21 gennaio 2015

A Roma il festival che scruta l'ignoto

Dal 22 al 25 gennaio, l'Auditorium Parco della Musica di Roma ospita la decima edizione del Festival delle Scienze. Tema di quest'anno è l'ignoto e l'importanza del non sapere. Il dubbio come motore del progresso scientifico verrà trattato da ricercatori, intellettuali, filosofi, artisti, attraverso un percorso tra conferenze e spettacoli che coinvolge un pubblico di tutte le età di Mattia Maccarone

Apre all'Auditorium di Roma la nuova edizione del Festival delle Scienze, che quest'anno ruoterà intorno al tema dell'ignoto e dell'importanza di riconoscere i propri limiti.

Un tema centrale, come ha sottolineato durante la presentazione del festival il sindaco di Roma Ignazio Marino, che ricordando la sua esperienza in sala operatoria ha ammesso di aver sempre avuto paura di quei chirurghi troppo sicuri di sé e che sembrano non aver mai alcun dubbio. Perché il dubbio, quel sapere di non sapere, dovrebbe essere il primo passo per intraprendere l'avventura della conoscenza.
 
Il programma del festival, che vuole essere dunque una celebrazione del dubbio, dell'incertezza, dell'ignoto e del modo di penetrarlo proprio del metodo scientifico, si concentra attorno a domande che spaziano dalla fisica alla biologia, dalla psicologia alla linguistica: che rapporto c'è tra incertezza e caso? Cosa si nasconde in ciò che chiamiamo materia oscura o nei buchi neri? Cosa nel concetto di infinito? 
 
A Roma il festival che scruta l'ignoto
 © Matt Bird/Corbis
Come nelle precedenti edizioni, il festival riunisce alcuni tra i più grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale, ma anche filosofi e sociologi, giornalisti ed epistemologi, per capire e discutere il tema principale della manifestazione, che quest'anno spazia fino ai limiti della conoscenza. Tra analisi scientifica, indagine filosofica e incursioni nel futuro, il festival promette quindi di essere un'avventura attraverso conferenze, dibattiti, eventi per le scuole, mostre e spettacoli, al costo contenuto di due euro a evento.
 
Per citare solo alcuni degli appuntamenti, giovedì 22 gennaio alle ore 18 il fisico teorico Carlo Rovelli apre con la lectio "La scienza ci dà certezze?", introdotta da Vittorio Bo, direttore scientifico del festival. "Socrate girava per le strade di Atene ponendo domande a cui nessuno
sapeva rispondere e gli ateniesi hanno finito per metterlo a morte. Oggi è meno pericoloso indicare l'ignoranza di chi sostiene di conoscere la verità; ma è altrettanto impopolare" spiega Rovelli.
 
Venerdì 23 gennaio alle ore 21 l'INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dedica all'ignoto uno spettacolo-conferenza in cui scienziati e artisti daranno vita a un racconto di fisica tra parole, suggestioni e performance artistiche, per ripercorrere 60 anni di storia e di traguardi nella ricerca in fisica delle particelle in Italia. Fabiola Giannotti, nuovo direttore designato del CERN, in collegamento da Ginevra, guiderà il pubblico attraverso gli interrogativi più affascinanti della fisica contemporanea. I ricercatori condivideranno la scena con Stefano Benni, voce narrante della serata, e poi musicisti, mimi, giocolieri e sand artist, per dare vita a uno spettacolo tra materia oscura, giocoleria e quadri di sabbia in jazz.
 
A Roma il festival che scruta l'ignoto
 Cortesia Auditorium Parco della Musica di Roma
Altro evento da segnalare sabato 24 gennaio alle ore 21, John Barrow, professore di scienze matematiche a Cambridge, e Caleb Sharf, direttore del Centro di astrobiologia della Columbia University, parleranno di "Cosa ancora non conosciamo e forse non potremmo mai conoscere nell'universo", per delineare i tratti di una scienza, la cosmologia, che è basata sull'impossibilità di una vera osservazione.
 
Alle scuole sono dedicate una serie di iniziative che si terranno nelle mattine di giovedì 22 e venerdì 23 gennaio, organizzate intorno a laboratori didattici, conferenze, proiezioni ed exhibit interattivi a cura dell'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica.
 
In occasione della presentazione del festival è stato anche annunciata l'apertura del bando per la realizzazione della Città della Scienza di Roma, che sorgerà dalla riqualificazione dell'area militare di via Guido Reni, a pochi passi dall'Auditorium. Un festival e un progetto ambizioso quindi, per fare della città di Roma anche la capitale della scienza.