Potenziare il sistema immunitario è una pessima idea

I prodotti "naturali" che promettono di farlo non funzionano (e per fortuna: se funzionassero sarebbe un guaio)

di Jeremy Samuel Faust - Slate

Date un’occhiata agli scaffali dei medicinali contro l’influenza e il raffreddore, in farmacia, e incapperete in un sacco di prodotti che sostengono di aumentare le vostre capacità immunitarie in “modo naturale”. Le ricerche su questi tipi di prodotti dimostrano che si tratta solo di placebo piuttosto costosi. Tuttavia molte persone continuano a essere convinte che quelle pozioni possano mantenerle sane. Milioni di persone si fanno prendere dal marketing di questi prodotti, solo all’apparenza amichevole ma in realtà cinico, e spendono felici i loro soldi per cose non troppo distanti dal leggendario “olio di serpente”. Per tutti voi che ci credete, e per voi scettici alla ricerca di nuovi argomenti, prendete in considerazione questa cosa: aumentare le proprie difese immunitarie è in realtà una pessima idea. Anche se questi prodotti mantenessero sul serio le loro promesse, non dovreste comunque usarli.

Siamo dotati di due tipi di immunità complementari: una innata e una acquisita. Quella innata è la capacità del nostro organismo di reagire a un tipo sconosciuto di infezione. È un sistema veloce, ampio e incredibilmente poco specializzato. Quando si attiva porta a effetti che conoscete bene: febbre, tosse, naso chiuso, dolori alle ossa. In breve: a un’infiammazione. E già qui capirete bene perché non abbia senso “potenziare” questa parte del sistema immunitario.

Che vi piaccia o no, appena un virus entra nel vostro organismo, la parte innata del sistema immunitario si attiva. E quando lo fa i sintomi sono di solito abbastanza simili, a prescindere dal fatto che esistano diverse centinaia di virus che causano il raffreddore. Prima che il vostro organismo abbia capito con precisione quale invasione sia in corso, la parte innata fa aumentare la temperatura corporea (quindi si ha la febbre) per provare a “cuocere” i microbi e causa tosse e muco per provare a espellerli. Questo tipo di risposta a casaccio è lievemente utile – seppure fastidiosa – ma non è ciò che davvero sconfigge un’infezione.

Il vero lavoro sporco per neutralizzare un’infezione spetta alla parte acquisita del sistema immunitario, la parte con armi mirate del vostro sistema immunitario che continua a costruirsi e ad arricchirsi durante tutta la vostra vita. Questo sistema contiene cellule B e T che producono e interagiscono con le proteine chiamate anticorpi in grado di attaccare un numero incredibile di specifiche infezioni. Anche se una piccola percentuale di anticorpi viene trasmessa dalla madre al bambino, la maggior parte sono prodotti quando una persona ha a che fare per la prima volta con un certo tipo di infezione. Gli anticorpi che ne derivano sono simili a munizioni che il nostro organismo tiene da parte per decenni nel caso in cui si verifichi nuovamente un’invasione di quel tipo: è una specie di Guerra Fredda.

Se il corpo in precedenza è stato esposto a un patogeno infettivo (o ha ricevuto una vaccinazione) la parte acquisita del sistema immunitario se lo “ricorda” ed è in grado di riconoscerlo rapidamente nel caso di una nuova infezione dello stesso tipo. Una volta che si è riattivato, il sistema produce solo ed esclusivamente gli anticorpi necessari, con una precisione e un’efficienza sorprendenti. Buona parte dei virus più comuni e meno aggressivi viene fatta fuori in questo modo, di solito in pochi giorni. I virus nuovi sono affrontati con un approccio simile. L’unica differenza è che il sistema immunitario non ne ha memoria perché non li ha mai visti primi, quindi ci mette più tempo per produrre gli anticorpi necessari.

Nel frattempo, la parte innata del sistema immunitario prosegue con la sua reazione ad ampio raggio per molto più tempo del necessario. Mentre la parte acquisita ha finito e vinto la battaglia vera e propria, la parte innata non se ne rende conto e continua a combattere come se niente fosse. Ed è per questo motivo che a volte il naso che cola, il mal di gola e la tosse possono durare per settimane, anche dopo un’infezione virale piuttosto modesta.

Per questo motivo potenziare il proprio sistema immunitario sarebbe una pessima idea. I prodotti da banco o di medicina alternativa non possono potenziare la parte acquisita del vostro sistema immunitario. Anche quelli che credono nella magia dovrebbero riconoscere che l’unico modo per farlo è attraverso la vaccinazione – una cosa da cui molti sostenitori della medicina alternativa stanno alla larga – o un trapianto di midollo osseo, un trattamento pericoloso ma spesso necessario per trattare alcuni tipi di tumore del sangue che fanno aumentare il numero di cellule del sistema immunitario. L’unico possibile obiettivo di questi rimedi da banco resta quindi la parte innata del sistema immunitario. Ma chi mai vorrebbe aumentarne la potenza? Nessuno vuole febbre e naso che cola.

Nel trattamento di virus che causano sintomi come il raffreddore la cosa più importante è reprimere, non potenziare, la risposta goffa e rozza della parte innata del nostro sistema immunitario. È per questo motivo che assumiamo farmaci per ridurre la febbre e antistaminici. Anche se un potenziamento naturale fosse possibile, il concetto alla sua base è sbagliato. In casi estremi, una reazione eccessiva a un’infezione può persino portare a cambiamenti nel nostro sistema vascolare, portando alla sepsi o a uno shock: i nostri vasi sanguigni diventano troppo sottili in risposta a un’infiammazione avviata – bravi, avete indovinato – dalla parte innata del nostro sistema immunitario.

In generale, gli estremi sono sempre una pessima soluzione. Troppa capacità immunitaria (per esempio, le risposte autoimmuni) può portare ad allergie, danni ai tessuti e anche all’anafilassi. Troppo poca immunità, per esempio a causa della chemioterapia o dell’HIV, e si è esposti al rischio di infezioni letali che di solito le persone sane superano senza problemi. Il nostro organismo si è evoluto grazie a un equilibrio, ma a volte la parte innata del sistema immunitario è eccessivamente zelante e ha bisogno di darsi una calmata.

Quindi: la prossima volta che sentirete un raffreddore in arrivo, probabilmente ciò di cui avrete bisogno sarà una piccolissima risposta della parte innata, non qualcosa per potenziare il sistema immunitario. Medicinali da banco come l’ibuprofene e gli antistaminici dovrebbero aiutarvi a stare meglio. Nel frattempo, rilassatevi mentre le vostre cellule B e T acquisite fanno il resto. E se non siete ancora malati, tenetevi al passo con le vaccinazioni, compresa quella stagionale contro l’influenza. E ancora: lavatevi spesso le mani, la pelle è dopo tutto parte delle nostre difese naturali e può essere migliorata attraverso una buona igiene. Prendete cura di voi stessi adottando una dieta equilibrata, dormite un numero congruo di ore ogni notte e cercare di ridurre lo stress. Queste sono cose che si sono dimostrate utili per mantenere al meglio il proprio sistema immunitario. Queste da sole possono “potenziare” le probabilità di stare alla larga da un’infezione nella stagione fredda.

Jeremy Samuel Faust è un medico e lavora presso il Mount Sinai Hospital di New York, negli Stati Uniti.

© Slate 2014