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Gamescom 2014: le conferenze di Sony e Microsoft - editoriale

Dopo l'E3, la sfida si ripete!

La Gamescom 2014 è ufficialmente iniziata, in quello che ormai possiamo considerare il modo "standard" di avviare le più grandi fiere mondiali sui videogiochi: le conferenze Sony e Microsoft.

Di nuovo, i due produttori hanno tentato di spiegarci perché il loro sistema è il migliore in assoluto, a base di palchi stratosferici, developer entusiasti e raggi laser; una strategia dalla quale il terzo grande player, ovvero Nintendo, sembra volersi sempre più discostare, scegliendo soluzioni comunicative meno roboanti ma spesso altrettanto (se non di più) efficaci.

In sostanza, è andato in onda il re-match dello scorso E3, che appena un paio di mesi fa tanto ci ha fatto parlare e discutere, il tutto nel contesto di una fiera che continua ad acquistare importanza a livello mondiale e finalmente dà al mondo dei gamer e dei developer europei quell'attenzione che meritano.

Sony festeggia 10 milioni di PlayStation 4, venduti a tempo record. Figuriamoci quando arriveranno i giochi!

Anche questa volta, Sony si è presentata sul palco con spavalderia, trasgredendo a quella regola non scritta secondo la quale le statistiche e i dati di vendita (appuntamento fisso nelle conference di appena qualche anno fa) non vanno più menzionati in quanto annoiano il pubblico. L'annuncio, in effetti, è di quelli che meritano: PlayStation 4 ha già venduto 10 milioni di unità in tutto il mondo. Un dato oggettivamente impressionante, se si considera che la console è sul mercato da soli 9 mesi e che il numero si riferisce agli hardware effettivamente presenti nelle case dei consumatori (non accatastati nei negozi, insomma), come il boss di SCEE Jim Ryan sottolinea esplicitamente, forse con un po' di malizia.

La frecciatina sembra diretta a Microsoft, che negli ultimi tempi è stata piuttosto vaga riguardo i suoi risultati di vendita e che difatti, nel corso della sua conferenza, non ha affatto menzionato il tema. Sarà interessante vedere a quanto ammonta attualmente il "gap" tra i due hardware, ma ad ogni modo crediamo che già da ora si possa dire che questa "next-gen" di console, nonostante le numerose critiche e polemiche alle quali anche noi di Eurogamer.it abbiamo spesso partecipato, dal punto di vista delle vendite è partita decisamente bene.

Al di là delle fredde statistiche, comunque, è apparso in maniera evidente durante entrambe le conferenze che il focus delle due console è adesso completamente, esclusivamente dedicato ai videogiochi. Sia Sony che Microsoft ne hanno presentati veramente una valanga, con un ritmo molto serrato e davvero poche chiacchiere. I volti veramente nuovi non sono stati moltissimi (del resto, a così breve distanza dall'E3...), ma nel complesso la carne al fuoco dovrebbe essere sufficiente a far salivare più o meno ogni tipo di gamer.

Microsoft

Dal lato Microsoft, la presentazione più interessante è stata senza dubbio quella di Quantum Break, durante la quale abbiamo avuto un primo assaggio del nuovo e fino ad oggi misterioso progetto di Remedy (quelli di Max Payne e Alan Wake, per intendersi). C'è poco da discutere: il gioco, almeno a livello estetico, sembra davvero molto bello, in grado di dare quella scarica di emozione e quel senso di salto generazionale che chi acquista un nuovo hardware si aspetta e che fino ad oggi, oggettivamente, è un po' latitato in questa next-gen.

La demo gameplay di Quantum Break non ha lasciato a bocca aperta per originalità, come forse qualcuno si aspettava, ma ha mostrato un gioco all'apparenza molto solido e sicuramente bello da vedere.

Anche se il suo gameplay è parso forse meno originale del previsto (in sostanza, si tratta di un third person shooter con dinamiche di manipolazione del tempo, così come è lecito aspettarsi dagli inventori del bullet time), il gioco ha convinto abbastanza. Permane però grande curiosità per quanto riguarda gli elementi di intersezione con il fantomatico show live action, caratteristica annunciata tempo fa e poi mai più mostrata in forma concreta: speriamo che il progetto non sia stato ridimensionato nel frattempo, tagliando questi elementi, perché si trattava di una scelta sperimentale e innovativa che sicuramente vorremmo vedere messa in pratica.

