Assetto Corsa - Recensione

PC PS4 Xbox One

L’arrivo di Assetto Corsa su console, a prescindere da tutto, rappresenta un bellissimo messaggio per l’industry italiana, perché Kunos Simulazioni non è certo uno sviluppatore ginormico, e portare su PS4 e Xbox One un progetto complesso come il racing game realizzato a Vallelunga non è roba da poco. Nondimeno, però, rappresenta per me un titolo un po’ complicato da giudicare, se non altro perché rappresento tutto sommato il target ideale del gioco: a casa ho due volanti (un vecchio Logitech Momo Force e un G29 compatibile anche con PS4), mi piacciono molto le simulazioni e sapevo perfettamente cosa aspettarmi da Assetto Corsa su console, avendolo consumato su PC. Per fare questa recensione, dunque, mi sono confrontato con Ivan Conte, anche lui appassionato di giochi di guida, ma scevro di qualunque pregiudizio dato dall’esperienza PC e, soprattutto, molto curioso di approcciare Assetto Corsa come potrebbe fare un utente console medio: con il pad, comodamente seduto sul divano.

COL MERCEDES SUL DIVANO, ANDIAMO A COMANDARE

A vantaggio degli utenti console che non conoscono molto di Assetto Corsa, riassumo un attimo le caratteristiche principali di un titolo che, ricordiamo, ha preso un bel 90 sulle pagine di TGM e che, in due anni, ha visto un continuo aggiornamento di contenuti. Il gioiellino di Kunos è “senza se e senza ma” la migliore simulazione di guida in commercio per feeling della vettura, modello fisico e, in generale, la capacità di trasmettere le stesse sensazioni di un track day in uno dei meravigliosi circuiti riprodotti con la tecnologia del Laser Scan, che permette una modellazione 3D praticamente perfetta di ogni sconnessione presente sull’asfalto. Siamo di fronte a un prodotto realizzato con una cura quasi artigianale e ogni vettura che arriva nel parco auto (che su console conta già l’inserimento di contenuti di alcuni dei DLC pubblicati su PC, con gli altri che arriveranno in seguito) è praticamente una piccola opera d’arte. Ecco, questa filosofia è applicata 1:1 anche alla versione console: dal punto di vista prettamente concettuale la conversione di Assetto Corsa è praticamente perfetta, nella misura in cui un simulatore del genere, su console, non c’è mai stato. Insomma, il primo dato di fatto è che 505 Games, publisher del gioco su PS4 e Xbox One, ha creduto pienamente nel progetto e ha sposato la visione di Kunos: Assetto Corsa arriva in soccorso di chi, non avendo un PC adeguato allo scopo, non ha potuto godersi finora il piacere di una simulazione senza compromessi. Anzi, rispetto agli utenti PC, out of the box su console c’è anche la nuova interfaccia, esteticamente migliorata, adattata per essere goduta con il pad, infinitamente più comoda di quella della versione Steam, e che, infatti, verrà esportata come regalo di ritorno della nuova esperienza.

assetto corsa recensione ps4 xbox one

Assetto Corsa arriva in soccorso di chi, non avendo un PC adeguato allo scopo, non ha potuto godersi finora il piacere di una simulazione senza compromessi

Detto ciò, il primo elemento, fondamentale, da analizzare per tradurre una visione così precisa in qualcosa di godibile anche su PS4 (versione testata per la stesura recensione) e Xbox One è la fluidità: per avere il giusto feeling di guida, infatti, i 60 fps sono condizione praticamente necessaria, nonché obiettivo dichiarato del team di sviluppo. Beh, il risultato si può dire raggiunto quasi del tutto, perché se è vero che nella condizione ideale in cui si può vivere Assetto Corsa (ovvero da soli in pista, ma ci torneremo dopo) non c’è mai un calo di frame rate, quando si tratta di correre contro l’IA o piloti umani online la faccenda si complica un po’, con partenze e fasi di bagarre che vedono tentennamenti anche abbastanza palesi. Si è sempre sopra i 30, e devo dire che il fastidio l’ho notato più io (che sono abituato alla versione PC) di Ivan, e generalmente si guida sempre in maniera agevole, ma in qualche circostanza qualche affanno di troppo fa comunque capolino a schermo. Paradossalmente, mi ha dato meno fastidio il downgrade grafico, che, devo dire, è molto meno marcato rispetto a quanto non mi aspettassi: siamo davanti all’equivalente della versione PC fra medio e alto, che paga dazio soprattutto riguardo il sistema di illuminazione ma che, nel complesso, non sfigura affatto. Questo, almeno nella visuale interna, dove le vetture e la resa dell’asfalto, infatti, restano di ottimo livello. Con le visuali esterne (anatema!) e durante i replay, però, si nota un tearing un po’ eccessivo e, nel complesso, gli elementi di contorno restano un po’ il punto debole dal punto di vista grafico della produzione, proprio come nella versione PC; senza scomodare Forza Motorsport, i giocatori console hanno visto di meglio già con Project Cars (che pure, però, non brillava per frame rate). Dove, però, Assetto Corsa stacca in allungo anche il titolo di Slightly Mad, che rappresenta il competitor più simile sul mercato, è sul già citato modello fisico che gestisce il comportamento delle vetture. Quello, anche su console, è praticamente perfetto e Assetto Corsa si guida nello stesso, divino, modo. Come mi piaceva dire ai tempi della recensione PC, siamo davanti al miglior simulatore di sedere virtuale di un pilota, anche senza playseat, tanta è la capacità del gioco di restituire sensazioni di guida sublimi. Questo, almeno col volante.

