistemi dei cloroplasti (riferito al "per quanto ne so").
    Lpesperienza diretta non ha validità scientifica se non è riproducibile o comparabile: pur avendo riscontrato differenze tra appezzamenti in cui ho effettuato lo stesso intervento in giorni successivi, attribuirne il merito alla luna mi risulta difficile. E comunque questo non è il posto in cui discuterne, piuttosto in "quesiti di agricoltura", e mi pare che se ne sia già parlato.

  • Corrado ti ringrazio, e da poco che ho conosciuto il blog e ogni giorno per me è una sorpresa,
    A volte o forse molto spesso faccio domande e pongo quesiti non pertinenti o addirittura puerili, ma questo è il massimo che le mie conoscenze possono permettermi, vi prego di chiudere un occhio, magari tutt'e due sulla mia ignoranza della materia, ma la voglia di sapere su cose che mi sfioravano e per me un ulteriore stimolo per dire ad altri che non bisogna mai rinunciare al sapere.
    Ora vado a vedermi quesiti di agricoltura

  • Alberto Guidorzi 10 novembre 2018 alle 00:18

    Fabio Panella,

    Qui un sunto delle ricerche fatte.

    https://www.science-et-vie.com/nature-et-enviro/la-lune-a-t-elle-une-influence-sur-les-plantes-6129

    e le conclusioni sono che se c'è qualche influenza essa è infinitesimale e soprattutto non provata.

  • Ti ringrazio Alberto, mi fido di te. Anche perché per pagare 1 € per leggere l'articolo avendo il conto cellulare bloccato dovrei usare la carta che è sempre un casino, comunque solo dal trafiletto spiegano che la luce riflessa è troppo debole per influenzare la fotomorfogenesi parola che non conoscevo.

  • Alberto Guidorzi 10 novembre 2018 alle 14:16

    Fabio ti faccio un semplice esempio:

    Diciamo che debba seminare in luna nuova, ma non mi sia stato possibile. Se dovessi seguire i dettami astrali dovrei aspettare un mese per eseguire le semine. Ebbene se lo fai non c'è luna che tenga tu avrai un ritardo di vegetazione irrecuperabile che surclasserà totalmente gli eventuali effetti della luna. Molto meglio seminare quando si può.

    Altro esempio una nella zona del lambrusco si doveva imbottigliare immancabilmente "vecchia" nei giorni prima della Pasqua, cioè durante la settimana santa ( ricordo che Pasqua cade sempre alla prima domenica dopo il plenilunio dell'equinozio di primavera, ecco perchè la Pasqua è una festa mobile, essa è legata al calendario lunare) se si voleva che il vino facesse una bella schiuma. Ebbene oggi nelle cantine del lambrusco nessuno segue la regola e si beve ancora del vino ben spumante e per giunta molto più buono di quello di una volta.

  • Fabio e Alberto,
    per un anno ho provato a seguire le indicazioni del calendario della Thun (quindi mix astrologia e biodinamica) e l'anno prima avevo seguito il calendario della Paunger. Mi manca solo Frate Indovino!...
    Risultato: èesperienza e intuizione, con una bella stazione meteo e un tradizionale termometro di minima/massina danno le produzioni migliori.

  • Fabio e Alberto,
    per un anno ho provato a seguire le indicazioni del calendario della Thun (quindi mix astrologia e biodinamica) e l'anno prima avevo seguito il calendario della Paunger: per alcune cose funziona meglio uno, per altre l'altro. Mi manca solo di seguire le indicazioni di Frate Indovino!...
    Per tirar le somme: esperienza e intuizione, una stazione meteo e un tradizionale termometro di minima/massina, saper aspettare il momento giusto per intervenire, a prescindere dalla luna e dai calendari, danno i risultati migliori.

  • CORRADO se a volte i nomi sono maiuscoli e perché sono in agenda e iPad li corregge, il mio spunto iniziale si riferiva proprio al l'astrologia come scienza per la coltivazione, era logicamente una provocazione, ma ho visto che anche tu hai provato con scarsi risultati, ricordate la dieta del gruppo aanguigno con la filosofa che sosteneva l'astrologia come scienza?

