Quasi 10.000 le lobby iscritte al registro europeo

Istituito nel 2008, le organizzazioni che si sono accreditate sono aumentate costantemente nel tempo. Il boom c’è stato negli ultimi tre anni: a questo periodo risale il 59,60% delle iscrizioni. Uno sguardo all’evoluzione negli anni della quantità di lobby attive a Bruxelles.

Poiché le decisioni adottate dall’UE incidono su milioni di cittadini europei, devono essere prese nel modo più trasparente possibile. Le istituzioni dell’UE interagiscono con un’ampia gamma di gruppi e organizzazioni che rappresentano interessi specifici. Si tratta di una parte legittima e necessaria del processo decisionale che assicura che le politiche dell’UE rispecchino le esigenze reali dei cittadini europei. Il processo decisionale deve essere trasparente per permettere un controllo adeguato e garantire che le istituzioni dell’Unione agiscano in maniera responsabile. Il Parlamento europeo e la Commissione europea si impegnano ad essere trasparenti per quanto riguarda i gruppi e le organizzazioni con cui interagiscono.

Queste parole sul sito del registro europeo delle lobby spiegano il motivo dell’iniziativa. L’8 maggio del 2008 il parlamento europeo approvò una risoluzione per elaborare un quadro dell’attività dei rappresentanti di interessi nelle istituzioni europee. A giugno dello stesso anno la commissione europea lanciò un registro on-line e nel 2011 il parlamento europeo ha aderito all’iniziativa, ampliando così quello che in Europa è ormai il database più corposo sul lobbying.

Da quanto è stato introdotto i registro, la crescita delle iscrizioni è stata costante. Per esempio fra le organizzazioni ancora presenti, 328 risalgono al 2008 e 1.940 nel 2016. Inoltre delle quasi 10.000 organizzazioni, 517 risalgono al 2010 e 911 al 2011 (con un incremento del 76,21%).

Un processo di revisione avviato nel 2013 ha accompagnato la crescita questo data base. Le successive modifiche e innovazioni del 2014 (con l’introduzione dell’attuale codice di condotta) e del 2015 hanno determinato ulteriori aumenti. Il 59,60% delle organizzazioni attualmente presenti si è registrato negli ultimi 3 anni.

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