SUI LIMITI E SULL’ACCESSIBILITÀ

Pad alla mano, la situazione cambia drasticamente, soprattutto se parliamo di competizione contro l’AI, tallone d’Achille, se vogliamo, anche della produzione PC. Assetto Corsa, infatti, è un gioco brutalmente difficile, che offre una carriera che mira più a farci imparare progressivamente a gestire le diverse classi di auto che a restituirci le sensazioni adrenaliniche di un week-end di gara. Il modello di guida è contemplativo e rigoroso, non c’è spazio per la narrazione delle gesta dei piloti e non c’è tolleranza per gli errori. Per questo, spesso, le gare contro l’IA non sono divertenti nel senso stretto del termine: gli avversari tendono a essere iper precisi e aggressivi nel più robotico dei modi, non lesinano tamponamenti assassini e ci sono sempre i primi due che fuggono senza pietà. Se attiviamo gli aiuti inevitabilmente la prestazione sul giro ne risente (solo il cambio automatico ci fa pagare un paio di secondi) e le medaglie d’oro e d’argento diventano davvero per pochi eletti, mentre combattere per il bronzo è complesso ma più accessibile.

Siamo davanti al miglior simulatore di sedere virtuale di un pilota, anche senza playseat, tanta è la capacità di restituire sensazioni di guida sublimi

Il difetto più grave, a mio avviso, è che l’IA, anche a livello di difficoltà normale, dà per scontato che si guidi con il volante, e, secondo me, in termini di bilanciamento, non è esattamente giusto. Il povero Ivan, per due giorni, si è imbruttito non poco perché bloccato nelle oramai odiate gare a bordo delle BMW e, considerando la sua bravura con il pad, credo che molti si possano trovare nella stessa situazione. Il problema principale è che, per quanto Kunos abbia provveduto a inserire un pannello di configurazione che permetta di personalizzare molti parametri (ma non tutti, tipo modificare liberamente il layout dei comandi) trovare il bandolo della matassa non è facile e, in ogni caso, la reattività dei piloti dell’IA nell’uscire di curva in maniera perfetta e accelerare è sempre leggermente superiore di quella del giocatore medio-bravo, che arranca anche nei repentini cambi di direzione dove, inevitabilmente, il pad è più lento rispetto a un volante.

Il target di Assetto Corsa resta chi ha un volante e tempo a disposizione per dedicarsi a comprendere profondamente il modello di guida

Certo, è chiaro che il target di Assetto Corsa resta chi ha un volante e tempo a disposizione per dedicarsi a comprendere profondamente il modello di guida (che varia sensibilmente di auto in auto), ma ribilanciare il tutto per far godere il single player al meglio anche a chi usa il pad dovrebbe essere la priorità di Kunos nei primi tempi del supporto al gioco (e sono convinto sarà così), perché così facendo una buona fetta dell’utenza potrebbe trovarlo eccessivamente frustrante. A questo proposito sarebbe d’uopo che l’indicazione della modalità di controllo venisse estesa anche online, in modo da capire esattamente contro chi si sta gareggiando; l’optimum sarebbe avere un filtro per le lobby in base al sistema di input, ma già un’indicazione sarebbe tanta roba. Passando al multigiocatore, però, è bene sottolineare quanto il codice sia ottimizzato e l’unica limitazione rispetto alla versione PC sia il cap del numero dei giocatori a 16 per sessione, un compromesso tutto sommato facile da digerire a fronte di server dedicati dove il lag è praticamente assente. È proprio online, infatti, oltre che contro il cronometro, che Assetto Corsa dà il meglio di sé e riesce offrire un’esperienza di guida che sublima il concetto stesso di sfida: contro il tempo, contro se stessi, contro gli altri. Apoteosi di tutto, infatti, non è tanto la possibilità di lanciarsi in gare all’ultima staccata, quanto condividere il tracciato in modalità track day online. Ritrovarsi sulla Nordschleife con altre 15 persone a girare alla ricerca del giro migliore, della traiettoria più interessante e della staccata al limite è il senso ultimo di Assetto Corsa e in questo, anche su console, il titolo Kunos è l’unico gioco in grado di essere ben più di un surrogato virtuale di una giornata al tempio dei motori.

Assetto Corsa su console è una storia di coraggio e, nel complesso, la sfida è stata vinta. Se rientrate nel target ideale del gioco e siete appassionati irriducibili di motori (dotati di volante), fatelo vostro senza indugio, perché troverete la miglior simulazione disponibile sulla piazza e al netto di qualche manciata di frame persi qui e lì, siamo davanti a una conversione più che buona della versione PC. Se amate i racing game, ma non siete in possesso di un volante o non avete tanto tempo da dedicare al gaming, sappiate che troverete lo stesso la migliore simulazione in giro, ma anche un titolo che può rivelarsi frustrante in alcune circostanze. A tutti, però, dico di avere fede in Kunos, perché così come nel corso di due anni la versione PC è migliorata sensibilmente, sono convinto che questo sia solo l’inizio, e che anche le console abbiano trovato il punto di riferimento per ciò che concerne le simulazioni di guida.

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Fisica e handling convertiti perfettamente.
  • Netcode ottimo.
  • Sono compresi alcuni DLC della versione PC.
  • Ottima interfaccia.
  • È il miglior simulatore sul mercato.

Contro

  • Bilanciamento dell’AI non ottimale.
  • Senza volante è godibile al 70%.
  • Frame rate non proprio granitico.
  • Carriera non esaltante.
8.2

Più che buono

Se serve un tuttofare il buon Mancini è l’uomo da chiamare. La nostra principessa fotografa, usa la videocamera come se fosse un’estensione naturale del corpo e monta video manco fosse in una catena di montaggio. Ah… e scrive anche. Insomma… il classico “bravo guaglione”.

Password dimenticata