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Giovanissimo, 18 anni da compiere il prossimo 27 giugno e un sogno nel cassetto: giocare nell'NBA. È questo il profilo di Scott Ulaneo, ragazzo italiano originario di Monterosi (in provincia di Viterbo) che, nella prossima stagione cestistica, sbarcherà Oltreoceano per andare a vestire la maglia dei Seattle Redhawk, squadra di basket della Seattle University.  foto di Scott UlaneoUniversità che, appunto, gli ha offerto una borsa di studio per poterlo schierare in campo già dalla prossima stagione. Scott, avrà quindi una grandissima opportunità visto che giocherà nell'NCAA, la lega di basket dei college americani, che è considerata l'anticamera dell'NBA.

Ma dovrà faticare molto sia dal punto di vista sportivo che scolastico. Il suo problema non sarà sicuramente l'inglese, visto che sin da quando è bambino frequenta la St. Georges British International School of Rome, ma sarà dura riuscire a conciliare gli intensi allenamenti con lo studio universitario. E non solo! Prima di potersi trasferire in America, a Maggio dovrà sostenere un esame che potremmo definire il corrispettivo della nostra Maturità... Tornando alla sua carriera sportiva, il prossimo anno, Scott lascerà la sua attuale squadra la Stella Azzurra per andare a giocare, come detto, nell'NCAA. Lui è l'ultimo talento italiano che si aggiunge a una lista di giocatori del nostro Paese (per l'esattezza 23) che hanno militato in NCAA, ma nessuno di loro è riuscito a sbarcare poi in NBA. Ce la farà Scott a coronare il suo sogno? Noi di Skuola.net glielo auguriamo e, nella speranza di vederlo fare una splendida carriera, gli abbiamo fatto un'intervista per conoscere meglio questo giovane talento del basket italiano.

Guarda Scott al lavoro insieme ai suoi compagni della Stella Azzurra!

Cosa studierai alla Seattle University?
Mi interessa il corso di International Business ma devo ancora finire l'ultimo anno della St. Georges British International School of Rome, scuola inglese che frequento da quando sono all'asilo (mia mamma è inglese).

Farai comunque un esame finale?
Sì a maggio.

Ci puoi raccontare un po' la tua vicenda sportiva e di come sei riuscito, appunto, ad andare a giocare in NCAA?
Da 7 anni gioco nella Stella Azzurra, una delle squadre top in Italia per quanto riguarda il settore giovanile. Non a caso, è ben conosciuta in Europa, anche per i numerosi tornei di alto livello a cui partecipiamo in giro per il continente. Diciamo che può essere considerata come la "cantera" del Barcellona Calcio.

Come sei arrivato a giocare negli USA? O meglio, quante probabilità ci sono che accada di solito?
Non è stato per niente facile. Avevo deciso di giocare in NCAA già l'anno scorso, quindi ero già partito pensando solo al college come possibile futuro post stagione. Niente Italia, niente Europa, come, invece, fanno molti (quasi tutti) ragazzi italiani bravi che poi finiscono le giovanili e se ne vanno in qualche serie A2.

Sognando l'NBA?
Quello è il sogno nel cassetto di chiunque. In NCAA avrò comunque la possibilità di assaporare il campionato più vicino all'NBA.. Che gia è una grande cosa! Poi si vedrà...

Come ti sei fatto notare dai college?
Mi sono fatto notare in molti tornei importanti come l'Adidas Next Generation Tournament e questo mi ha reso più "conosciuto" da scout, allenatori ed agenti sia europei sia, appunto, americani.

Ti sei comunque candidato scrivendo a qualche college?
No, non si può. So di certo che c'erano scout NCAA al torneo per esempio e il mio nome ha cominciato a girare in Europa. tutti sapevano che il mio obiettivo era quello di andare in America e quindi gli scout americani mi hanno iniziato a cercare mandandomi email. Come dicevo, infatti, sono loro che vengono da te se ti ritengono abbastanza valido.

Chiaro. Senti un po', qualche reazione dei tuoi amici?
Molti compagni della nazionale, la sera che ho firmato per Seattle, mi hanno bombardato di messaggi, dicendo che ero fortunato, che magari anche loro potessero avere la mia stessa opportunità. I miei compagni di squadra, invece, già sapevano che andare in America era il mio "goal", quindi sono rimasti meno sorpresi.

E i tuoi amici romani?
Hanno reagito molto alla "romana" con frasi del tipo "Morta*** tua Scott che culo!!!" oppure, "pagami il viaggio", "comprami una casa lì", "regalami qualche maglietta" ecc.

Sai già come sarà la tua vita al college? Quanto tempo dedicherai allo studio e quanto allo sport ogni giorno?
Beh una mezza idea me la sono fatta. Sono tornato lunedì a Roma dopo esser stato lì a Seattle per 4 giorni.

Raccontaci qualcosa dell'università di Seattle
Lì (alla Seattle University, ndr) si studia parecchio. Questo mi hanno detto i miei futuri compagni di squadra. Gli allenamenti sono intensi e, ovviamente, ci sono tutti i giorni, spesso anche prima di entrare a scuola.

Qualche grande del basket italiano si è fatto sentire? Magari Bargnani, romano come te?
No ancora nessuno dei grandi.

Cosa consigli ai tuoi coetanei che abbiano un sogno ambizioso come il tuo?
Io sono solo la dimostrazione che, con il duro lavoro, i sogni possono diventare realtà. Sono solo un ragazzo di paese, di Monterosi, vicino Viterbo, un posto sperduto vicino il Lago di Bracciano e ora sono qui... Consiglio a tutti di credere in quello che fanno. Non c'è cosa più bella di volere tantissimo una cosa e riuscire finalmente ad ottenerla. Bisogna avere tanta fiducia in sè stessi, e in tutti coloro che sono dalla tua parte per aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo.

Cosa ti mancherà di più dell'Italia?
Sicuramente la famiglia e gli amici. Ma anche i miei compagni di squadra, le ragazze e l'amatriciana...