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Colpisce quando meno ce lo aspettiamo, anche quando siamo alle prese con le nostre attività quotidiane, mentre siamo a scuola, con gli amici, al telefono, in bagno o dormiamo. Non siamo pronti, non sappiamo da dove viene, quanto dura, se tornerà, sappiamo però che può distruggere e può mettere a repentaglio la nostra vita. come gestire la paura del terremotoLo abbiamo visto in tv, lo abbiamo letto, lo abbiamo imparato a scuola e oggi siamo bombardati di servizi e di immagini anche sui social network che ci fanno capire quanto sia pericoloso il terremoto.

Tutto questo non fa bene alla psiche perché è ormai una condizione che abbraccia buona parte dell’Italia e dura da troppo tempo.

C’è anche chi si è abituato e quindi gestisce tranquillamente le proprie emozioni o chi fa vedere che non gli importa niente. La maggior parte delle volte però ci si spaventa e si cerca di ripararsi, di mettersi al sicuro e di scappare.

Come gestire la paura e cosa fare nei casi di terremoto?

1. Capire cos’è la paura e cosa fa scattare nel nostro corpo e nella nostra mente aiuta a gestirla al meglio.
La paura è un’emozione primaria, come la gioia, la tristezza, la rabbia e ha una funzione molto importante: ci aiuta a difenderci dai pericoli e ad essere sempre pronti nei casi di emergenza. Fa scattare l’allarme e ce ne accorgiamo attraverso una serie di sintomi fisici: aumentano i battiti del cuore, i muscoli sono più tesi, il respiro è più frequente, possono venire nausea o giramenti di testa e si cerca di dare retta all’istinto di fuggire.

2. Non vergognarsi di avere paura e di dire che si ha paura
La paura un significato positivo, per questo non ci si deve mai vergognare di provarla e di dire che si ha paura. E’ un campanello d’allarme che ci segnala uno stato di emergenza, un potenziale pericolo e ci aiuta ad essere pronti e preparati per affrontarlo. Se ci teniamo dentro le nostre paure ci crea uno stato di pesantezza interna, si dorme male perché facciamo brutti sogni o ci risvegliamo più volte durante la notte. Magari stiamo più attenti ai rumori a cui prima non facevamo attenzione o ci possiamo accorgere che scattiamo con più facilità. Se parliamo con i nostri amici, con gli insegnanti e con i genitori, raccontandogli quello che ci preoccupa e spaventa, riusciamo a ad impedire che la paura vada ad intaccare il nostro umore.

3. Non farsi prendere dal panico e dall’ansia. Non si deve vivere con il pensiero fisso di quello che può accadere perché genera una condizione in cui la paura diventa ansia e si rischia che si possa arrivare anche a perdere il controllo di noi stessi. Gli eventi, come il terremoto, che spaventano tanto, possono anche riattivare delle condizioni che noi credevamo di aver dimenticato ma che stavano depositate dentro la nostra psiche. Se si vede che sta salendo l’ansia bisogna respirare in maniera profonda e cercare di non pensare al peggio ma ad un pensiero positivo e ad una risoluzione del problema. Si deve riportare una condizione di calma senza far prendere il sopravvento ai pensieri negativi.

4. Attenzione a social, immagini e video
A volte la paura porta a cercare informazioni su informazioni su quello che sta accadendo, questo però può generare una condizione di stress alla nostra mente perché la andiamo a bombardare e a far rivivere ogni volta attraverso le immagini il terremoto, anche senza accorgercene. Spaventano molto di più le immagini di ciò che accade nella realtà perché, rispetto ai film horror, può succedere anche a noi.

5. Le paure non vanno chiuse in un cassetto, vanno affrontate e guardate in faccia
Per prima cosa bisogna conoscere bene il nemico che abbiamo davanti perché altrimenti non possiamo capire quanto possa essere pericoloso. Ci dobbiamo ricordare che abbiamo più paura di ciò che non conosciamo e che non possiamo controllare; allora il consiglio è quello di capire bene come si muovono i terremoti, come sprigionano la loro energia, quali sono le zone più colpite e come comportarsi in caso di terremoto. Sapere significa gestire al meglio la situazione che stiamo vivendo.