  • Alberto infatti presupponevo anche io che fossero tutte balle e che l'agricoltura non potesse, giustamente, seguire le fasi lunari. Diverso e per il vino dove il contadino ritengo per tradizione segua le lune per imbottigliare, il vino del contadino a volte era così acido e garbo da essere imbevibile, faceva eccezione il custode di un tal conte che preparava il vino bianco da messa il quale curava personalmente, ritengo un paio di campi in collina esposti a sud che vendemmiava tardi e poi appassiva leggermente sulle 'arele' rotoli di canna. Era sui sedici gradi e non aveva bisogno di cobservanti
    Tornando alle lune sempre un contadino invece delle luna,se alle bottiglie saltava il tappo dava la colpa Ale bottiglie riusate mal lavate e forse ancora bagnate

  • Non capisco come ho fatto a postare 2 messaggi quasi uguali, senza accorgermi ...
    Misteri della biodinamica elettronica ...

  • Skeptical, questo è tale Antonio Dott. Raschi, agronomo, direttore dell'Istituto di Biometeorologia del CNR (sic) di Firenze sull'ammiraglia della RAI col Vespone (basta guardare il primi due minuti emmezzo del video, ma volendo farsi del male anche tutto):
    https://www.youtube.com/watch?v=r695pX-DIpY

    Siamo allo sbando totale. :)

  • Yop, visto interamente: una bella frana scientifica, in linea con la frana generale del paese. In confronto al dissesto culturale, quello idrogeologico e' un a bazzecola. Beati i cervelli in fuga, e peggio per chi e' tornato. Unica nota positiva in questi tempi calamitosi: il nuovo cane, femmina dormigliona e con tendenze preoccupanti alla liberta' sessuale incondizionata, ieri ha trovato la trifola da sola, a 500 m da casa. Una luce nelle tenebre.

  • Ciao

    È drammatico, è la prima volta che lo vedo live, sembra una persona posata e quasi simpatica, non riesco ad immaginare come possano venirgli in mente simili cose, direi che è un serio professionista della disinformazione.
    Non ho avuto la forza di guardare tutto il video, qualsiasi cosa sia stata detta, il Dott. Antonio Raschi ha tutta la mia solidarietà.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Alberto Guidorzi 12 novembre 2018 alle 14:46

    Skeptical

    Molti non sanno cos'è la "trifola".....è il tartufo!

  • Alberto Bianco d'Alba e nero d'Umbria c'aggiungerei anche il bianco dei colli piacentini affettati a crudo sono veramente una delizia, sono buoni anche i scorzoni dei colli veneti saltati in padella sono eccezionali per un risotto solo che i raccoglitori dalle mia parti sono troppi e come il cane annusa raccolgono anche i piccolini per non lasciarli agli altri. Qui ce anche la guerra dei bastardini, ca volo se li rubano uno con l'altro.
    PREVENGO Non insorgete per piacere da altre regioni io questi ho mangiato e su questi do un giudizio

  • @ Yop, su Raschi hai equivocato (certo lui ci ha messo del suo, poteva usare anche termini diversi...), era sostanzialmente una citazione di Roger Revelle, il primo ad aver intuito il riscaldamento globale e i suoi rischi (l' "esperimento" in questione)
    "Thus, human beings are now carrying out a large scale geophysical experiment of the kind that could not have happened in the past...Within a few centuries we are returning to the atmosphere and oceans the concentrated organic carbon stored in sedimentary rocks over hundreds of millions of years"
    In un'altra intervista Raschi lo spiegava meglio è la citazione era più palese.
    …”noi ci stiamo comportando come delle persone che hanno detto: – facciamo un esperimento su noi stessi, inquiniamo l’atmosfera e vediamo che succede.- Come se noi, coscientemente ci fossimo trasformati volontariamente in cavie di un esperimento."

  • Pappagalla, le parole sono importanti, il diavolo sta nei dettagli etc.
    Raschi ha detto quello che ha detto, come lo ha detto e dove lo ha detto: le marce indietro tardive una volta che i buoi son scappati servono solo a portare acqua al mulino dei gomblottisti, come puoi ben vedere dal video xhe ho linkato.

    Se Raschi non sa comunicare la scienza si astenga, che di confusionari ce n'è già in giro abbastanza.