La conferenza Microsoft si è per il resto svolta sulle note più o meno attese, con grande importanza riservata al consueto "angolo di Halo" e alla Master Chief Collection (che includerà la serie TV Halo Nightfall), la presenza dei soliti noti Sunset Overdrive, CoD: Advanced Warfare, Forza Horizon, Fable Legends ed Evolve, nonché l'immancabile carrellata di indie, tra i quali spiccano senz'altro Below e Ori and the Blind Forest, quest'ultimo esclusiva Xbox.

La vera "bomba", del tutto inattesa, è stata però l'annuncio dell'esclusiva Xbox del nuovo capitolo di Tomb Raider, che segue il bellissimo reboot dell'anno scorso e di certo è una preda appetibile per tutti gli hardcore gamer. Il pubblico si è subito scatenato in reazioni opposte, con da un lato i fan Microsoft in estasi e dall'altro tutti i rimanenti, delusi o addirittura furiosi per essersi visti sottrarre la possibilità di giocare un titolo interessante (e tradizionalmente multipiattaforma).

Il vespaio sollevato è stato tale che, a quanto abbiamo potuto apprendere in seguito, pressata dalla stampa di mezzo mondo Microsoft ha dovuto dichiarare tra i denti che l'esclusiva è in realtà a tempo e non definitiva, come invece era parso trasparire (evidentemente con un po' di malizia) dall'annuncio iniziale e dalle successive conferme degli stessi developer. Vedremo come si svilupperà nei prossimi giorni questa vicenda, senz'altro destinata a far parlare ancora...

Il ritorno di Lara Croft sarà un'esclusiva temporale per le console Xbox, ma i dettagli sulla durata dell'accordo scarseggiano.

Impossibile non notare il fatto che Kinect è sempre più un fantasma: non è stata mai nemmeno menzionato nel corso di tutta la conferenza, e i tre nuovi bundle proposti da Microsoft (interessante quello di CoD, con hard disk da 1TB) ne sono privi. Crediamo che ormai anche i più irriducibili sostenitori del sensore Microsoft (ma ce n'è davvero qualcuno?) debbano arrendersi all'evidenza dei fatti.

Assente dalla conferenza, purtroppo, anche Scalebound, esclusiva realizzata da Platinum Games che sicuramente farà furore nei prossimi mesi. Del resto, dopo il rapido trailer assolutamente non in-game svelato allo scorso E3, era decisamente presto per aspettarsi già qualcosa di più concreto.

Infine, la notizia che è mancata è quella sul prezzo. Nei giorni scorsi, Amazon e altri importanti retailer europei hanno cominciato a vendere a 399 euro il pacco che include console+Kinect, cosa che aveva fatto presagire qualche ulteriore aggiustamento al prezzo ufficiale, magari da annunciare proprio alla Gamescom. Ebbene, non è avvenuto nulla di tutto questo e dunque i tagli di prezzo si confermano semplici iniziative private dei retailer.

Sony

Dal canto suo, Sony non ha lesinato novità ed annunci. Oltre a quello dei 10 milioni di console vendute, il più interessante è senza dubbio quello della nuova feature chiamata "Share Play", grazie alla quale potremo invitare nelle nostre partite online anche amici che non possiedono il gioco in questione. È, in sostanza, la stessa feature che Far Cry 4 aveva annunciato in esclusiva per PS4, che evidentemente è entrata a far parte del sistema vero e proprio.

Dopo il buon DMC, Ninja Theory torna alle origini con Hellblade, che sembra proprio un richiamo diretto al non fortunatissimo Heavenly Sword...

Interessante notare che, secondo le parole dello stesso boss di SCEE, i nostri amici non dovranno possedere e nemmeno "scaricare" il titolo in questione, il che lascia presagire una funzionalità di gameplay in streaming. Anche se al momento ci sono molti aspetti da chiarire (ad esempio se lo share play sarà limitato ai titoli dotati di una modalità coop), dobbiamo dire che una feature del genere ci sembra tra le più interessanti proposte al momento da questa next-gen

La notizia si collega anche ad un altro annuncio, ossia l'arrivo del servizio di streaming PlayStatoin Now anche qui da noi in Europa... a partire dal 2015 in Inghilterra. Sinceramente, avremmo preferito prima, ma meglio tardi che mai.

