martedì 12 marzo 2013

2024 - Digitale Terrestre - problemi e soluzioni

Ancora problemi con il digitale terrestre? Il problema è molto diffuso. Nell'articolo commento la sintesi di una puntata specifica di 2024 che fa il punto della situazione e propone qualche soluzione. 

[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]

A diversi mesi dallo spegnimento delle frequenze nelle ultime zone d'Italia (vedi Le nuove date degli Switch-off del digitale terrestre del Sud Italia | Tutto Digitale Terrestre sotto nei Link utili), Sicilia e Calabria il 30/06/2012, i problemi sono ancora tantissimi. Molte parti della Nazione sono raggiunte male dal servizio. Se si calcola poi che si è iniziato a erogare il servizio diversi anni fa (primo SwitchOff in Sardegna il 30/10/2008), lo scenario diventa ancora più preoccupante. Purtroppo è già noto che peggiorerà ulteriormente a causa delle interferenze dovute all'accensione delle antenne per l'LTE (anche noto come 4G) in particolare sugli 800MHz (vedi helpinterferenze.it/ sotto in Siti consultati).

Enrico Pagliarini e il suo ospite Gianfranco Giardina (vedi 2024 - Cyber security e digitale terrestre sotto nei Link utili) parlano dell'argomento e intervistano tecnici specializzati, cittadini ed esperti.

Intervistato l'Ing. Fabrizio Bernacchi, che insegna in Eurosatellite (vedi eurosatellite.it/ sotto nei Siti consultati), azienda che eroga corsi di formazione professionale ad impiantisti ed antennisti dell'intero territorio italiano. I maggiori difetti del DTT, secondo lui:
- le peculiarità orografiche del territorio italiano e
- la rete di distribuzione inizialmente progettata per le trasmissioni analogiche.

Interessante la sua risposta ad una domanda di Pagliarini seguita all'intervento di un ascoltatore. Questi chiedeva se l'erogazione di un servizio scadente dietro pagamento del canone non costituisse   un'inadempienza da parte dell'azienda. L'opinione dell'ascoltare è piuttosto diffusa (vedi Esiste un'associazione per disertare il canone RAI?).

Secondo Bernacchi (non ho trovato conferme altrove) la RAI ha come unico obbligo la copertura del 100% del territorio nazionale con i canali in  MUX1, ossia: Rai1, Rai2, Rai3 e RaiNews. 

Dalle interviste a diversi antennisti sono emersi i seguenti problemi dichiarati come i più frequenti:
- a ridosso dello switch off l'assenza totale del canale Dmax
- problemi sulla rete Mediaset (che sembra essere quella più complessa)
- molti istallatori non qualificati (che adoperano strumenti e materiali inidonei)
- disturbi relazionati alle condizioni meteo (sole, pioggia e neve)

Sempre dalle interviste ai tecnici ed agli esperti sono emerse alcune possibili soluzioni:
- passare a tivùsat (1.800.000 tessere distribuite)
- ridirezionare o sostituire completamente l'antenna TV

Intervistato anche Alberto Sigismondi, Amministratore Delegato di Tivù. L'azienda eroga i servizi della piattaforma TivùSat. L'intervista ha messo in luce pro e contro (a noi già noti. vedi [Confronto] TivùSat - Scegliere il decoder HD [Aggiornato 05/03/2013]) della soluzione. Tra i difetti che elenco:
- l'assenza di reti locali tra i canali trasmessi
- il decoder costa dagli 80 (quelli standard) ai 150 (HD)
- necessita di una parabola (tivù elenca istallatori qualificati)
- assenza servizi a pagamento (assente Mediaset Premium)

Molto interessanti anche gli interventi della gente comune che ha fatto molte domande interessanti. Altre un po' meno.

Prendo spunto dall'intervento di un ascoltare che pensava di risolvere i problemi di ricezione del Digitale Terrestre abbonandosi a Sky e utilizzando la SKY Key. La SKY Key è un decoder digitale terrestre. Pur facendo parte dell'offerta Sky utilizza i medesimi sistemi di un qualsiasi decoder. Per intenderci, non utilizza la parabola per la ricezione delle trasmissioni a differenza del tivùsat.

Potrai scaricare il podcast della puntata direttamente dal blog per qualche settimana o trovi il file sul sito di Radio24.

(continua sotto)
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Sottolineo che in due occasioni Pagliarini ha posto un quesito relativamente all'obbligo al pagamento del canone per la fruizione del servizio TivùSat. Giardina e Sigismondi hanno dato risposte per me non convincenti. Tivù è una joint venture tra Rai, Mediaset e Telecom Italia Media e altre società (vedi TivùOn! Project sotto nei Link utili). Il mandato relativamente alla riscossione del canone e la delega per la gestione dei dati personali degli abbonati è solo di Rai. Questo non toglie che pagare il canone rimanga obbligatorio e che si possano sempre fare controlli incrociati.  

Alla prossima!
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hbbtv.org/

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