  • In realtà, credo lui pensasse ovvio che la citazione sarebbe stata riconosciuta (la frase di Revelle è abbastanza nota) e probabilmente nel suo ambiente sarebbe stato così. Non ha fatto i conti col mondo al di fuori del suo ambito professionale, non credo faccia spesso divulgazione (ma se leggi le sue pubblicazioni ti rendi conto che di certo non può credere a schiera chimiche, haarp, eccetera) e quindi direi che in effetti ha proprio cannato il registro!

  • Ciao

    Ognuno vede il diavolo dove vuole vederlo, quella non era una trasmissione sciachimista.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Odio sta minkia di correttore! Che poi digito in fretta, magari non rileggo, e scopro che mi ha accentato tutte le congiunzioni "e" e che mi ha scritto "schiere" invece di scie e tante altre amenità! Fanculo!

  • Vero, Raschi voleva criticare l'inerzia nell'affrontare sfide climatiche globali, e non intendeva riferirsi a complotti: faccio ammenda. Devo dire pero' che non e' la sola scelta lessicale infelice che ha fatto: anche la parola biometeorologia puo' lasciare un po' di dubbi.

  • Luca Poltronieri 13 novembre 2018 alle 15:14

    “Meteorologia olistica” come suona? 😜

  • Googlare "Antonio Raschi scie chimiche" per vedrere il bel servizio che costui ha reso alla scienza e alla sua comunicazione. Alla faccia di Revelle.

  • @yop, se googli quello ti vengono fuori tutti i siti fuffari e sciachimicari (più "il foglio" e bufale.net, che però stufata quelli di cui sopra)è ovvio... Ok, forse la divulgazione non sarà il suo forte, ma tanto "cessocomune" & company sono talmente abituati a manipolare tutto in modo che confermi il bias dei loro frequentatori e da fare clickbaiting selvaggio, che Raschi poteva anche dirla meglio, non sarebbe cambiato niente. Intanto a "la sapienza" si organizza un convegno con un gruppo di negazionisti del global warming che levati proprio!! https://www.scienzainrete.it/articolo/alla-sapienza-convegno-fake-sul-clima/sandro-fuzzi/2018-11-12

  • @skep, a noi sembra inopportuno perché abituati a veder premettere "bio" a parecchia fuffa che gira, ma di fatto è il none più sensato per nominare una disciplina che si prefigge di studiare l'impatto del clima e soprattutto dei cambiamenti climatici suo ecosistemi e sui sistemi agro-forestali

  • Ovviamente non ho riletto e il correttore ha scritto un po' quello che gli pareva...

  • Pappagalla, non sono d'accordo. Raschi eccome che doveva/poteva dirla meglio, specialmente in quel contesto divulgativo di grande ascolto. Anzi, sarebbe più che opportuno e utile un suo nuovo intervento da Vespa per chiarire e definire in maniera chiara quella sfortunatissima uscita e togliere ogni dubbio sulla posizione del CNR sulla questione. Fatto che non avverrà, con gran giubilo della marea di ebeti reazionari steineriani sciechimicari, no-vax, no-tav etc.etc.

  • Ciao

    yopenzo e quindi vorresti dirmi che tutti noi dovremmo auto censurarci perché le nostre frasi potrebbero essere male interpretate dal primo fanatico settario che passa per la strada?

    L'unico errore che ha fatto Raschi è stato quella di rispondere al telefono.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Ciao

    xSkeptical "Bio" può avere molte chiavi di lettura, bisognerebbe chiedere a Raschi.
    Può darsi che si occupi dello studio del bioma atmosferico (c'è più vita in atmosfera di quanto si pensi) e delle sue influenze sul meteo.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Luca Poltronieri 14 novembre 2018 alle 09:15

    Moreno, per davvero...saresti così gentile di fare la grazia di levare quel saluto con firma dalla fine dei tuoi messaggi? Che sei educato e ci tieni alle forme l’abbiamo capito, ma fa sanguinare gli occhi vederlo ogni volta...

  • Ciao

    No, sono almeno 20 anni che ho questo vezzo e nessuno si è mai lamentato.
    Come già detto, preferisco smettere di scrivere piuttosto che cambiare abitudini.

