Mettere a tacere le emozioni avvelena l’anima

Mettere a tacere le emozioni avvelena l’anima

Ultimo aggiornamento: 27 febbraio, 2017

Sentite che avete bisogno di dirlo, ma vi trattenete. Sapete che dentro di voi c’è qualcosa che si agita per uscire, ma non glielo permettete. Avete paura di essere rifiutati, di mostrarvi deboli, provate sentimenti di vergogna che vi fanno riflettere su cosa sentite. Tuttavia, non sapete che mettere a tacere le vostre emozioni vi avvelena l’anima.

Ad un certo punto, questo comportamento finirà per essere una costante. Vi ritroverete tra il “sì” e il “no” ogni volta che avrete bisogno di esprimere quello che provate. Quante volte vi siete sentiti in colpa per non essere abbastanza coraggiosi da far scorrere senza freni le parole fuori dalla vostra bocca? Quante volte vi siete pentiti di non aver lasciato uscire le grida della vostra anima? Probabilmente è giunto il momento di capire che se continuerete ad ingoiare il rospo, prima o poi vi soffocherete.

“Mi porto una profonda tristezza nel cuore che ogni tanto deve scoppiare in un suono”

(Franz Liszt)

Mettere a tacere le emozioni ha un prezzo

Sin da piccoli ci insegnano a mettere a tacere le nostre emozioni. Iniziamo a contenere le lacrime quando queste stanno per affiorare, cominciamo a non dire ciò che proviamo davvero, perché gli altri potrebbero rifiutarci ed il rifiuto amareggia e ferisce. La paura si instaura dentro di noi come una morsa per le nostre emozioni e i nostri sentimenti.

La rabbia, l’ira e la tristezza sono emozioni negative che abbiamo imparato a contenere perché mostrarle significherebbe metterle in risalto, dando l’impressione di persone incapaci di controllarsi. L’amore, gli abbracci o i “ti amo” sono altre emozioni che omettiamo, ma queste sono positive. Le mettiamo a tacere a causa di paure che ci portiamo dietro sin dalla tenera età, a causa di un sentimento di vergogna, spesso così inutile, che ci insegue da tutte le parti.

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Comportarsi così è contro natura: siamo esseri emotivi. Per quanto vorremmo non sentire, per quanto mettiamo a tacere le nostre emozioni, esse ci saranno sempre. Potete sforzarvi all’infinito per frenarle, ma prima o poi il vostro corpo reagirà. Queste lacrime, queste parole che trattenete, affioreranno in qualche modo senza che possiate fare nulla per evitarlo.

“Il dolore che non viene sfogato con le lacrime può far piangere altri organi”.

(Francio J. Braceland)

State usando il vostro corpo come un recipiente in cui versate tutto ciò che provate, ma che vi rifiutate di esprimere. All’improvviso, non sapete spiegarvi perché state così male fisicamente, perché la depressione e l’ansia sono sempre presenti, e perché l’insonnia e l’insoddisfazione stanno spegnendo la vostra speranza e la vostra voglia di fare le cose. Il vostro corpo inizia ad avvisarvi che c’è qualcosa che non va.

Date voce ai vostri sentimenti

Si parla sempre del silenzio come di un elemento di saggezza che ci permette di saper ascoltare sia gli altri che noi stessi. Esso può aiutarci ad ascoltare il nostro corpo, il modo in cui reagisce, ciò di cui ha bisogno. Ciononostante, è importante dare voce ai nostri sentimenti.

Inoltre, è indispensabile ricordarsi questa verità: dire ed esprimere ciò che ci consuma da dentro non vuol dire necessariamente ferire gli altri. È vero che, talvolta, nell’espressione delle nostre emozioni negative ci lasciamo trasportare dall’energia che esce da tutto ciò che abbiamo accumulato ed è allora che possiamo fare del male a qualcuno. È per questo che la gestione delle emozioni è più semplice quando non ne abbiamo accumulate troppe.

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Un buon metodo per mettere in ordine sia i nostri sentimenti positivi che quelli negativi è scrivere. Scrivere ci dà piacere, ci provoca una sorta di liberazione. Ma fate attenzione! È inutile darsi alla scrittura e continuare a tacere le emozioni. Buttare su carta la vostra rabbia o il vostro affetto non sostituirà mai l’azione della verbalizzazione: il calore di un foglio bianco non sarà mai paragonabile al calore umano.

“Non siamo responsabili delle emozioni, ma lo siamo di ciò che ne facciamo”.

(Jorge Bucay)

Oltretutto, prendervi in carica le emozioni ed i sentimenti altrui può aumentare il vostro peso emotivo. Ebbene, ne avete già abbastanza per conto vostro, non accaparratevene ancora di più. Smettete di vivere con la costante necessità di dire ed il costante pensiero di tacere, altrimenti non vi sentirete liberi, bensì condannati.

Nel vostro tentativo di comandare le vostre emozioni, finirete per perdere il controllo. Sono esse a comandare, in un modo o nell’altro. Metterle a tacere non è né naturale né benefico per la salute. Ricordate che se vi esprimete, ne uscirete comunque vincitori.

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Immagini per gentile concessione di Kristin Vestgard


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