La riscossa laica e civile parte dal liceo Giulio Cesare

Non si è ancora conclusa la vicenda che riguarda gli opuscoli anti omofobia, quelli realizzati dall’Unar e prontamente bloccati dopo l’intervento di Bagnasco, ed ecco che la scuola diventa nuovamente oggetto di contestazione per i professionisti della reazione. Stavolta, però, il teatro di scontro non è la scuola come istituzione, ma un liceo in particolare: il Giulio Cesare di Roma, dove gruppi di estrema destra hanno manifestato contro un’iniziativa da loro stessi definita “omosessualista”.

A raccontare in dettaglio come sono andate le cose è lo stesso Dirigente Scolastico, Micaela Ricciardi, in un comunicato pubblicato sul sito dell’istituto. Prima delle vacanze dello scorso dicembre due docenti, nell’ambito di un percorso didattico, assegnano a due quinte ginnasio la lettura del libro Sei come sei di Melania Mazzucco. Il libro, poi discusso in classe a gennaio, narra la storia di una ragazzina cresciuta con i suoi due papà, una coppia omosessuale, e dello sconvolgimento della sua vita a seguito della morte di uno dei due. Un libro che parla dunque di famiglia, ma che parla anche di discriminazione e di bullismo in chiave omofoba. Decisamente opportuno in un contesto formativo, a meno che di discriminazioni e bullismi non si faccia una ragione di vita. Due genitori si recano tuttavia dalla preside per esprimere i propri dubbi sull’opportunità dello studio di quel testo, ma vengono rassicurati e la cosa finisce lì. Per il momento.

A fine aprile arriva la notizia che due associazioni antiabortiste, Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus, hanno presentato in Procura una denuncia per pubblicazione oscena e corruzione di minorenne, contestando strumentalmente un passo del libro in cui si fa riferimento esplicito a un atto sessuale. Il caso a questo punto esplode. Lotta Studentesca, gruppo vicino a Forza Nuova, espone davanti alla scuola uno striscione con la scritta “maschi selvatici, non checche isteriche”, il tutto condito con scenografici fumogeni gialli, e il caso balza agli onori della cronaca. Sicuramente maschi, i militanti di LS, visto che almeno nelle foto pubblicate non si vede nessuna ragazza, e altrettanto sicuramente selvatici, di questo non possiamo che dargli atto. Non si può definire diversamente chi, di fatto, incita all’odio omofobo.

Liceo-Giulio-Cesare

In un primo momento dal coro si odono prevalentemente voci di condanna. Insorgono i genitori cattolici del Moige, associazione che non ha mai nascosto la propria avversione all’omosessualità, parlando di “violazione del patto di corresponsabilità genitori-scuola”. Dello stesso avviso il sottosegretario ciellino Toccafondi, che intervistato da Radio Vaticana lamenta una battaglia ideologica giocata sulla pelle dei ragazzi e senza il dovuto coinvolgimento dei genitori, e anticipando che la questione sarà approfondita. Eppure non risulta che le idee dei ragazzi siano state in qualche modo orientate. Anzi, dal racconto della dirigente si evince che il dossier fornito per il tema in classe, alternativo ad altri temi, conteneva articoli sulle posizioni di Papa Francesco, Angelino Alfano e Maria Cecilia Guerra. Quello affrontato dal libro della Mazzucco, poi, è un argomento sempre attuale, su cui i ragazzi possono e debbono dire la loro, in un clima di aperto confronto e nel rispetto dei diritti di tutti. Perché è questo il ruolo della scuola: educare alla tolleranza, al riconoscimento dei diritti del prossimo. Esattamente il contrario di quanto avviene nell’ora concordataria di catechismo, a riguardo della quale non risultano analoghe prese di posizione né dal Moige, né da Toccafondi.

