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Anche Spotify cede al fascino dell’Ia. Acquisita la startup Niland

di L.Tre.

1' di lettura

L’intelligenza artificiale è irresistibile. Spotify ha annunciato di aver acquisito la francese Niland, startup specializzata utilizzo di algoritmi di machine learning per profilare le scelte e quindi i gusti musicali degli utenti. L’acquisizione, la quarta da inizio anno, servirà per rendere migliore la personalizzazione e la raccomandazione di brani. Siamo dalle parti degli algoritmi che sulla base dei gusti espressi dall’utente sulla piattaforma suggeriscono generi e brani affini. Del tipo se ha ascoltato questo allora ti piacerà anche... Lungo questa frontiera, che in realtà frontierà non è, si muovono molti servizi che hanno il fine di fidelizzare l’utente selezionando nuovi contenuti. In passato, la Niland ha anche commercializzato la sua tecnologia, offrendo agli editori e agli artisti un potente motore di ricerca specializzato: caricando una traccia audio, il sistema offre un un elenco di canzoni simili. L’obiettivo di questa operazione di cui non si sa per ora l’ammontare è quello di potenziare il motore interno di Spotify in modo da aumentare l’offerta di consumo musicale.

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