Milano, 19 settembre 2014 - 01:34

Alibaba sbarca a Wall Street Ipo record: 21,77 miliardi di dollari

L’azienda creata da un professore di inglese 15 anni fa è diventata un colosso del commercio online: venerdì in contrattazione in Borsa

di Redazione Online

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Alibaba, il gruppo di e-commerce cinese fondato da Jack Ma, sbarca a Wall Street: il collocamento delle azioni sulla Borsa di New York potrebbe portare nelle casse delle società fino a 25 miliardi di dollari. Il costo per azione è di 68 dollari.E la capitalizzazione di mercato è stimata in 167,62 miliardi di dollari. Valori che faranno della quotazione la terza o quarta più grande della storia e permetteranno al colosso della Repubblica popolare di superare il record fatto segnare nel 2012 da Facebook, prima azienda It a riuscire a raccogliere sul mercato 16 miliardi di dollari.L’effetto Alibaba di sicuro già sta condizionando gli scambi: le cosiddette magnifiche sette, una pattuglia di aziende che hanno stretto rapporti d’affari con Jack Ma, sono in rialzo del 15% nell’ultimo mese sulla scia dell’entusiasmo per lo sbarco a New York.

Dal salotto di casa alla conquista del mondo

Alibaba è un vero e proprio colosso del commercio on line in Cina: i siti Alibaba’s Taobao, TMall e le altre piattaforme coprono l’80% del mercato cinese on line e la maggior parte dei suoi 279 milioni di compratori visita i siti almeno una volta al mese attraverso gli smartphone e i tablet. Come il mercato del commercio online, che è triplicato in Cina dal 2011 ad oggi, la compagnia è cresciuta vertiginosamente dal 1999, quando è stata creata nel salotto di casa da Jack Ma, che allora era ancora un insegnante di inglese, insieme a 17 amici, che sulla scia del boom di itnernet realizzarono il progetto. «EBay sarà pure uno squalo nell’oceano, ma noi siamo l’alligatore del fiume Azzurro», aveva dichiarato quando ancora nessuno avrebbe scommesso sulla sua azienda. «Se combattiamo nell’oceano perdiamo, ma se combattiamo nel fiume siamo destinati a vincere». E così è stato. L’alligatore del fiume azzurro, come ormai è universalmente noto, ha aperto la sua azienda di e-commerce con lo scopo di dar vita a una piattaforma online che potesse mettere in contatto le industrie del manifatturiero cinese con i compratori sparsi in tutto il mondo. E, dopo aver risalito il fiume, oggi l’alligatore è pronto a sfidare lo squalo. «E il suo modello di business è interessante - sottolinea Reena Aggarwal, professore a Georgetown- Non è e Bay, non è Amazon, non è Paypal. Ma è tutto questo insieme e molto di più». E non è finita: «Vogliamo diventare una compagnia globale, e dopo gli Stati Uniti conquistare anche l’Europa e l’America intera», ha annunciato Ma ad un gruppo di giornalisti. Ha le energie per farlo: 35esimo nella classifica Bloomberg dei più ricchi del mondo, è sicuramente il paperone della Cina, con un patrimonio da 21,8 miliardi di dollari.

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