Passa qualche ora e cominciano ad arrivare anche le prese di posizione a sostegno dei docenti e di tutta la scuola, che nel frattempo ha fatto quadrato attorno a loro. Arriva naturalmente quella della scrittrice Mazzucco, quelle delle associazioni Lgbtiq. Arrivano anche quelle meno scontate, da parte dell’Associazione Nazionale Presidi, dalla Federazione degli studenti, perfino sotto forma di striscione di risposta nel caso del liceo romano Manara (bravi!). Arrivano infine anche quelle istituzionali, dal comune di Roma come dalla Regione Lazio, fino a quella pesantissima della ministra Giannini che, di fatto, sconfessa il suo sottosegretario. Sconfessione che era mancata nel caso degli opuscoli Unar, dove sembrava invece che Toccafondi, forte dell’esperienza sotto il governo Letta e del sostegno delle gerarchie ecclesiastiche, avesse preso le redini del ministero.

Alla fine, il ministero ha chiuso il caso. Non ci sarà nessuna sanzione perché tutto si è svolto nel rispetto degli alunni e della libertà dei docenti. Si sentiva veramente la mancanza di un sostegno istituzionale alla lotta contro omofobia e bullismo, temi che stanno alla base degli opuscoli Unar la cui pubblicazione, tuttora, è rinviata a data da destinarsi. A questo punto, perché non sbloccare quella questione e favorire finalmente la diffusione del germe della tolleranza? Sarebbe senz’altro il giusto coronamento di una vicenda partita male e risoltasi nel giusto verso. Se poi Toccafondi prendesse atto della disparità di vedute con la ministra e decidesse di dimettersi, noi non ci lamenteremmo di certo.

La redazione

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33 commenti

claudio285

Che 4 fascisti e clerico fascisti debbano tenerenin scacco tutta la politica sull’antidiscriminazione del miur non si può vedere

whichgood

Mi chiedo se sia opportuno per questi inegralisti toccare negli asili nido temi così delicati e scabrosi come cappuccetto rosso o i tre porcellini, temi che potrebbero turbare l’ingenuità dei bambini e distrarre la loro attenzione da temi più importanti come l’ora di religione.

Reiuky

Persone che vogliono che i loro figli crescano omofobi e razzisti.

Bho… io sarei per togliere loro i figli e assegnarli a famiglie per bene.

Gianluca

“…hanno presentato in Procura una denuncia per pubblicazione oscena e corruzione di minorenne, contestando strumentalmente un passo del libro in cui si fa riferimento esplicito a un atto sessuale.”

Quindi si può fare lo stesso con la bibbia, no? Citando l’episodio di sodoma e gomorra*, in cui quel tizio (non ricordo chi) riceve degli angeli e ai suoi concittadini coas viene in mente di fare? Violentarli! E il tizio che dice:”No, sono miei ospiti, non violentateli! In cambio vi offro le mie figlie, sono ancora vergini!”

Questa non è una pubblicazione oscena? 🙂

* Scusate se non riporto le parole precise, ma non me le ricordo, in materia fantasy sono molto più ferrato sulla saga “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di Martin.

Maurizio

E ora che c’azzecca la Bibbia? Sarà pure oscena, ma tanto in realtà non la legge nessun credente…

Reiuky

In effetti… se il giudice darà ragione al questurante, si potrebbe fare proponendo quello come precedente

