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Il Safe Walk, bastone elettronico che “parla” ai ciechi, ideato da due professionisti brianzoli. (Elaborazione artistica di Giacomo Giannella/Streamcolors)

di Salvatore Giannella

La prossima settimana due professionisti brianzoli (Matteo Marino, 32 anni, ingegnere informatico di Carate Brianza e Paolo Vacca, 57 anni, docente di elettrotecnica all’Itis di Desio) lasceranno le familiari aule delle loro scuole e si avvieranno alla Camera di Commercio di Milano per registrare la loro utilissima invenzione: il bastone che “parla” ai ciechi. Grazie a microchip, fotocellule e baffi sensibili, il bastone per ipovedenti Safe Walk fa evitare gli ostacoli comunicando con la voce: una dozzina di parole, ma di quelle che contano, tipo “Ostacolo alla tua destra”, “Restringimento”, “Salita”, “Forte discesa”. Incluso in fiere di Milano e Roma tra le 15 migliori invenzioni nel mondo, testato da un gruppo dell’Associazione ciechi di Monza, il bastone parlante (che fa un salto avanti di secoli rispetto al vecchio bastone bianco per ciechi) ha suscitato l’entusiasmo e portato gli sperimentatori a suggerire gli ultimi, definitivi ritocchi per renderlo un prodotto finalmente maturo e pronto al brevetto e alla successiva distribuzione sul mercato.

“Siamo stati tenaci a inseguire questo obiettivo per due anni e la nostra caparbietà è stata infine premiata”, ci confessa l’ingegner Marino, in una pausa delle lezioni che tiene all’Istituto tecnico Maiorana di Cesano Maderno.

Questa buona notizia è un segnale di un più grande trend su scala nazionale: i brevetti italiani finalmente tornano a crescere. Nei primi sei mesi del 2014 sono aumentati, infatti, del 2,8 per centoi marchi e brevetti messi sotto tutela dalle aziende e dagli inventori rispetto all’anno prima: è un risultato al massimo dal 2010. L’incoraggiante tendenza è segnalata dai dati diffusi dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm) del ministero dello Sviluppo economico. A scommettere sull’innovazione certificata è soprattutto il Nord. Sono le aziende di quest’area le più dinamiche, con un incremento dei depositi del 3,76 per cento: stabili invece il Centro e il Sud Italia.

Se si guarda alla geografia delle invenzioni, anche qui la parte più attiva è rappresentata dal Nord Italia con  una concentrazione del 76,8 per cento dei depositi totali. Il Centro si ferma al 18,6 per cento, mentre al Sud rimane un magro 4,6 per cento delle registrazioni.

Sul sito www.uibm.gov.it troverete la Banca dati nazionale dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi con tutte le informazioni relative alle domande depositate disponibili agli utenti per effettuare richieste o ricerche di novità in materia dei titoli di proprietà industriale. L’aggiornamento della base dati del sito avviene periodicamente. Il motore di ricerca della Banca dati risponde mediamente a circa 30 mila interrogazioni giornaliere, una cifra che concilia con l’immagine degli italiani popolo di inventori. La ricerca può essere effettuata per codice, data, provincia, testo, titolare, classe ed è possibile combinare più criteri nella “Ricerca avanzata”. E’ previsto anche un programma di finanziamenti agevolati (fino a 3 milioni di euro per ogni azienda) per valorizzare uno o più brevetti di piccole e medie imprese, attraverso i partner finanziari Deutsche Bank, Unicredit e Mediocredito Italiano.

@SGiannella / @streamcolors

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