Le balle di Berlusconi su ebola

Durante l'usuale presentazione pre-natalizia del libro di Bruno Vespa l'ha detta piuttosto grossa su come si trasmette la malattia

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
25-11-2014 
Politica
Presentazione del libro di Bruno Vespa "Italiani volta gabbana"
Nella foto Silvio Berlusconi

Photo Fabio Cimaglia / LaPresse
25-11-2014
Politic
Presentation of the book "Italiani volta gabbana" by Bruno Vespa
In the photo Silvio Berlusconi
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 25-11-2014 Politica Presentazione del libro di Bruno Vespa "Italiani volta gabbana" Nella foto Silvio Berlusconi Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 25-11-2014 Politic Presentation of the book "Italiani volta gabbana" by Bruno Vespa In the photo Silvio Berlusconi

Intervenendo come ogni anno alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa a Roma, martedì 25 novembre Silvio Berlusconi ha parlato un po’ di tutto, anche di politica estera: del suo amico Bush, della Libia, di Gheddafi che è stato addomesticato e di ebola in Africa, “che stiamo sottovalutando” e dove succedono “cose incredibili”. Berlusconi però ha detto un paio di cose false abbastanza grosse (specie adesso che è arrivato in Italia il primo malato di ebola).

«Lì ci sono non solo delle cose incredibili per cui nessuno va a prendere i morti nelle case, che sono casupole, si chiudono, si chiama il carro dei pompieri e poi si butta benzina e si incendia, ma si incendia addirittura con dentro dei malati, perché nessuno vuole andare a curare i malati perché si sono scagliati contro chi li voleva curare e quindi non si può più fare. Si chiudono dentro e si incendia. E un bel po’ di queste persone sono immigrate in giro per l’Africa a portare il contagio.

In più dato che nessuna casa farmaceutica aveva ritenuto giustamente di spendere soldi per cercare il vaccino per l’ebola perché era limitata a poche tribù nell’Africa centrale, adesso finalmente si esce con soldi pubblici, ma non ho un quadro chiaro di quello che veramente si sta facendo, si sono scoperte alcune cose che sono molto pericolose. Punto primo che l’ebola si trasmette per via aerea, punto secondo che è mutante: il vaccino che vale oggi non vale più 15 giorni dopo. Punto terzo che è diverso il vaccino che si deve impiegare là o qui. Quindi che Dio ci preservi, ci conservi»

Nel video il discorso su ebola parte dal minuto 2:30:

Quello che ha detto Silvio Berlusconi sulla trasmissione di ebola non è vero. Il virus ebola si trasmette solo attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei infetti di una persona malata: quindi la trasmissione può avvenire attraverso il contatto col sangue, la saliva, lo sperma, il vomito, le lacrime, l’urina, le feci e il latte materno. Questo significa che si è esposti al virus se uno di questi fluidi entra in contatto con una ferita aperta e con le mucose del nostro organismo, altrimenti non c’è verso di ammalarsi. Il virus non si trasmette per via aerea e questo riduce moltissimo la possibilità di contagio su larga scala.

Inoltre, per quanto il virus ebola sia potenzialmente mutante come ogni altro virus, la possibilità che diventi trasmissibile per via aerea è considerata marginale dagli studiosi. Anthony Fauci, direttore dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive degli Stati Uniti, è stato contattato da Time in merito proprio alla possibilità che il virus diventi trasmissibile per via aerea. «È molto improbabile. È molto inusuale che un virus muti forma di trasmissione». Secondo Fauci la maggior parte delle mutazioni dei virus durante la loro diffusione sono sostanzialmente irrilevanti, anche se alcune possono renderlo più resistenti ai farmaci o più contagioso. Ma è davvero improbabile che le mutazioni cambino il modo in cui si trasmette. Fauci fa fatto un esempio molto noto: il virus HIV, che in totale ha infettato circa 77 milioni di persone causandone la morte in circa 35 milioni di casi, e che si replica costantemente tra i milioni di persone che continuano a essere contagiate. «In tutti questi anni da quando conosciamo l’HIV, e la sua replicazione e tutte le mutazioni, non è mai cambiato il modo in cui viene trasmesso».