Otzi

Gianluca, eccoti le parole esatte, direttamente tradotte dall’ebraico (che insieme al greco ed al latino costituisce la triplice lingua sacra parlata e capita da stò dio finchè non apprenderà anche l’arabo): ” 5 Chiamarono Lot e gli dissero: ‘Dove sono gli uomini che son venuti da te questa notte? facceli uscir fuori che vogliamo conoscerli (chiaramente non esisteva ancora il verbo sodomizzare! ma sto conoscere stà per fare sesso)’. 6 Lot uscì da loro alla porta, chiuse l’uscio dietro di sè / e disse: ‘Deh! o fratelli non fate del male. 8 Io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo, ve le manderò fuori e trattatele come vi pare; ma non fate nulla a questi uomini perché son venuti all’ombra del mio tetto.” 9 Ed essi: ‘Vattene’. E soggiunsero: ‘Uno solo che é venuto qui, forestiero, si permette di far da giudice! ora faremo male a te più che a loro’….” ( Gn.19. Dalla bibbia ebraica a cura di Rav Dario Disegni).
Ti chiedi se questa non è una pubblicazione oscena…..
Dietro ogni scritto ci sono sempre la mano ed il cervello di un uomo, come ben scrisse Nietzsche, che vuole farsi giudice di moralità da e con un baratro di immoralità, similmente modellando il proprio fantastico dio. Finchè sussisteranno le religioni e le relative dottrine ogni moralità sarà anche immoralità, divine ovviamente!

Frank

Papa Ufficiale: Sei como sei? Son de acuerdo.
Segretario: Su serio Santità?
Papa Ufficiale: Ma ciertamiente anzi……. anches sette como sette, otto como otto, nove como nove…..
Segretario: Vuoi vedere che ci scappa anche per lui un prepensionamento.

Engy

fascisti brutti e cattivi i genitori che hanno denunciato e vorrebbero mandare al rogo un libro che tra l’altro descrive con precisione una fellatio! Una fellatio che – udite udite – “pure” gli omosessuali praticano e nella solita collaudata maniera che noi tutti conosciamo, etero o omo appunto che siamo.No ma che scoop! Anche gli omosessuali, nooo! Certo compiacimento degli scrittori non lo condivido.
Ottime comunque e invece le femministe spagnole che volevano censurare il libro di Costanza Miriano!

RobertoV

Le recensioni di vari critici al libro “sei come sei” sono piuttosto positive, come pure nei confronti della scrittrice. Anzi non si capisce proprio di cosa stiano parlando quelli che lo contestano.

Eccone uno:
“additato come “pornografico” perché in poche righe dentro oltre duecento pagine si accenna ad un rapporto orale tra adolescenti.”

Ed un altro:
“molto rumore per nulla!
Mettendo per un attimo da parte il libro in quanto oggetto letterario mi pare che a livello di contenuto di osceno o scandaloso non ci sia assolutamente nulla, tanto più che l’argomento omosessualità sia stato trattato in modo estremamente delicato, talmente tanto che stento quasi a riconoscere la Mazzucco.
Si parla di temi spinosi certo, ma spinosi soprattutto per le menti incapaci di comprendere che possa esserci un modo di amare diverso da quello canonico, un amore che ha lo stesso diritto di espressione nella società civile di quello comunemente accettato. In molti si sono fatti accecare dal soggetto lampante che è l’omosessualità, dal fatto che due uomini abbiano voluto avere un figlio con un utero in affitto e, gridando allo scandalo, si sono fermati lì.

“viene affrontato infatti l’argomento molto attuale delle pagine facebook contro qualcuno che viene preso di mira”.

In realtà come al solito i fascisti e i fondamentalisti hanno solo cercato un pretesto perchè non si parli di certi argomenti. Hanno troppa paura del confronto e dell’informazione.

Engy

Premetto che non ho letto il libro.
Beh, intanto non vedo perchè l’omosessualità debba essere “trattata” (trattata? cosa vuol significare esattamente l’utilizzo di questo verbo?) con particolare delicatezza. Dato che evidentemente è uno dei modi di vivere la propria sessualità, non capisco cosa sia questo dover maneggiare con cura questo argomento.
Spinoso senz’altro è il tema degli uteri in affitto che personalmente reputo aberrante.
quanto alle “menti incapaci di comprendere che possa esserci un modo di amare diverso da quello canonico, un amore che ha lo stesso diritto di espressione nella società civile di quello comunemente accettato”, a cosa ti riferisci (dato che, ripeto, non ho letto il libro)? Alla fellatio? Credo proprio di no, dato che a quanto ne so è praticata diffusamente e rientra a pieno titolo nei modi canonici di fare all’amore.
A cosa alludevi dunque?

