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Come si calcola la rendita catastale?

di fondatore CasaNoi.it 34 commenti in

Cos’è la rendita catastale di un immobile

La rendita catastale è il reddito che Agenzia delle Entrate (Agenzia del Territorio) attribuisce a ogni singolo bene immobile. Rappresenta la base fiscale su cui vengono calcolate le imposte (imposta sui redditi, IMU, imposta di registro, etc.).
Nel Catasto Fabbricati la rendita catastale è collegata all’unità immobiliare. Ogni unità immobiliare ha la propria rendita catastale, ad eccezione degli immobili a destinazione particolare (stazioni, ponti, chiese, cimiteri, etc.).

Come si ottiene la rendita catastale di un immobile

La rendita catastale si può ottenere richiedendo la visura catastale all’ufficio dell’Agenzia del Territorio oppure attraverso il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate, denominato Consultazione rendite catastali. Per effettuare la procedura online è sufficiente indicare: il proprio codice fiscale, gli identificativi o dati catastali (Comune, sezione, foglio, particella) e la provincia di ubicazione di un qualsiasi immobile.

Come si calcola la rendita catastale per gli immobili urbani

L’Agenzia delle Entrate suddivide il territorio in zone omogenee; quindi ripartisce gli immobili di ciascuna zona in categorie e classi catastali. Ad ogni unità immobiliare viene quindi associata la consistenza catastale (ovvero la grandezza) sulla base della dimensione, espressa in vani, metri cubi (mc) o metri quadrati (mq).

Quali sono le categorie catastali

Le categorie catastali sono:

  • Gruppo A (uso abitazione/uffici) – consistenza catastale calcolata in vani
  • Gruppo B (alloggi collettivi) – consistenza catastale calcolata in mc
  • Gruppo C (uso commerciale e vario) – consistenza catastale calcolata in mq

L’Agenzia delle Entrate determina infine la tariffa d’estimo unitaria, ovvero la rendita catastale media unitaria di ogni categoria e classe. La tariffa d’estimo esprime il reddito del bene immobile al netto di spese e perdite eventuali, al lordo di imposte e contributi.
La rendita catastale di ciascuna unità immobiliare viene quindi calcolata moltiplicando semplicemente la consistenza catastale x la tariffa d’estimo.

Cosa fare se la visura catastale riporta il nominativo del precedente proprietario?

E’ piuttosto frequente che la visura catastale risulti ancora intestata al precedente proprietario, oppure non venga riportato l’indirizzo corretto.
Perché un immobile anche dopo il rogito è ancora intestato al precedente proprietario?
Quando il notaio registra e trascrive un rogito, contemporaneamente viene presentata una voltura al catasto con il nuovo nominativo del proprietario. La visura catastale viene quindi aggiornata con il nuovo nominativo. Se questo non accade vuol dire che la voltura catastale presentata del notaio per qualche motivo non è andata a buon fine. Si può intervenire con un’istanza, sia per via telematica che recandosi presso gli Uffici del Territorio, ovvero il Catasto. Importante in questi casi è avere gli estremi dell’atto di compravendita (o donazione, permuta, successione): il numero di repertorio notarile, il numero e la data di trascrizione e di registrazione. Si può anche coinvolgere il notaio che ha stipulato l’atto, facendo presente che la voltura non è andata a buon fine e va ripresentata.

Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi

Valore catastale: la base imponibile su cui si calcolano le imposte

La base imponibile, ovvero il valore su cui applicare le aliquote d’imposta, è il valore dei beni immobili determinato per via tabellare partendo dalla rendita catastale dell’anno in corso. Questo valore è diverso a seconda dei tipi di immobile.

  • VALORE ABITAZIONI – categoria catastale A (escluso A10), C/2, C/6, C/7
  • rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata x 160
  • esempio: abitazione A/2 con rendita € 813,42
  • base imponibile (valore fiscale) = € 813,42 x 1,05 x 160 = € 136.655,00
  • VALORE UFFICI – categoria catastale A10
  • rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata x 80
  • VALORE NEGOZI – categoria catastale C/1
  • rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata x 55

Per completezza d’informazione, inoltre, segnaliamo:

  1. L’esistenza di altre due categorie catastali: IMMOBILI A DESTINAZIONE SPECIALE (industriali e commerciali a cui viene attribuita una rendita con modalità diverse) e IMMOBILI A DESTINAZIONE PARTICOLARE (senza rendita: stazioni, ponti, chiese, etc.);
  2. nel Catasto Terreni la rendita catastale è collegata alla particella catastale (o mappale: è una porzione di terreno, appartenente al medesimo proprietario, nel medesimo comune, evidenziata sulla mappa) distinta in: Reddito Domenicale (RD) che viene attribuito al proprietario, Reddito Agrario (RA) che viene attribuito all’attività agricola.

