18 dicembre 2015

La top ten della scienza 2015 secondo "Science"

Secondo la classifica stilata ogni anno  da "Science", a conquistare la palma di risultato scientifico più significativo dell'anno è il nuovo metodo di editing genetico CRISPR. Al secondo posto si piazzano invece i progressi nello studio dei pianeti nani del sistema solare, effettuati grazie alle riprese ravvicinate di Plutone e Cerere ottenute dalle sonde New Horizons e Dawn(red)

E' la CRISPR, la tecnica di manipolazione genetica sviluppata solo pochi anni fa, a conquistare il primo posto nell'elenco delle più significative scoperte e innovazioni scientifiche del 2015 che la rivista “Science” stila ogni anno. Nel corso del 2015 la CRISP – che era già entrata nell'elenco di “Science” anche nei due anni precedenti, ma non in prima posizione - ha infatti dimostrato di essere realmente all'altezza delle aspettative, ottenendo risultati straordinari e promettendone di ancor più significativi in futuro.

Il secondo posto è stato invece attribuito da “Science” alle riprese di Plutone  e di Cerere  - l'oggetto della fascia di asteroidi fra Marte e Giove che per le sue dimensioni è stato promosso dagli astronomi da asteroide a “pianeta nano” -  effettuate dalle sonde NASA New Horizons e Dawn.    

La top ten della scienza 2015 secondo "Science"
Un'immagine di Plutone ripresa da New Horizons. (Cortesia NASA/JHUAPL/SwRI)
In terza posizione c'è la soluzione del mistero del cosiddetto “uomo di Kennewick”, lo scheletro fossile di 8600 anni fa che – dopo una disputa ventennale tra alcuni scienziati e la Confederazione dei nativi americani  - le analisi genetiche hanno dimostrato appartenere effettivamente un antenato delle popolazioni native americane. La vicenda ha avuto molta eco negli Stati Uniti, e questo spiega come mai “Science”, che è pubblicata
dall'American Association for the Advancement of Science, abbia deciso di metterla primadi un'altra scoperta paleoantropologica: la descrizione di Homo naledi:  la scoperta di questa nuova specie di ominide è stata infatti relegata al quinto posto.

Al quarto posto si è piazzata la pubblicazione dei risultati di un ampio studio sul controllo della riproducibilità dei risultati delle ricerche psicologiche, intrapreso dopo che nel 2011 ci si era accorti che molti studi erano condotti su un numero troppo piccolo di soggetti perché i loro risultati avessero una solida validità statistica. Dai primi cento studi replicati è risultato che solo il 39 per cento di essi superava il test di significatività, tanto da indurre diverse riviste scientifiche a decidere che per le ricerche in psicologia verranno in futuro pubblicate repliche degli esperimenti.

La top ten della scienza 2015 secondo "Science"
Le mani di H. naledi (© Demotix Live News/Demotix/Corbis)
A seguire si incontra la scoperta – realizzata grazie all'uso della cosiddetta tomografia della forma d'onda -  che almeno 28 pennacchi vulcanici si alimentano direttamente dal mantello terrestre e non da isolate camere magmatiche.

Anche la scoperta di un possibile vaccino contro il virus di Ebola, pubblicata nel luglio scorso da “Lancet”, entra nella top ten di “Science", seguita dalla definizione di un metodo biotecnologico per la produzione di analgesici oppioidi a partire da alcuni ceppi di lieviti.

Al nono posto si colloca invece la scoperta che – contrariamente a quanto creduto per oltre un secolo – esiste una rete di sottilissimi vasi linfatici che attraversa le meningi,  e quindi il cervello non è completamente isolato dal sistema immunitario. Infine, anche la meccanica quantistica entra nella classifica con la dimostrazione definitiva della violazione del cosiddetto realismo locale, uno dei principi fondamentali della fisica classica, da tempo già messo in discussione dalle leggi della meccanica quantistica.

Ma che cosa ci riserverà il 2016? Secondo “Science”, sono tre le ricerche da tenere particolarmente d'occhio. La prima ci riporta in un certo senso agli albori della scienza moderna: si tratta della ripetizione dell'esperimento sulla caduta dei gravi di Galileo, ma nello spazio. I ricercatori cercheranno di  verificare se due cilindri di materiali diversi, titanio e platino-rodio,  in caduta libera sono attratti dalla gravità esattamente allo stesso modo. L'eventuale differenza violerebbe il principio di equivalenza, che dice che la massa gravitazionale e quella inerziale sono uguali e si trova nel cuore della teoria generale della relatività di Einstein.

In un ambito scientifico del tutto diverso, il 2016 potrebbe essere l'anno in cui si potrà venire a capo dell'enigma della domesticazione del cane, alla cui soluzione definitiva mancano ancora diversi tasselli, nonostante i grandi progressi fatti anche negli ultimi mesi. Infine, l'anno che viene potrebbe portare alla prima rivelazione del passaggio di onde gravitazionali.