RobertoV

Quando uno non vuole capire ….
Il libro consta di oltre 200 pagine e lei lo giudica solo da quel passaggio. Possiamo discutere sull’opportunità di descrivere nel libro una tale scena che può dare fastidio, ma estrapolare il senso ed il messaggio di un libro da poche righe mi sembra un modo molto in malafede di procedere.
Non sembra che i ragazzi si siano concentrati su quella scena, ma solo i bacchettoni. Si dovrebbe leggere le recensioni col riassunto del libro prima di parlare. Il libro era stato consigliato come lettura sulle discriminazioni. Le discrminazioni vanno trattate con una certa delicatezza proprio perchè non essendo normalmente trattate e vivendo in una cultura discriminante richiedono alle persone una certa fatica nell’affrontarle.
Col suo criterio non dovrebbero vedere la maggior parte dei film visto che ci sono anche in film piuttosto tranquilli spesso delle scene forti di sesso e di violenza. Ma su quelle i bacchettoni non hanno niente da dire.

Reiuky

@Engy: che ne dici di leggere il libro?

Io l’ho già messo nel carrello di Amazon (lo compro il mese prossimo insieme ad altre 3 o 4 libri).

Engy

scusa Roberto V, ma io NON E’ che NON ho capito, semplicemente ti chiedevo chiarimenti.
Per prima cosa infatti ho premesso di NON aver letto il libro.
E di sicuro NON amo le censure, di libri o di film, di qualsivoglia contenuto.
Discorso a parte ovviamente riguarda l’uso di certi film e libri da parte di ragazzini che richiede secondo me sempre una ponderata cautela.
E, lasciando da parte il libro, se come dici tu “le persone” faticano un po’ nell’affrontare certi temi, condizionate come sono da una società che discrimina, ti chiedo: le persone chi? I bacchettoni? Ma chi sono i bacchettoni nel momento in cui parli di fatica di tutti con l’espressione “le persone”?
Tu provi questa fatica? Ti definisci un bacchettone?
Mi sa che bisognerebbe pensarci un po’ prima di lasciarsi andare alle solite invettive contro la categoria non meglio precisata (dei fascisti naturalmente e) dei bacchettoni.

RobertoV

Engy
Continua a non capire o non voler capire o fare finta di non capire sempre alla sua ricerca di pretestuose polemiche …. l’essenza della sua vita.
Non mi sembra così difficile capire che stavo parlando dei ragazzi nell’affrontare un argomento che conoscono poco e che affrontano immersi in una determinata cultura in cui i bacchettoni come i razzisti sono la parte peggiore.
Pensi al libro L’amante di Lady Chatterley libro che suscitò scalpore quando uscì eppure negli anni ’70 al liceo ci era proposto come lettura, senza che qualche bacchettone rompesse le scatole.

Ovviamente parlare di sessualità in generale è sempre una cosa delicata tanto è vero che per i bacchettoni non se ne dovrebbe parlare.
Vedo che oltre ai fondamentalisti le piacciono i fascisti ed i bacchettoni…..

Sandra

“Spinoso senz’altro è il tema degli uteri in affitto che personalmente reputo aberrante.”

Sempre meno dell’utero obbligato a figliare in caso di stupro, hai visto i cartelloni della manifestazione della Marcia per la vita del post successivo “In uno stupro concepita amo la vita”?