A che serve la rendita catastale?

Conoscere la rendita catastale di un immobile torna utile non solo al proprietario, ma anche all’acquirente in quanto egli può sapere così in anticipo le spese da sostenere per un determinato immobile.

Nello specifico, la rendita catastale serve a:

  • calcolare le imposte sulla casa: Imu, Tasi, imposta successioni e donazioni, imposte ipotecaria e catastale, imposta sul reddito delle persone fisiche
  • compilare il Modello ISEE

Articolo scritto da:

Giuseppe Palombelli

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Esperto in mutui, valutazioni estimative e compravendite. Consulente credito per finanziamenti a privati ed aziende, credito immobiliare, cessione del credito (detrazioni fiscali). Dalla passione per il settore immobiliare nel 2012 ha fondato CasaNoi. Contatti per consulenza mutui bancari

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34 commenti su “Come si calcola la rendita catastale?
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  1. Salve, sono Salvo, dovrei comprare una villetta con una piccola depandance. classe catastale A.7 nel totale 150mq (125+25 mq) tutti inseriti in un unica sub avente nel totale rendita catastale di 1.150€.
    Posso comprare come prima casa questa proprietà e usufruire delle agevolazioni? Ps a seguito di successione sono già possessore di parti di altre case ma non nella provincia in cui vorrei comprare case e dove attualmente vivo.
    Grazie

    1. Gentile Salvo, il villino che sta acquistando (categoria A/7) non rientra tra gli immobili di lusso (A71 – A7( e A/9). Pertanto può richiedere le agevolazioni all’acquisto prima casa, a condizione che le altre comproprietà siano pervenute per successione o siano state acquistate senza le agevolazioni. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  2. Salve, io e mio marito possediamo nel territorio di Casperia (Rieti) una villetta che però abbiamo costruito nel tempo,solo ultimamente abbiamo messo infissi ed è stata fornita di energia elettrica qualche giorno fa, fino ad ora abbiamo pagato imu solo sull’area posseduta, in quanto la casa non era abitabile ma in via di definizione, adesso vorremmo regolarizzare la nostra posizione riguardo l’imu, ma non sappiamo da dove incominciare. Cosa dobbiamo fare? Al catasto risulta appunto ancora come in via di costruzione, e infatti tale era, perchè senza infissi e senza utenze. Grazie per la risposta

    1. Gentile Maria, dovete rivolgervi ad un tecnico professionista. Non potete gestire da soli accatastamento definitivo e regolarità urbanistica. Esiste probabilmente una pratica edilizia in corso, da portare a termine con chiusura lavori e agibilità. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  3. Buongiorno! Sono proprietaria di un immobile di 64 metri quadri sviluppati in altezza in quanto già da progetto è stato creato un soppalco di altezza 2,10 metri . Poichè non riesco ad ottenere l’abitabilità e fare il cambio di destinazione d’uso e l’ho sempre affittato come abitazione , posso fare qualcosa per diminuire l’ Imu e qualora la vendessi il nuovo proprietario in qualità di unico suo immobile potrebbe richiedere lo storno dell’Imu ,perchè vive là ? Grazie infinite.

    1. Gentile Maria, mi sembra di capire che questo immobile non è un’abitazione. Probabilmente è un magazzino o un’autorimessa. Di conseguenza non ha senso parlare di riduzione o esenzione imu previste per l’abitazione dove si vive. Inoltre non è legale l’uso abitativo diretto, né una locazione ad uso abitativo. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  4. Buongiorno vorrei comprare un immobile a La Spezia, prima casa senza mutuo, il problema è che è completamente da ristrutturare di conseguenza il prezzo è 15000€ ma il valore catastale di circa 340€ in pratica pago più di spese notarili e tasse che dell’immobile stesso, cosa potrei fare? Grazie

  5. Buonasera vorrei un informazione sul valore di un immobile di 180.000 euro intestata a mio padre defunto io erede in quanto figlio quanto dovrei pagare la tassa di successione

