01 agosto 2014

Sigarette elettroniche, meno danni di quelle convenzionali

Le sigarette elettroniche sarebbero meno dannose di quelle convenzionali, e andrebbero messe in condizione di competere sul mercato, permettendo ai medici di consigliarne l'uso per uscire dalla dipendenza da nicotina. Lo sostiene un'analisi dei dati sperimentali finora disponibili, che secondo gli autori non giustificano le regolamentazioni restrittive adottate da molti paesi per questi sostitutivi del fumo di tabacco(red)

Nonostante l'attuale mancanza di dati sui loro effetti a lungo termine, le sigarette elettroniche sarebbero meno dannose delle sigarette convenzionali, sia per i fumatori abituali sia per quelli occasionali. È questa la conclusione di una metanalisi condotta da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di guidati da Peter Hajek che firma in proposito un articolo sulla rivista “Addiction”.

Le sigarette elettroniche, dette anche e-cigarette, o e-cig, si sono diffuse in anni recenti come alternativa al fumo di tabacco. Si tratta di dispositivi che producono una nube vaporizzata che contiene principalmente acqua, glicole propilenico, glicerolo e nicotina, oltre ad aromi analoghi a quelli che si usano per gli alimenti. La nicotina, inoltre, può essere dosata e ridotta gradualmente fino a essere del tutto assente.

Non essendovi tabacco né combustione, nei vapori mancano sostanze come catrame, benzene e policiclici aromatici, presenti invece nel fumo di sigaretta, sostanze che sono le principali responsabili dei rischi per la salute, in particolare di insorgenza di tumori.

Sigarette elettroniche, meno danni di quelle convenzionali
© Garo/phanie/Phanie Sarl/Corbis
Hajek e colleghi hanno condotto una metanalisi delle ricerche attualmente disponibili sull'argomento: i dati che ne emergono, secondo gli autori, non giustificano l'attuale regolamentazione delle sigarette elettroniche, spesso simile a quella che riguarda le sigarette convenzionali e in alcuni casi anche più restrittiva.

Secondo le ricerche esaminate dagli autori, aggiornate fino al febbraio 2014, le e-cig sarebbero assai meno - o per nulla - dannose dal punto di vista del fumo passivo, e non sono ancora state trovate prove di un loro uso regolare da parte di persone che non avevano mai fumato né di giovanissimi non fumatori. E' invece dimostrato che hanno aiutato alcuni fumatori abituali a ridurre il consumo di sigarette
di tabacco o a eliminarle del tutto.

In Italia, dal 2010 il ministero della Salute ha imposto a tutti i produttori di liquidi per e-cig di riportare sull'etichetta il contenuto di nicotina e un'avvertenza sul rischio di tossicità. Vi è poi stato un divieto, successivamente ritirato, di consumarle in alcuni luoghi pubblici, come scuole o uffici, ma le iniziative legislative finora hanno riguardato più che altro la possibilità di tassarle come le sigarette al tabacco, o ancora di più.

“Le prove sperimentali attualmente disponibili sono chiare: bisognerebbe permettere alle sigarette elettroniche di competere sul mercato con le sigarette convenzionali”, spiegano gli autori dello studio. “I medici potrebbero consigliare ai fumatori che non riescono a uscire dalla dipendenza da nicotina, neppure con gli attuali metodi, di passare alle sigarette elettroniche”.