10 aprile 2014

A Foligno, per seguire virtù e conoscenza

Aperta a Foligno la quarta edizione della festa di scienza e filosofia. Il tema che animerà quest'anno le quattro giornate dell'evento è delineato dai tre aggettivi - umano, sensibile e ignoto - e sarà declinato in un fitto palinsesto di conferenze e dibattiti, per un'offerta culturale che si propone come "un appuntamento per studiare il presente e guardare il futuro con l'ottimismo del sapere"di Marco Boscolo

Sotto l'auspicio del motto dantesco "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza", la Festa di scienza e filosofia torna da oggi ad animare Foligno con il suo sguardo a tutto tondo sulla conoscenza. Il tema, come sempre ampio, è delimitato da tre aggettivi: umano, sensibile, ignoto.

L'ignoto è il più semplice da inquadrare in un contesto plurimillenario in cui l'uomo ha cercato di stringerne i confini attraverso la razionalità. Sensibile rimanda invece all'ambito fisico, al mondo degli oggetti conoscibili grazie alla mediazione dei nostri sensi. Ed è il più tipico dei contatti diretti tra scienza e filosofia attorno alla forma delle cose, alle loro qualità e, se non proprio alla bellezza, almeno all'eleganza. Per esempio quella matematica alla base del libro del mondo come ce lo ha raccontato Galileo Galilei, del quale il 15 febbraio scorso si sono celebrati i 450 anni dalla nascita.

L'umano pone il limite della conoscenza: solo attraverso i sensi e il ragionamento possiamo conoscere. È una conoscenza che ha permesso l'avanzamento delle civiltà non solo con il progresso scientifico, ma anche grazie al dialogo tra le culture. Per questo ogni occasione di confronto, specialmente in un periodo di rinnovati antagonismi su base religiosa ed etnica, appare come una pausa di riflessione.

IL PROGRAMMA DELLA FESTA IN PDF

Le giornate della Festa di Foligno si distinguono anche per questo: saper mettere a fianco di esponenti di spicco del mondo della ricerca scientifica e filosofica anche teologi e pensatori di culture diverse, alla ricerca di un terreno comune per il dialogo. Quest'anno non manca nessuna delle principali fedi (cattolicesimo, cristianesimo della chiesa valdese e ortodossa, ebraismo, induismo e buddhismo) perché la città
umbra si trasformi, nell'auspicio degli organizzatori, in un reale crocevia multiculturale.

Tantissimi, come sempre, i relatori, sia italiani - tra cui i quattro referenti scientifici della Festa, Edoardo Boncinelli, Giulio Giorello, Silvano Tagliagamb e Roberto Battiston - sia stranieri: tra questi ultimi, segnaliamo Anil Seth, direttore del Sackler Centre for Consciousness Science dell'Università del Sussex, che discuterà con Marcello Massimini sugli aspetti teorici e pratici della misurazione dello stato di coscienza e il celebre cosmologo e divulgatore John D. Barrow, che racconterà l'evoluzione dell'universo.

(L'originale di questo articolo è stato pubblicato su "Le Scienze" n.548, aprile 2014)