Google, Pixel e Pixel XL inaugurano la prossima generazione di smartphone

Secondo Google il mondo sta passando da mobile-first ad AI-first, e i Pixel sono il primo prodotto che segue questo cambiamento

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Londra — Delle caratteristiche dei nuovi Pixel si sapeva già un po' tutto: il design è quello che è, ma la caratteristica principale, in fondo, è nascosta dentro: si chiama Google Assistant, ed è quello che a Mountain View ritengono alla base della prossima generazione di smartphone.

"Nel mondo tecnologico stiamo vivendo un momento fondamentale: ogni 10 anni viviamo grandi passi in avanti", ha detto il CEO di Google, Sundar Pichai, aprendo l'evento Made by Google. *"Tutto è iniziato negli anni '80, quando l'informatica ha rivoluzionato il modo in cui lavoriamo. Negli anni '90 è arrivato Internet, che ha cambiato le industrie e il modo in cui le persone comunicano; all'inizio del 2000 abbiamo assistito alla mobile revolution, e oggi il cambiamento continua: oggi il mondo sta passando *da 'mobile first' a 'A.I. first'". Pichai ha citato i progressi nel machine learning, nell'uso del linguaggio naturale da parte delle macchine, nel riconoscimento vocale e in quello delle immagini: la vittoria di AlphaGO contro il campione mondiale di GO come evento spartiacque di questo cambiamento, la prova dell'inarrestabile evoluzione dell'intelligenza artificiale, ormai pronta ad aiutare l'umanità. Un tema che era stato anticipato nell'annuale lettera dei co-fondatori di Alphabet: le macchine sono già adatte ad aiutare l'uomo nella gestione degli impegni quotidiani e dei viaggi, e l'obiettivo è di poterle sfruttare presto per risolvere temi come la diagnosi delle malattie e i cambiamenti climatici.

Al centro di questa corsa di Google all'intelligenza artificiale c'era l'obiettivo di realizzare un assistente virtuale, e la presentazione dei Pixel è stata l'immediata conferma di questo cambio di paradigma; Home — che del Google Assistant è l'espressione più completa — è seguito poco dopo. "Nella nostra visione un assistente deve essere universale, disponibile ovunque gli utenti ne abbiano bisogno. E deve rispondere a un dialogo naturale". Dopo aver costruito una Google per tutti, ora Google propone un assistente per tutti. Lo avevamo già intravisto dentro Allo, l'app per chattare rilasciata un mese fa. Integrato nel sistema operativo, però, promette di essere ancora più utile.

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I Pixel sono i primi prodotti sviluppati interamente da Google su tutti i fronti, hardware e software, per fare in modo che l'attenzione si sposti sull'assistente virtuale, indipendentemente dalla tecnologia che lo fa funzionare. Perché iniziare da un telefono? "Perché oggi gli smartphone sono letteralmente il collegamento tra la vita delle persone, via internet, a tutto il resto", secondo Rick Osterloh, ex Motorola ora a capo della nuova divisione hardware di Google.

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E allora

Ma i telefoni si vendono anche mostrando i muscoli, e Google lo sa: per questo ha annunciato di aver realizzato il miglior cameraphone di sempre. Secondo l'analisi di DxOMark, grazie alla stabilizzazione ottica, all'apertura f/2.0 e sopratutto al sensore da 12,3 megapixel da 1,55 micron, la camera del Pixel è la prima a raggiungere quota 89, superando in un colpo solo Galaxy S7, HTC One e Xperia X Performance — e naturalmente anche l'iPhone 7.

(Foto: Maurizio Pesce / Wired)

Nella presentazione, Google non cita mai i concorrenti, ma Apple è l'unica a cui ha dedicato un paio di frecciatina, sottolineando lo stoccaggio illimitato di foto e video in cloud e la soddisfacente presenza del vecchio jack per le cuffie nei nuovi Pixel.

Buuurn. #MadeByGoogle #pixelphone pic.twitter.com/qjwkGFoIni

— Lance Ulanoff (@LanceUlanoff) 4 ottobre 2016

Come già sapevamo, Pixel e Pixel XL sono uguali in tutto e per tutto, tranne la diagonale degli schermi: 5 pollici Full HD il più piccolo, 5,5 pollici QHD il più grande, entrambi in Hi-Definition AMOLED. Il corpo dei telefoni è unibody in alluminio e vetro, con sensore per l'impronta digitale su retro come gli ultimi Nexus; anche i nomi dei colori — Quite Black, Very Silver e Really Blue, "un blu così blu che l'abbiamo dovuto creare da zero" —  sembrano voler trollare l'industria, che sempre più spesso ricorre alla fantasia per far sembrare più appetibili un banale bianco o un verde qualsiasi.

Dentro, i Pixel avranno il processore più veloce attualmente disponibile sul mercato, il Qualcomm Snapdragon 821, 4 GB di RAM e 32 o 128 GB di memoria. La porta per la ricarica è la USB-C, che permetterà di accumulare 7 ore di autonomia in appena 15 minuti. Proprio la batteria è l'altro elemento di distinzione tra i due smartphone: 2770 mAh per il Pixel, 3450 mAh per il Pixel XL.

Pixel e Pixel XL sono subito disponibili in preordine in Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia con un prezzo a partire da 649 dollari e offriranno anche la possibilità di importare tutti i propri dati da un altro telefono, anche da iPhone: foto, musica, contatti in rubrica e persino gli iMessage verranno spostati sui nuovi Pixel tramite un cavo dedicato. In Italia potrebbero arrivare solo nel 2017, ma l'incognita è sulla localizzazione dell'assistente virtuale.