16 giugno 2015

Cambiamenti climatici, le previsioni NASA fino al 2100

Per la prima volta sono stati simulati i cambiamenti climatici da qui al 2100 per tutto il globo con una risoluzione di appena 25 chilometri. L'impresa è stata realizzata dalla NASA per sensibilizzare i politici ai rischi del riscaldamento globale e fornire uno strumento che possa agevolare la pianificazione degli interventi per ridurne l'impatto(red)

Un'enorme banca dati meteo-climatica per la definizione di mappe che simulano ad alta risoluzione i cambiamenti climatici – e in particolare le temperature e la piovosità - in tutto il mondo da qui al 2100 è stata resa pubblica dall'iniziativa NASA Earth Exchange. Le mappe ottenute hanno una risoluzione quattro volte superiore a quelle finora disponibili.

Gli scenari globali di riferimento adottati per le elaborazioni sono due: nel primo - quello che l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) indica come scenario RCP 4.5 - si ipotizza che gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra riescano a mantenerle ai livelli attuali, mentre nel secondo (RCP 8.5) l'ipotesi è che le emissioni continuino a crescere.

Cambiamenti climatici, le previsioni NASA fino al 2100
Cortesia NASA
Scopo dell'iniziativa, partita nel 2009, è quello di aiutare scienziati, responsabili della gestione del territorio e politici a  valutare meglio gli effetti dei cambiamenti climatici non solo a scala globale ma anche locale, così da predisporre, regione per regione, misure per ridurre le conseguenze di eventi come siccità, inondazioni, ondate di calore e riduzione della produttività agricola.

Per creare le mappe e le simulazioni, gli scienziati di NASA Earth Exchange hanno raccolto centinaia di terabyte di dati acquisiti dai satelliti della NASA che monitorano costantemente il pianeta, per poi elaborarli con un supercomputer dell'Ames Research Center. In questo modo sono stati estratti 11 terabyte di dati convertibili in mappe con una risoluzione di appena 25 chilometri, ossia tale da quantificare il rischio per singole città, aree agricole, fiumi o foreste.

Per ottenere questi dati e definire le mappe, i ricercatori sono partiti dai modelli usati dall'IPCC, che hanno una buona affidabilità a
scala globale, e li hanno integrati con i risultati delle simulazione ottenute con 21 differenti modelli relativi alle previsioni su scala regionale.

I dati possono essere consultati direttamente a partire da un sito della NASA, oppure attraverso il progetto OpenNEX su Amazon Web Services. OpenNEX   è infatti una partnership tra la NASA e Amazon.