Engy

Roberto V,
lasciatelo dire: non capisci un cazzo (forse leggi troppo in tedesco) e i fascisti piaceranno alla tua vicina di casa ciccio
Confermi inoltre che il bacchettone vero sei tu, più di tutti quelli indefiniti contro cui blateri.
Sandra:
mi pare un paragone del tutto fuori luogo: nel caso del movimento per la vita o non so chi, lo slogan è solo l’espressione di una propria convinzione. Ti fa schifo? Benissimo. E’ comunque uno slogan, per qualcuno di pessimo gusto. Basta poi leggere la storia da cui lo slogan deriva per capire. Capire e approvare o dissentire ovviamente.
Gli uteri in affitto non sono slogan, sono una triste realtà e a me il fenomeno appare agghiacciante.
E non è la solita questione credenti-non credenti: basta documentarsi come sto facendo proprio in questo periodo per averne la conferma.

RobertoV

Engy
Quella che non capisce un tubo e non vuole capire è proprio lei e che racconta la balla che si documenta, oltre a non capire l’italiano. Non è in grado di fare un ragionamento imbottita com’è di pregiudizi.
Non si è neanche degnata di leggere un riassunto dell’opera e di che cosa parli veramente.
E’ a livello della Santanchè, oltre la polemica il nulla. Stesso livello di linguaggio, stessa aggressività.

Sandra

“mi pare un paragone del tutto fuori luogo: nel caso del movimento per la vita o non so chi, lo slogan è solo l’espressione di una propria convinzione. Ti fa schifo? Benissimo. E’ comunque uno slogan, per qualcuno di pessimo gusto. Basta poi leggere la storia da cui lo slogan deriva per capire. Capire e approvare o dissentire ovviamente.
Gli uteri in affitto non sono slogan, sono una triste realtà e a me il fenomeno appare agghiacciante.
E non è la solita questione credenti-non credenti: basta documentarsi come sto facendo proprio in questo periodo per averne la conferma.”

Non è solo uno slogan, saprai che la Chiesa ha fatto in modo di rendere l’aborto una pratica di una certa difficoltà, persino in paesi occidentali come il nostro. Figuriamoci altrove.
Obbligare una donna a partorire dopo uno stupro o condannarla per averlo fatto (come il caso che ricorderai della bambina brasiliana) non solo solo “slogan”, sono atti concreti, che hanno un impatto. (Atti concreti come quello contro l’omofobia che il governo Renzi e in generale la classe politica italiana si è guardato bene dal fare).

E’ più agghiacciante una bambina costretta a partorire il figlio di una violenza perché le si nega la possibilità di scegliere o una donna che sceglie di affittare il proprio utero invece che svolgere un altro lavoro? Possibile che tu non veda la differenza tra la condizione di obbligo e quella di scelta? Poi passerai a parlare di sfruttamento, forse dimenticando delle tante persone che tutti noi sfruttiamo – persone che non hanno scelta, eh -, tanti sono che lavorano in miniere o in fabbriche in condizioni tremende e con malattie professionali che portano alla morte. Considerato che quello che ne ricaviamo sono manufatti non di prima necessità, (elettronica, abbigliamento), non ti sembra che il tuo sdegno sia mal riposto? Poi scusa, dov’è che ti documenti per gli uteri in affitto? E la vendita di organi no?

Ovvio che tutte le condizioni di sfruttamento siano da condannare: strano che tu noti solo quella degli uteri in affitto, che sono una piccola percentuale, e che al contrario normalmente sono tra i meno soggetti allo sfruttamento: il benessere fisico e psicologico di un bambino è legato a quello della madre, e quindi, brutto da dire, ma lo sfruttamento non è nell’interesse del “committente” (mentre lo è molto di più quello che per tagliare sui costi dei telefonini o computer lascia che gli operai vengano in contatto con sostanze tossiche e si becchino un tumore, pensa, magari fabbricando proprio lo schermo del tuo….).

RobertoV

Sandra
Ho visto in uno studio che negli USA mediante la maternità surrogata sono nati 28 mila bambini dal 1976, cioè una media di meno di 1000 nati all’anno, da confrontarsi con i circa 5 milioni di nati ogni anno negli USA.