    Ovviamente non è un vezzo ed ha degli scopi ben precisi che non sono tenuto a spiegarti.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Poi però non ti lamentare se l’antispam ti cattura

  • Antispam cafone! 😁 😁 😁

  • MORENO su Raschi hai ragione la sua frase è stata male interpretata qui potrai trovare un'intervista che conferma il tuo pensiero, ma ha anche ragione yopeno, vista la rilevanza d ell'argomento di dare unasojegaziobe pubblica. https://www.luogocomune.net/LC/31-scie-chimiche/5074-siamo-al-centro-di-un-esperimento-planetario-intervista-ad-antonio-raschi

  • Scusa il tablet yopenzo

  • Ciao

    No l'argomento scie chimiche ha rilevanza 0, sarebbe come non parlare della sfericità della terra per non avere problemi con i terrapiattisti, ma che siamo matti?

    Ciao Ciao, Moreno

  • Ciao

    Dario magari fosse quella la causa, come vedi però gli ultimi 2 messaggi non sono stati censurati.
    Le ho pensate tutte ma direi che il comportamento del filtro è assolutamente aleatorio.

    Ciao Ciao, Moreno

  • Fratello di Stello 14 novembre 2018 alle 21:36

    Mah

    ilfiltrostocasticobiodinamizzato Boiron(R) in pillole

    Mah Mah, fratello di Stello

  • MORENO scusa non capisco quale sarebbe la rilevanza delle scie chimiche nel caso Raschi, egli non ha mai detto che esistano, ma che " siamo al centro di un esperimento planetario del quale non sappiamo le future conseguenze" ora che purtroppo gli umani stanno veramente facendo un esperimento con la terra e se hai ascoltato l'intervista non parla di scie ma di dissoluzione assoluta dei popoli così detti civilizzati con le conseguenze che ora vediamo.
    Anch'io penso che sarebbe opportuna una sia spiegazione pubblica, ma per ribadire il suo pensiero ed evitare che si creino polemiche sul CNR

  • Fabio, si vede che non ti sei imbattuto frequentemente in sciakimikari e komplottari assortiti! Dici "esperimento" in senso lato e loro pensano "gombloddoooo!11!!!Non cielo dicono!!!" (scritto spesso come vedi...), HAARP, NWO, eccetera...
    Se ti fai un giro in rete e cerchi "complottisti" ti si apre un mondo: ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere a pensare che questa gente probabilmente guida la macchina e quasi sicuramente vota. Se vuoi farti una bella cultura rapida sui complottismi climatici in particolare, cerca il blog Indipezzenti: il gestore con santa pazienza e stomaco di ferro sceglie quasi ogni giorno il meglio della scena complottista, soprattutto di stampo sciachimista o comunque climatico.

  • Rosa avevo scritto una cosa lunga, ma con i pad ia volte si cancella tutto comunque il sunto si riferiva alla comune veduta su Raschi e sui gomplottisti talebani adesso mi faccio un giro a caccia di fritole
    I

  • Quel Fratello di Stello lì mi ricorda uno che stava su una spiaggia sgobbato giù a mestare le vongole dentro un calderone...

  • Ma erano buone? Le vongole, intendo.

  • Yo

    i rimedi di mio fratello Stello però erano molto più efficaci, se somministrati a certi soggetti avevano effetto immediato, sarà che nell'impeto (versione politicamente corretta di scazzo) mi sono affidato alla casa farmaceutica sbagliata, la sua era Buaron(R), o forse la forma, erano meglio le supposte, chissà magari con il prossimo preparato mi affiderò a una farmaceutica svizzera...

    Pa

    altroché se erano buone, usava un pentolone che neanche Panoramix e la sua pozione magica, e poi sai quanti ci cascavano dentro...

  • Zeb, non fare il prezioso e argomenta, testa di garum.

  • Yo

    non avrai fatto davvero la fine di quello della Ferrari Miura...., per essere chiari dalle parti di Zeb in tv non si vedono nè “Via col venti” nè “Politicamente scorretto”, Dario cortesemente intervieni a ristabilire le identità, non vorrei MAI avere uno svizzero sulla coscienza, gli strali erano assolutamente rivolti altrove.

