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Ivass-Bankitalia, le nuove regole per le polizze sui mutui

Rivedere la struttura dei prodotti, i meccanismi di collocamento e i costi a carico del consumatore

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Ivass e Banca d'Italia hanno diffuso una lettera congiunta, inviata direttamente a compagnie di assicurazioni e intermediari, comprese le banche, che mette insieme tutte le criticità e le azioni che si dovranno compiere riguardo alla vendita di polizze abbinate a mutui e prestiti (Ppi – Payment protection insurance). Si tratta di indicazioni volte a innalzare la tutela del consumatore, in alcuni casi venuta meno.   

Sia Ivass sia Banca d’Italia chiedono alle imprese di rivedere la struttura delle polizze e alcuni meccanismi legati al loro collocamento, “al fine – si legge – di assicurare che le loro caratteristiche rispondano alle reali esigenze di copertura dei rischi della clientela e che la loro distribuzione sia improntata a canoni di correttezza sostanziale”.  L’intervento era atteso e se n’era già discusso in un confronto con il mercato, organizzato lo scorso 5 giugno, occasione anche per raccogliere le osservazioni degli operatori.   

Tra le principali criticità sollevate i molti contratti assicurativi caratterizzati da esclusioni, limitazioni e carenze tali da “ridurre significativamente la portata delle garanzie”; inoltre le modalità di offerta dei contratti non sono sempre improntate “a canoni di trasparenza e correttezza”; e infine taluni costi sono stati giudicati “eccessivi e poco giustificati”. Alla luce di queste evidenze, i due Istituti chiedono alcuni correttivi che impegneranno le imprese nel rivedere i prodotti e garantire, per esempio, il diritto di recesso anche per le coperture danni, “in linea con quanto previsto da una recente iniziativa di autoregolamentazione”. Oppure una formazione più adeguata delle reti di vendita affinché queste sappiano valutare l’adeguatezza del prodotto rispetto alle specifiche esigenze del cliente. In caso di estinzione anticipata o di trasferimento del finanziamento, le compagnie devono attivare in via autonoma la restituzione della quota parte del premio pagato e non goduto, “senza attendere la richiesta del debitore/assicurato e integrando di conseguenza le condizioni di assicurazione”.   

Per quanto riguarda i costi, Ivass e Bankitalia (che prevedono di approfondire ancora l’argomento) hanno ravvisato che quelli a carico degli assicurati permangono alti e che “una quota significativa (anche superiore al 50%) del premio corrisposto dal cliente è riconosciuto alle banche e agli intermediari finanziari per l’attività di distribuzione svolta”; mentre provvigioni e processi distributivi sono “eccessivamente standardizzati”. 

Dovranno essere attivate, quindi, “iniziative per superare nel più breve tempo possibile le criticità rilevate nella produzione e nella distribuzione di questo genere di polizze”: Ivass e Banca d'Italia verificheranno ulteriormente il rispetto delle indicazioni e svolgeranno comunque ulteriori approfondimenti. 

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