In Italia dove la maternità surrogata è vietata, con la fecondazione artificiale nel 2011 sono nati poco più del 2% del totale dei bambini, cioè circa 12 mila. Viste le proporzioni se consentita la maternità surrogata in Italia sarebbe limitata al massimo a 100-200 casi, non certo una problematica da “allarme sociale”.

RobertoV

Correggo: sono circa 4 milioni i nati negli USA nel 2012, non 5 milioni.

Sandra

“Non ci sarà nessuna sanzione perché tutto si è svolto nel rispetto degli alunni e della libertà dei docenti. Si sentiva veramente la mancanza di un sostegno istituzionale alla lotta contro omofobia e bullismo, temi che stanno alla base degli opuscoli Unar la cui pubblicazione, tuttora, è rinviata a data da destinarsi.”

La libertà dei docenti alla fine vince sempre: che si tratti di un romanzo di una famiglia omosessuale o di propaganda anti-gay durante l’ora di religione. Con questa nobile scusa lo Stato si lava elegantemente le mani dal prendere posizione, come dovrebbe, e facendo pervenire un’informazione corretta e coerente per tutti, già pronta, senza interpretazioni personali dei docenti. Non capisco dove stia il rispetto degli alunni in generale.

Sandra

Engy,
questo non significa che io osa contraria a questa lettura in particolare (lo sono invece nel caso della lettura contro “l’ideologia tender” di qualche prof di religione). Dico solo che lo Stato sceglie di non imporre standard di civiltà, come i famosi libretti contro l’omofobia di stampo divulgativo (tra l’altro a destinazione dei docenti) e preferisce che liberamente i docenti scelgano a seconda delle proprie opinioni, andando per forza di cosa a cozzare contro le opinioni di alcuni genitori. Il grande colpevole qui è il ministero dell’istruzione, che delega in questo caso alcuni coraggiosi docenti, che si arrangiano come possono, e propongono un romanzo recente che affronta la tematica, diventando poi il bersaglio di genitori (che fanno finta di vivere sui peri). Non conosco il libro né l’autrice, e non so con che prospettiva sia stato impostata la lettura, da quanto sappiamo potrebbe essere stata anche critica (e non limitatamente nel passaggio che tu sottolinei, che comunque non mi sembra poi niente di tanto scandaloso, per dei 15enni).

RobertoV

Sandra
Infatti quello che avevo cercato di spiegare, e che per certa gente sembra così difficile da capire, da genitore di un figlio in prima liceo, cioè con l’età degli adolescenti che i denuncianti vorrebbero tutelare, è che quei ragazzi già vedono parecchio riguardo alla sessualità in trasmissioni normali, per non parlare di internet e dei cellulari moderni. Vedere quindi dei genitori che nel 2014 si scandalizzano per una breve descrizione in un libro di un rapporto sessuale mi sembra estremamente ipocrita e pretestuoso. La pretestuosità sta nel fatto che evidentemente se fosse stato riferito ad un rapporto etero non avrebbero avuto nulla da dire, mentre è chiaro che sono stati scandalizzati dal tipo di argomento trattato ed hanno cercato il pretesto per accusarlo addirittura di pornografia perchè non volevano che si parlasse dell’argomento. Dalle recensioni, da vari articoli su giornali, dai riassunti su quel libro non si evince niente di pornografico. Evidentemente di pornografico per i denuncianti c’è il fatto che i docenti abbiano voluto trattare questo argomento per loro non normale. Tra l’altro i ragazzi di quell’età non sono certo dei bambini ed hanno anche delle notevoli capacità di analisi e di critica che evidentemente ad altri mancano.
Ovviamente non so se quel libro sia il migliore per trattare l’argomento, ma è comunque sempre piuttosto difficile far leggere libri ai ragazzi e di certo non è facile trovare dei classici per trattare la questione.

