PALAU – dove finiscono gli arcobaleni
“Where the rainbows end”, dicono i palauani del loro paese. Gli arcobaleni finiscono qui, nei mille colori dei fiori e dei giardini, nel blu dei drop-off che si inabissano a strapiombo nelle profondità del mare, nelle incredibili tonalità di verde e azzurro delle meravigliose Rock Islands.
Rock Islands di Palau – “Natural Arch”
La repubblica di Palau, o Belau nella lingua locale, è uno stato indipendente dal 1994. Geograficamente, è la più occidentale delle isole Caroline. Si trova all’estremità occidentale della Micronesia, tra il mar delle Filippine e il Pacifico, poco a nord dell’equatore. E’ costituita da 343 tra isole, isolotti e atolli, per un totale di 458 kmq di cui quasi 400 appartengono all’isola Babeldaob (o Babelthuap in palauano), che è la seconda in ordine di grandezza della Micronesia dopo Guam.
Dal 2005 la capitale è Melekeok, poco più di un villaggio al centro di Babeldaob, ma la città più importante rimane l’ex-capitale Koror sull’omonima isola, dove c’è anche l’aeroporto internazionale. Gli abitanti sono circa 25.000, per il 70% palauani. Il resto asiatici (giapponesi, cinesi e filippini) e circa l’1.5% di bianchì. Le lingue ufficiali sono l’inglese e il palauano, la valuta è il dollaro USA.
Ho alloggiato all’ottimo hotel Landmark Marina, affacciato su una piccola baia in fondo a Koror, proprio a lato del Belau Aquarium. Personale gentilissimo, camere pulite, wi-fi nella lobby. Con una passeggiata di 10 minuti si raggiunge il centro di Koror per lo shopping e i ristoranti.
Il viaggio
Raggiungere Palau è lungo ma meno complicato di quanto si possa pensare. Ci si può arrivare facendo scalo in vari aeroporti dell’Estremo Oriente. Hong Kong, Tokio o Seul sono quelli che offrono le coincidenze migliori. Il costo del volo A/R per Koror in febbraio-marzo (che è il periodo meteorologicamente migliore per raggiungere queste isole) è attorno a 1100-1300 €. Costa di più l’opzione con uno scalo solo (es MXP-HKG con volo diretto Cathay Pacific, poi prosecuzione per Koror).
Un’informazione importante sulla rete e le comunicazioni: a Palau non sono stati stipulati accordi di roaming tra gli operatori telefonici italiani e quelli locali, per cui è impossibile fare telefonate regolari col cellulare. Skype e Whatsapp invece funzionano. Si possono comprare delle schede prepagate da 10 dollari, che consentono circa 40 minuti di telefonata in Italia. Il Wi-Fi c’è dappertutto. Si può usare la connessione degli alberghi, che di solito ha un segnale discreto nelle lobby ma non è garantito in camera. In alternativa, anche per internet ci sono delle schede prepagate che per 2 dollari consentono 1 ora di collegamento web.
Potete pianificare da soli il viaggio a Palau. Tutti gli hotel e i tour operator locali hanno il loro sito web. Nel diario sono indicati quelli che ho usato io.
e …. ci credo che l’arcobaleno abbia scelto di finire la’ !
da sempre le desidero , sono nei miei sogni , so che un giorno anch’io saro’ li …
grazie delle info , del tuo scrivere e delle magnifiche foto
ciao Bru
Ciao Brusen e grazie per avere apprezzato il diario.
E’ la prima volta che posto un diario qui su “Il Giramondo”, ma il sito mi piace molto e penso che ne manderò altri. Per esempio, la continuazione del viaggio a Palau, che è stata verso la Micronesia vera e propria, isole che pochissimi conoscono e che sono vere e proprie briciole di paradiso, come Palau. Ti dico i nomi: Yap, Pohnpei, Chuuk. Appena ho tempo scrivo anche questa parte, e magari anche Hong Kong e Macao che ho visto sia all’andata che al ritorno come stop over.
Mi ritengo fortunato ad essere stato in questi luoghi. E’ stato un viaggio voluto fermamente. Non sapevo esattamente cosa avrei incontrato ma forse per questo le sensazioni sono state ancora più sorprendenti.
Ti auguro tanto di potere un giorno vivere le mie stesse emozioni. Se avrai bisogno di qualche informazione, scrivimi pure.
Ciao 🙂
Luigi
E’ così bello che non sembra reale! Un giorno spero tanto di andarci anche io…
E’ tutto reale, te lo assicuro! :).
E come ho risposto a Brusen, continuerò il racconto con la descrizione di altre isole della Micronesia che ho visto dopo. Spero che il lavoro mi lasci abbastanza ritagli di tempo per descriverle.
Sono altre briciole di paradiso, magari meno note della Polinesia classica (Tahiti, Bora Bora) che tutti più o meno conosciamo, ma che offrono scenari ugualmente idilliaci e spettacolari. E costano la metà…
Anche a te auguro tanto di vivere un giorno le mie stesse emozioni. Se hai bisogno di qualche informazione in più, scrivimi pure.
Puoi farlo anche all’indirizzo mail che è in fondo al diario, se vuoi. Spero che i gestori del network non si offendano per questo invito.
Ciao!
Luigi
Luigi ciao
aspetto il resto del racconto …
la volta che mi decidero’ ad arrivare fino alla fine del arcobaleno , ti scrivero’ molto volentieri per avere info
grazie Bru
Gran bel diario, piacevole nella lettura e aiutato dalle magnifiche foto. Quel paradiso è nella mia lista dei desideri, speriamo…
che spettacolooooo!