  • Rosa ho fatto un giro nel blog puttanesco che mi hai suggerito , ma non sono arrivato alla fine tanto ero nauseato di quelle fritole, sapevano tutte di freschino
    Non ho capito se era perché erano ignoranti o deficienti di qualche rotella nella testa
    Da noi si dice proprio "ghe manca qualche rua nel servel" per definire un matto.
    Facevano veramente schifo, le fritole intendo

  • Andrea, vedi l'utilità degli avatar?

  • Fratello di Stello 16 novembre 2018 alle 17:21

    Yo, vedo, vedo, vuol dire anche che il rimedio non era malaccio..., è che in questo periodo a leggere i commenti tra incipit ed explicit mi viene lo scazzo e non riesco proprio a postare commenti seri, magari quando l'Avecoccinum 24 DH Buaron(R) farà effetto...

  • Da un po' mi frulla in testa la domanda, e sui siti specializzati non ho ancora trovato risposta, se contro i topi si usa la cenere della pelliccia di uno di loro, questo principio vale anche contro cervi, cighiali, lepri, cornacchie, ...?

  • A volte ritornano, i convegni dei biodinamici ...
    Ai consumatori "... resta quindi una sola responsabilità: informarsi. Perché la scelta fra credere o non credere è sempre e comunque soggettiva. Ma fra credere e sapere, sia chiaro, c’è una profonda differenza."

    https://giornalismocomunicazione.wordpress.com/2020/11/10/la-biodinamica-e-i-poderi-forti/

  • Corrado

    I gonzi che ci credono e la comprano ci sono sempre, d’altronde se ci crede anche il governatore del Veneto magari qualche cosa di vero ci può essere
    Che un politico venda anche l’anima per i voti sicuramente è vero

  • Il prof. Andrea Squartini dell'università di Padova e altri gruppi di ricerca hanno recenti studi sul preparato 500. Pare che alle concentrazioni d'uso abbia una concentrazione 10^-8 molare, quindi nel range di efficacia (10^-6 ÷ 10^-15) di molte molecole-segnale, di alcuni promotori della radicazione e delle "comunicazioni" tra gli organismi del suolo e della risorgerà. Gli articoli sono disponibili su Scholar. Darò un'occhiata appena posso ... Ma segnalo se qualcuno si incuriosisce e li legge prima di me (io ho assistito a un webinar del prof. Squartini organizzato da AIAB qualche giorno fa, un'infarinatura dei risultati ce l'ho).

  • Ho dimenticato "svolto" (recenti studi) , e po' più avanti non risorgerà ma rizosfera. Chiedo scusa per le sviste ....

  • Scusa Corrado ma credo di non avere capito bene. Stai dicendo che il prof di Padova e altri considerano il cornoletame una sostanza? Ovvero che secondo loro esiste una molecola di cornoletame? O detto in altro modo, qual'è la molecola presente nel cornoletame che ritrovo nella rizosfera a quella concentrazione, o per il segnale va bene tutto, dall'acqua all'ammoniaca, al glifosate... ( è dappertutto sarà anche lì :) ). Capisco che il cornoletame vada distribuito a 200g /ha e a quelle pur bassissime concentrazioni ci sono sostanze che danno effetti apprezzabili, ma, o riteniamo che ci siano delle "molecole" particolari che vengono mirabilmente prodotte dai corni di vacca primipara con la luna... ( è inutile che ripeta tutta la manfrina ) e allora misuriamo, sperimentiamo e facciamo diventare anche la biodinamica una scienza o pensiamo agli influssi astrali e alle dinamizzazioni e ai vari riti esoterici e per credere a questo (o a qualunque altra cosa, la fede è la fede ! ) non è necessario cercare di dare una ipotetica pausibilità parascientifica ( Scusate, ho usato la prima persona plurale ma io non ho di simili turbamenti e spero nemmeno Corrado). E poi la cosa fa anche abbastanza ridere: per dire, andare a ricercare la possibilità fisica per Cristo di camminare sulle acque da un lato comporta la assunzione di condizioni e parametri ipotetici e che nessuno può più verificare e dall' altro è un poco come dargli dell'imbroglione: ma quale miracolo, così ero capace anch'io!