  6. Salve! Io e la mia compagna stiamo per acquistare un appartamento come seconda casa a scopo di affittarlo per periodi brevi a dei turisti. Potrebbe consigliarci come muoverci? Non abbiamo idea dei costi che questo comporta e presso quali uffici dobbiamo presentarci/inscriverci. Grazie tante

  7. buongiorno,per motivi di bisogno liquidità io e mio marito abbiamo messo in vendita parte della nostra casa ora risultante come c/2,ma sarà rogitata come appartamento indipendente perchè abbiamo mandato al comune richiesta di abitabilità e licenza edilizia x lavori di ristrutturazione che in realtà sono gia stati fatti.Il comune ha rilasciato tutti i permessi ovviamente pagando una multa di €.1000,00 più gli oneri ancora da quantificare….
    Ma a queto punto mi sorge il dubbio….quanto dovrò pagare di tasse sulla vendita?
    verra venduto come parte della 1 casa o verrà considerato 2 casa?
    Tenendo presente che quando il comune ci da la documentazione ,faremo subito il rogito non vorrei trovarmi a dover pagare somme elevate di tasse che non erano previste

    1. Nella compravendita la tassazione è a carico dell’acquirente. L’unica tassa per il venditore è la plusvalenza se si vende entro i 5 anni dall’acquisto. Trovi maggiori informazioni nella Guida specifica all’interno del blog. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  8. Salve
    Sono belga, residente belga,
    Sto comprato una casa da Recoaro (VI) per le ferie solamente.
    Il geometro, per il atto notarile, ha avuto 2 opzioni. O via la rendita cadastrale (7000euro) o via il valore scambiato che da un valore cadastrale de 5000 euro.
    Io come staniera devo pagare allo stato italiano ogni ano un tassa immobiliari, Cierto? Di Cuanto sara? la base imponibile sera 7000 o 5000 cierto?
    Grazie mille!

    1. Gentile Marisa, IMPOSTE PER ACQUISTO: ti consiglio di pagare sulla base del valore catastale per evitare accertamenti. Confrontati anche con il notaio (il valore catastale di 7.000 euro è molto basso). IMPOSTE SULLA PROPRIETA’: ogni anno dovrai pagare IMU/TASI seconda casa (per i non residenti). Immagino che le imposte sulla proprietà ci siano anche in Belgio. L’importo da pagare è una percentuale sul valore catastale. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  9. Sono proprietario di una casa da poco tempo e mi è arrivata una lettera dellAgenzia delle entrate dicendo che è aumentata la rendita catastale che devo fare?
    Cordiali saluti

  10. Salve volevo segnalarvi che il link da voi riportato “Consultazione rendite catastali” al paragrafo “Come si ottiene la rendita catastale di un immobile” attualmente porta a una pagina inesistente del sito dell’Agenzia delle entrate. Sareste così gentili da indicarne uno nuovo? Grazie.

  11. Salve.
    Sono proprietario al 50% di una piccola casa al mare. Sulla visura fatta dal mio notaio, dove dice appunto che sono proprietario per 1/2 dell’ appartamento, devo raddoppiare il valore della rendita catastale?

  12. Dovrei acquistare una cantina in un paese rurale ma l’ importo richiesto sembrerebbe a me alto 20,000 euro per due vani senza pavimenti ne servizi come posso fare per sapere se il prezzo e’ alto?

  13. Avendo un immobile che dal punto di vista del mio comune può essere accatastato sia come ufficio sia come abitazione, dovendo venderlo e tenendo conto delle tasse relative, mi conviene accatastarlo secondo la prima o la seconda alternativa?

    1. In generale conviene l’uso abitazione, che determina minore rendita e quindi minori imposte sulla proprietà (IMU) e imposte sul trasferimento. L’acquirente può anche chiedere le agevolazioni prima casa.
      In alcuni contesti potrebbe essere conveniente la destinazione ad ufficio.
      Dipende dal mercato.
      Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

    1. Gentile Antonio, non è cosa semplice modificare una rendita catastale. Devi rivolgerti ad un tecnico molto competente e fare istanza all’Agenzia delle Entrate. Tieni presente che le rendite catastali: sono stabilite per via tabellare in zone omogenee e non tengono conto di valutazioni puntuali, ovvero di valutazioni per singolo immobile. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

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