Linciamo noi! [parte prima]
È finita la campagna elettorale. Possiamo procedere con la stima dei danni.
L’Europa verso il cambiamento. Speriamo che per sicurezza abbiano fatto un backup.
Gli italiani saranno gli ultimi a votare. Devono prima capire chi vince.
Il M5S chiude il tour elettorale in piazza San Giovanni. Sono pronti a decollare.
Il comizio di Grillo viene interrotto da un facinoroso. Ah no, era sempre lui.
(Il bello dei comizi di Grillo è che anche il tizio che traduce nel linguaggio dei segni ha la faccia incazzata)
Grillo: “Il Papa ci ha copiato il programma”. No, guarda che abboccavano a tutto già da prima.
“Anche Papa Francesco è iscritto al mio blogâ€. Quando vede un gregge non resiste.
Sia Grillo che Berlusconi annunciano una marcia su Roma. Potrebbero fare il car sharing.
Berlusconi: “Siamo all’opposizione di Renzi su tuttoâ€. Per questo si attraggono.
Renzi chiama gli elettori del Pd uno per uno. E finisce subito.
Renzi: “Le persone in piazza non equivalgono ai voti”. Quei bastardi vogliono vedere i soldi.
“Che il Pd vinca o perda non cambia nulla”. Ma questo lo sapevamo da tempo.
Il premier: “Al governo deve essere garantito il diritto di governareâ€. È stata la sua prima riforma dopo le dimissioni di Letta.
Renzi vuole il voto dei delusi del Movimento 5 Stelle. Devono tornare a essere delusi del Pd.
“L’Italia non ha bisogno di chi sale sui tetti”. Protestano gli antennisti.
Renzi: “Dobbiamo andarci a prendere i voti della destra”. Eh, mi sa che ti conviene.
Renzi: “Bersani non mi cacciò quando persi le primarieâ€. E adesso vi attaccate al cazzo.
Il Pd smentisce l’appoggio di Schettino. “In quel ruolo abbiamo già D’Alema”.
Renzi: “Se perdo, resto”. Speriamo che vinca.
Licio Gelli: “Vedo con soddisfazione il popolo soffrire”. Ora puoi morire contento.
Gelli: “Il mio piano prevedeva uno Stato più efficiente”. Tipo Falcone e Borsellino in un attentato solo.
“Berlusconi ha sbagliato con le giovani donne”. Lo distraevano dagli impegni con la mafia.
Gelli punta il dito sulle responsabilità della politica. “Vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio”.
Gelli: “Solo un tributo di sangue può salvare l’Italia”. No dai, di nuovo Monti?
Colpo di Stato in Libia. Poco male, prenderemo il gas in Ucraina.
Tripoli, un convoglio di carri armati si dirige verso il parlamento. “Toni, sicuro che la strada la xè giusta?â€
A guidare il golpe un generale in congedo di settant’anni. Lo si capiva dal carro armato che va pianissimo con una freccia dimenticata accesa.
Giorgia Meloni su Fratelli d’Italia: “Potenzialmente abbiamo l’8 per cento”. È la realtà che li frega.
Di Battista: “La mafia è Civati”. Ecco un altro che dice che non esiste.
Botte al seggio tra esponenti di Comunisti Italiani e Sel. Era una rievocazione storica.
Volano insulti pesanti tra militanti di Sel e di Rifondazione. “Comunista!” “Ricchione!”
Strage antisemita a Bruxelles. E sono solo gli exit poll.
[qui la seconda parte]
[qui le biografie dei protagonisti]
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Illustrazioni: sciscia, here to avenge laika.