24 aprile 2014

Un telescopio per monitorare gli asteroidi killer

Negli ultimi quindici anni sono stati 26 gli asteroidi che hanno colpito la Terra, liberando un'energia fino a 600 chilotoni, senza che alcun osservatorio li rivelasse in anticipo. Fortunatamente sono esplosi negli strati più alti dell'atmosfera oppure sono caduti nell'oceano o in aree desertiche, ma alcuni avevano dimensioni sufficienti a distruggere intere città. Il telescopio spaziale Sentinel in progetto dovrebbe permettere di scoprirli quando c'è ancora tempo per deviarli o distruggerli a distanza di sicurezza(red)

Sono ben 26 gli asteroidi che fra il 2000 e il 2013 hanno raggiunto la Terra esplodendo nell'alta atmosfera e liberando un'energia compresa fra uno e 600 chilotoni. Per confronto, l'esplosione della bomba atomica che distrusse Hiroshima nel 1945 aveva una potenza di 15 chilotoni. A rendere noti questi dati – sintetizzati in un'animazione video - è stata la B612 Foundation, una fondazione privata che sta raccogliendo fondi per lo sviluppo di un sistema di monitoraggio degli asteroidi che potrebbero entrare in collisione con il nostro pianeta.

Dato che gran parte di questi impatti non provoca danni - perché avvengono nelle regioni più altre dell'atmosfera oppure cadono negli oceani o in aree disabitate - solo pochi di essi assurgono agli onori della cronaca, come quello da 600 chilotoni a Chelyabinsk, in Russia, nel 2013, o quelli avvenuti a Sulawesi, in Indonesia, nel 2009, nell'oceano Antartico nel 2004, e nel Mediterraneo nel 2002. Ma in realtà il bombardamento della Terra da parte di questi corpi celesti è continuo.

Un telescopio per monitorare gli asteroidi killer
Ciò che rimase dell'immensa foresta di Tunguska, in Siberia, in una foto realizzata 21 anni dopo l'impatto dell'asteroide, avvenuto nel 1908.(© Bettmann/CORBIS)
L'aspetto più preoccupante della situazione – sottolineano i responsabili della B612 Foundation - è che nessuno di questi asteroidi è stato rilevato in anticipo da un osservatorio spaziale o terrestre: gli impatti sono stati registrati solo grazie alla rete di sensori sviluppata nel quadro degli accordi sul disarmo nucleare, che monitora costantemente il pianeta per rilevare la firma a infrasuoni di un'eventuale detonazione nucleare.

“Mentre è stata rilevata la maggior parte dei grandi asteroidi in grado di distruggere un intero paese o un continente, meno di 10.000 del milione e più dei piccoli ma pericolosi asteroidi in grado di distruggere un'intera area metropolitana sono stati individuati nello spazio attorno alla Terra”, ha detto Ed Lu,
già astronauta dello Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale e co-fondatore della B612 Foundation. “Poiché non sappiamo dove o quando si verificherà il prossimo grande impatto, l'unica cosa che ha impedito una catastrofe dovuta a un asteroide di dimensioni sufficienti a distruggere una città è stata la fortuna.”

Un telescopio per monitorare gli asteroidi killer
L'orbita prevista del Sentinel Space Telescope (Cortesia B612 Foundation)
L'obiettivo della Fondazione B612 Foundation è proprio quello di cambiare la situazione con il lancio, previsto per il 2018, del Sentinel Space Telescope, un telescopio spaziale a infrarossi destinato a creare la prima mappa dinamica globale del sistema solare interno, individuando le posizioni attuali e le traiettorie degli asteroidi che rischiano di raggiungere la Terra.

In questo modo si avrebbero a disposizione diversi anni per predisporre la distruzione o la deviazione della minaccia quando è ancora a molti milioni di chilometri di distanza.