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I genitori sono spesso, tra tutti gli adulti che ti circondano, quelli con cui hai modo di provare un vero sentimento di amore-odio. Vediamo insieme di capire un po’ meglio quali sono gli ingredienti specifici di questi rapporto, i motivi che lo rendono così unico e, se possibile, qualche consiglio per uscirne…illesi! Gli psicologi dell'equipe educazione sessuale dell'Istituto di sessuologia clinica di Roma ti forniscono alcuni consigli per vivere al meglio il tuo rapporto con mamma e papà.

1. Adolescenza e genitori: i luoghi comuni

Qualunque film vedrai, qualunque libro leggerai, qualunque racconto ascolterai ti capiterà di notare che il rapporto tra adolescente e genitore viene descritto con due stereotipi estremi: in un caso come “gatto e cane”, “acqua e fuoco”; nell’altro, davvero poco realistico, come se genitore e figlio siano in armonia e amicizia totale, un po’ come in “Una mamma per amica”, in cui ad un certo punto stenti quasi a capire chi sia l’adulta e chi la ragazza.
genitori e figli adolescentiEcco….ma perché questo? Perché la stessa cosa non viene detta quando sei bambino, oppure quando diventi adulto? Un’altra cosa che troverai molto spesso in risposta a queste prime domande è che “l’adolescenza è un momento molto difficile”. Ma che significa? E perché “genitore” non va d’accordo con “momento difficile”???

2. Adolescenza e genitori: cosa non funziona?

In realtà la risposta migliore potrebbe essere data usando un’altra parola, che è “cambiamento”. L’adolescenza è il primo vero grande momento in cui nella tua vita cambiano moltissime cose che non erano ancora cambiate così tanto prima e, soprattutto, cambiano tutte insieme. E’ il primo momento in cui il tuo corpo cresce in modo unico, perché, a differenza di prima, cominci a provare desideri e sensazioni nuove, che riguardano la tua sessualità e quella delle persone che sono intorno a te. E’ la prima volta che senti la voglia di essere “libero”, indipendente, di avere dei segreti e di voler viaggiare da solo o con le persone che tu sceglierai di avere come compagni…E’ anche la prima volta in cui ti trovi ad avere maggiore forza per contestare ciò che non ti piace.

3. Cambiamento, libertà e novità: perché ai genitori non piacciono?

In realtà ai tuoi genitori queste cose piacciono esattamente quanto a te e probabilmente, alla tua età, facevano e pensavano le stesse cose che ti trovi a pensare tu ora. In realtà non si tratta di piacere, ma si tratta di te e di loro. Tu ora sei cresciuto/a, e questo grosso cambiamento riguarda anche loro. Non potranno più conoscerti come ti conoscevano prima e non potranno più usare i modi e i toni che hanno sempre funzionato fin quando sei stato sotto la loro protezione diretta. Il segreto è tutto qui: sei cambiato tu e dovranno cambiare anche loro, e questo è difficile!

4. I diversi stili di genitore: trova il tuo!

Dicevamo: tu sei cambiato/a e loro provano a cambiare insieme a te. Come? Ognuno a suo modo. C’è quello che cerca di fare il tuo miglior amico: cerca di raccogliere tutte le tue domande e confidenze, di capire tutto, anche quello che davvero non potrebbe capire se non facendo un balzo indietro di almeno 30 anni! C’è quello che diventa severo e irreprensibile: al motto di “una regola è una regola!” non troverai mai il modo di ottenere i 10 minuti in più per fermarti ancora a chiacchierare con un amico sotto il portone. Il pentito: è quello che riesce ad avere dei toni molto duri e a fare grosse sfuriate se i voti non sono come ci si dovrebbe aspettare o se hai dimenticato qualcosa che ti aveva chiesto; allo stesso tempo, però, è quello che si affaccia sulla porta della tua stanza per portarti un gelato dopo cena e sapere se hai voglia di parlare un po’. Il saggio: è quello che, nonostante cerchi di fare e pensare all’opposto di quello che ti aveva preannunciato alla fine…ha sempre ragione! Ti scoccia ammetterlo, ma il suo “te l’avevo detto” è immancabile e molto spesso azzeccato. Il troppo impegnato: questa può sembrare la categoria più “comoda”, perché avere un genitore molto preso da altro, come dal lavoro, può far sembrare che tutto sia più facile, quando può non essere così. Potrà sembrarti bello inizialmente non avere qualcuno che ti aspetta con l’orologio in mano o che non brontola troppo se non fai sempre il massimo, ma ci potrebbero essere dei momenti in cui avere qualcuno con cui confrontarsi, o addirittura scontrarti, potrebbe essere desiderabile! Il coach di vita: è quello che ti ripete continuamente “lo facciamo per te” oppure “devi responsabilizzarti”. Crescere con un genitore-coach a volte fa sembrare di essere dei Marines…tutto è una sfida da affrontare con impegno e grosse aspettative...che fatica!

5. Che fare?

Per quanto possa essere possibile cerca di ricordare la parola magica: cambiamento, che vale sia per te che per loro. E’ adeguato che tu provi a mettere in discussione, ad avere il tuo spazio, a fare le tue scelte ed esperienze, così come lo è il fatto che i tuoi genitori siano preoccupati o in crisi. Un altro punto è il tempo: pensa che loro piano piano si abitueranno a vederti più autonomo e tu potrai smettere di lottare perché sarai cresciuto ed avrai conquistato il tuo spazio nel mondo. Per quanto l’adolescenza possa essere difficile…passa!...e nel frattempo… cerca anche di godertela tutta!

Equipe educazione sessuale
Istituto di Sessuologia Clinica, Roma

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