Sono d’accordo anch’io che in questo caso lo stato si sia lavato le mani e che il fatto non possa essere visto come un gran successo: casi singoli sono sempre più tollerabili.

alle

@ engy Mi sa che bisognerebbe pensarci un po’ prima di lasciarsi andare alle solite invettive contro la categoria non meglio precisata (dei fascisti naturalmente e) dei bacchettoni.

Quest’ultima categoria è ultra precisata, guarda un po’, da tutti i dizionari di lingua italiana.
bacchettone: chi osserva in modo esagerato e, spesso, senza intima convinzione, le pratiche del culto religioso.
“Se accortamente il bacchetton farai/pei più grandi vizi tuoi s’avrà indulgenza/impunemente a tuo piacer potrai/tutti i strali aguzzar di maldicenza/potrai a tuo piacer impunemente/calunniare il giusto e l’innocente”. (cit)
Quanto al termine “fascista”, ha assunto il senso esteso di “persona intollerante e e prepotente” Ma credo che lo scritto di Calamandrei sotto riportato sia quello che meglio riassume l’essenza dello spirito fascista:
“Fra le tante distruzioni di cui il passaggio della pestilenza fascista è responsabile, si dovrà annoverare anche quella, non riparabile in pochi anni, del senso della legalità. […] Per vent’anni il fascismo ha educato i cittadini proprio a disprezzare le leggi, a far di tutto per frodarle e per irriderle nell’ombra.
Ti è più chiaro, ora, il senso degli interventi?

RobertoV

Comunque Forza Nuova e Lotta studentesca sono proprio fascisti nostalgici, non solo intolleranti e violenti.

Stefano Seguri

Certo che dover dipendere da una “protezione istituzionale”, tipo “arrivano i nostri”, governo-dipendente, per bloccare l’attacco clerico-fascista all’iniziativa didattica anticlericale, dimostra quanto siano deboli i movimenti studenteschi di questi ultimi anni.
Fosse successo ai miei tempi, anni ’70, una cosa del genere, “Giuristi pro vita”, fasci, ciellini, moige ecc. non avrebbero avuto nemmeno il coraggio di farsi vedere o di aprire bocca, se non sotto scorta della celere e del governo.
Lo hanno fatto consapevoli della debolezza politico-culturale del mondo studentesco oggi: dell’assenza clamorosa di qualsiasi coscienza seria di antiborghesismo e anticlericalismo (e di anti-istituzionalismo).

Stefano Seguri

Certo che dover dipendere da una “protezione istituzionale”, tipo “arrivano i nostri”, governo-dipendente, per bloccare l’attacco clerico-fascista all’iniziativa didattica anticlericale, dimostra quanto siano deboli i movimenti studenteschi di questi ultimi anni.
Fosse successo ai miei tempi, anni ’70, una cosa del genere, “Giuristi pro vita”, fasci, ciellini, moige ecc. non avrebbero avuto nemmeno il coraggio di farsi vedere o di aprire bocca, se non sotto scorta della celere e del governo.
Lo hanno fatto consapevoli della debolezza politico-culturale del mondo studentesco oggi: dell’assenza clamorosa di qualsiasi coscienza seria di antiborghesismo e anticlericalismo (e di anti-istituzionalismo).

Sandra

Dimostra soprattutto quanto i politici non vogliano prendere posizione, e preferiscano che il tutto si esaurisca in polemica tra professori e genitori. Così il prossimo professore sensibile al problema, di fronte ad alunni in situazione di difficoltà personale o di gruppo, ci penserà due volte prima di affrontare il tema. E con questo si lascia la libertà ai docenti, sì, di fare ma soprattutto di rinunciare, e non certo per il bene o il rispetto dei ragazzi. E’ un’assenza di responsabilità, quella di non voler stabilire uno standard a favore dei cittadini (idem a quello che succede per gli aborti).

RobertoV

Sono d’accordo.
Per i politici italiani è meglio vivacchiare che fare delle scelte nette.
I casi singoli sono più tollerabili, e ad esporsi sono gli altri.

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