30 aprile 2014

Elezioni europee: cinque domande per la scienza

In occasione delle elezioni per il Parlamento Europeo, il gruppo Dibattito Scienza pone alcune domande su questioni di carattere scientifico ai leader dei partiti e movimenti candidati su temi di competenza esclusiva o concorrente dell'Unione Europea(red)

Manca meno di un mese all'appuntamento con le elezioni dei membri del nuovo Parlamento Europeo, e Dibattito Scienza - il gruppo nato nel 2012 su Facebook con l'obiettivo di di portare la scienza e il metodo scientifico all'interno del dibattito politico - ha deciso di ripetere l'iniziativa presa per le primarie del centrosinistra prima e per le elezioni politiche del 2013, e porre alcune domande su questioni di carattere scientifico ai leader dei partiti/movimenti candidati.

Le domande sono state selezionate dagli utenti del forum e del gruppo Facebook di Dibattito Scienza, e riguardano temi di competenza esclusiva o concorrente dell’Unione (Agricoltura e pesca; Ambiente; Energia; Ricerca e Innovazione; Sanità Pubblica).

1. Attualmente l'autorizzazione all'immissione in commercio di varietà agricole geneticamente modificate (OGM) viene rilasciata direttamente a livello europeo. Ritiene soddisfacente questa situazione, e la procedura relativa? In caso contrario, che cosa cambierebbe?

2. Secondo l'ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili), le misure europee sulle emissioni di CO2 penalizzeranno la competitività dell'industria automobilistica di tutto il continente. Considerato che il trasporto su gomma contribuisce comunque a circa 1/5 delle emissioni ed è l'unico in aumento, lei come affronterà la questione?

3. Il prossimo Parlamento voterà il pacchetto su rinnovabili ed emissioni di gas serra proposto dalla Commissione Europea per il 2030. Quali misure ritiene adeguate e di quali proporrà invece una modifica?

4. L'Italia ha recentemente recepito la Direttiva Europea 2010/63 che regola l'uso di animali a fini sperimentali, introducendo alcune restrizioni supplementari non previste dalla Direttiva originale. Ritiene che sia l'Italia
a dover fare un passo indietro, o l'Europa a introdurre restrizioni analoghe?

5. L'ECDC (European Center for Disease Prevention and Control) gestisce programmi specifici per il controllo delle malattie prevenibili coi vaccini. Ritiene adeguati gli attuali programmi? In caso contrario, quali cambiamenti riterrebbe opportuni?

Le cinque domande sono rivolte a tutte le forze politiche coinvolte nella tornata elettorale, che possono inviare le loro risposte all’indirizzo email info@dibattitoscienza.it. Le risposte saranno pubblicate sul sito di Dibattito Scienza e sul sito di "Le Scienze".