  • Mi sono espresso in modo impreciso, non hanno identificato una o più molecole di preciso, ma hanno fatto varie corse di gascromatografo e identificato vari gruppi di molecole e tra questi sono mote alcune molecole - segnale potenzialmente attive e a concentrazioni "funzionanti".
    Hanno poi fatto colture di batteri e funghi del cornoletame a varie settimane di "stagionatura" (oltre al GC) per studiare quali e quanti microrganismi coltivabili ci sono e come cambiano le popolazioni.
    Sono andati anche alla ricerca di tutto il DNA presente nei vari momenti, incividuando un certo numero di specie.
    Infine ne hanno testato (per ora) l'attività "ormonale" su germogli (non ricordo la specie orticola, dovrei rivedere gli appunti) giungendo alla conclusione che ha un "effetto auxina" e, con un confronto di soluzioni di auxina note, determinato la concentrazione corrispondente.
    Controllerò se è già disponibile la registrazione dell'intervento sul sito di AIAB, dura poco meno di 2 ore.

  • Il webinar dovrebbe venire caricato qui:

    https://www.aiab.fvg.it/libreria/

  • Da Scholar: ho cercato "Andrea Squartini"

    https://www.preprints.org/manuscript/202008.0727 barcoding degli organismi nel preparato 500

    https://orgprints.org/26247/ (in tedesco) microbiologia e bioattività del preparato 500

  • Corrado

    D’accordo, ma quella coltura per quali coltivazioni si può usare e per quante piante

  • Fabio, si tratta di spruzzare il prodotto a pieno campo prima della semina, per quanto ho potuto capire.

  • Corrado

    Solo quello e in che concentrazione, tu sei agricolo dovresti avere una risposta, o forse dovrebbe servire come stimolante ormonale, ora nelle coltivazioni puoi anche fare la rotazione, ma nei frutteti o ancora meglio nelle vigne se non concimi in modo giusto hai pocho raccolto

  • Fabio, da quanto ho capito serve da stimolante, non è una concimazione nel senso (e a scopo) nutritivo.
    Poi, Steiner si faceva di roba veramente buona se nel mezzo delle sue farneticazioni, a distanza di oltre un secolo, trovano una spiegazione scientifica a una delle sue (mille) sparate, ma questo non significa (fino a prova scientifica contraria) che anche le altre funzionino (tipo bruciare la pelle di topo per allontanare i topi dai granai, per dire ... O la cornosilice, preparato 501).

  • Webinair sul preparato 500, di cui vi ho parlato qualche tempo fa:
    https://youtu.be/Q3G8SuDwP8I

  • Corradu

    Non si può sorbirsi un’ora di chiacchiere inutili

  • Non pensavo che anche in Lombardia si usasse il termine "fittone", credevo fosse un'esclusiva emiliano romagnola (cfr. "La fìra ed San Làzer" di Francesco Guccini)

  • Fabio, il preparato 500 non sostituisce le concimazioni.
    Conosco coltivatori biologici e biodinamici che ogni 2 settimane usano la borlanda di scarto dalla produzione di lievito di birra (quindi arricchita delle proteine del lievito) come concime e stimolante (grazie alle proteine del lievito, appunto) per la produzione di ortaggi e frutta, in fertirrigazione. Un'endovena di concime e "doping", con la differenza che, al contrario di concimi "di sintesi", sono ammessi nella coltivazione biologica e biodinamica (mente i concimi di sintesi chimica e gli ormoni vegetali no).
    Come in alimentazione animale, anche nella nutrizione vegetale le "proteine nobili" fanno una bella differenza per ottenere prodotti di qualità merceologica elevata (se non puoi usare nitrato ammonico e urea)!

  • Corrado

    Ma queste sostanze sono previste nel protocollo della biodinamica?
    Oppure il termine biodinamico viene usato come specchietto per le allodole per i gonzi consumatori?

  • Mattia

    Cosa intendi per fittone, quello botanico o altro

  • Mattia il "fittone" (emiliano italianizzato) di Guccini è l'italiano paracarro, quello di una volta, tondo di granito. Il fittone in italiano è un tipo di radice nella quale l'asse centrale è predominante sulle ramificazioni laterali ( la carota, tanto per capire o la barbabietola ).

  • Coletti

    Ho trovato questo sito lombardo che parla di fittone sparti gente o sparti traffico, potrebbe essere assimilato al paracarro bolognese, parlano di una foto, ma non la trovo
    http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD0607DA/

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