Guida autonoma
"Nove italiani su dieci non sono pronti"

Quasi nove italiani su dieci (per l'esattezza l'89%) "non sono pronti per la guida autonoma", mentre il 23% non ne ha addirittura mai sentito parlare. Nonostante la popolarità mediatica dell'argomento, e le molte applicazioni che stanno fioccando in tutto il mondo (soprattutto negli Stati Uniti), il nostro Paese non sembra ancora propenso a fare il salto verso il futuro. È quello che emerge da una ricerca dell'Istituto Piepoli commissionata da IT Taxi, l'app dell'Uri (Unione Radiotaxi d'Italia) per la prenotazione via smartphone delle auto pubbliche.

Preferisco guidare. Presentato ieri a Roma nel corso dell'IT Taxi Smart Mobility Talk - andato esaurito grazie ai mille partecipanti -, il sondaggio rivela una sostanziale diffidenza per le vetture dotate di sistemi autonomi: il 20% degli intervistati preferisce guidare, mentre il 19% si dice "incuriosito", ma non ancora pronto a comprare un modello autonomo, al quale sembra essere interessato solo l'8% del campione.

Le flotte non fanno breccia. Il 60% degli intervistati non userebbe nemmeno flotte robotizzate di taxi o di auto in ride sharing, una realtà già sperimentata da Uber (a Pittsburgh), da GM-Lyft (a San Francisco) e da startup più piccole come nuTonomy (a Singapore). Molti analisti ritengono che la cosiddetta "shared autonomy" sia il futuro della mobilità urbana: eppure, solo l'8% degli italiani dice di essere disposto a utilizzarla.

I taxi: "Una realtà concreta". Forse i tempi non sono ancora maturi, almeno da noi, ma il settore sa che qualcosa sta cambiando: "Le auto che si guidano da sole sono un fenomeno che impiegherà ancora tempo a diffondersi, ma si tratta di una realtà molto concreta che impatterà in modo significativo non solo sul settore taxi, ma anche sul traffico e sulle modalità di spostamento a cui siamo abituati – spiega Loreno Bittarelli, Presidente dell'Uri - In un contesto urbano e stradale come quello europeo e, in particolare, quello italiano, resta però forte la consapevolezza, anche tra i più giovani, che all'apporto di un pilota automatico debba comunque essere affiancato l'intervento umano". Infine, il sondaggio dimostra come un'ampia fetta di italiani (almeno due su tre) non sfruttino nemmeno le app di mobilità per rendere più efficienti i propri spostamenti: per questo, Uri ha preparato una guida rapida alla smart mobility, scaricabile gratuitamente dal sito dell'associazione.

Redazione online