Anche i giochi non sono mancati. La conference è stata introdotta da una carrellata di trailer tra i quali abbiamo potuto osservare anche una breve fase di gameplay di Bloodborne, attesissimo "seguito spirituale" di Dark/Demon's Souls, esclusivo PS4. A dire il vero speravamo di vederne qualcosa di più concreto, magari con un developer sul palco ed una prova di gameplay live... ma ciò che è stato mostrato finora appare già eccezionale.

A seguire abbiamo avuto una grandinata di titoli, tra i quali Hellblade (ossia il nuovo progetto di Ninja Theory, che dal titolo sembrerebbe proprio un seguito di Heavenly Sword) e il nuovo e all'apparenza molto interessante gioco di "Mr. Rayman" Michel Ancel (passato nel frattempo allo sviluppo "indie"), ossia un fantasioso action/adventure intitolato semplicemente Wild, di cui senz'altro siamo ansiosi di scoprire di più.

Wild è il nuovo progetto di Michel Ancel, esclusivo per PS4. Non si è ancora ben capito di che gioco si tratti, ma... all'occhio pare molto interessante!

Tra le altre novità, molto interessante il primissimo teaser, denominato "P.T.", di quello che poi si è rivelato essere il nuovo capitolo di Silent Hill, a cura di due nomi che di certo non passano inosservati: nientemeno che Hideo Kojima e Guillermo del Toro. I fan di questa storica serie, ultimamente un po' appannata, possono cominciare a sperare (e a ragione) in un grande rilancio. Riguardo Kojima, preferiamo invece sorvolare sulla presentazione dello "scatolone" come feature del prossimo Metal Gear, che ci è sembrata, sinceramente, imbarazzante.

Finalmente, abbiamo potuto rivedere in azione anche il bellissimo Rime, che speriamo davvero abbia un gameplay in grado di non sfigurare di fronte al suo aspetto estetico, mentre a sorpresa è giunto l'annuncio di un nuovo capitolo di Tearaway, stavolta per PS4: per convertire su home console un titolo nato e pensato esclusivamente per le funzionalità di PS Vita ci vorranno tutta la creatività e la fantasia di un developer talentuoso come Media Molecule.

Anche casa Sony ha avuto però una grande assente, ossia PS Vita. La sfortunata console portatile è stata a malapena menzionata e di certo non sembra più centrale nei piani di un'azienda che ha tentato di rilanciarla ormai in tutti i modi (ultimo l'interconnessione con PS4), ma con una convinzione che di anno in anno appare sempre minore. A questo punto, si può forse cominciare a dire che ci troviamo di fronte all'ultima console portatile Sony, almeno intesa in senso "tradizionale".

La lista degli assenti si conclude con un Uncharted 4 che non ci ha regalato altre anticipazioni e, ovviamente, con The Last Guardian, in cui ormai non crede praticamente più nessuno e che purtroppo sembra sempre più condannato all'amaro ruolo di vaporware...

Kinect e PS Vita sono state le due grandi assenti delle rispettive conference. Sono tempi duri per le console portatili e i sensori di movimento...

Considerazioni finali

Nel complesso, l'industry dei videogiochi s'è presentata alle conferenze della Gamescom 2014 in un discreto stato di forma. Oltre alla presenza delle "solite" serie iper-sfruttate e ormai inflazionate (non crediamo ci sia il bisogno di ripeterne, per l'ennesima volta, i nomi), si è vista anche una buona quantità di titoli nuovi, diversi e interessanti.

Destiny e Bloodborne saranno probabilmente nelle top 10 dei prossimi anni, da Quantum Break possiamo aspettarci grandi cose, Rime e Wild sembrano interessanti e creativi, così come la consueta valanga di titoli "indie" che ormai cominciano a diventare sempre più belli anche dal punto di vista tecnico.

La vera notizia della fiera, che non è una novità ma una conferma, è che il focus "solo sui giochi" è ormai la chiave di lettura universale: sembra proprio che, dopo anni in cui più o meno tutti i publisher e i produttori di hardware hanno insistito sul tasto del casual gaming e dei motion control, adesso i videogame siano tornati ad avere come target quello dei giocatori "seri", almeno in queste prime fasi di next-gen...