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Donne in gravidanza o neomamme vegane? L’Asl di Monza ha preparato un servizio ad hoc per loro. Un nutrizionista e un pool di ostetriche  appositamente formati per aiutare, consigliare, risolvere dubbi sull’alimentazione e sull’allattamento per chi segue questo stile di vita.

Il progetto è stato approvato da qualche giorno e sarà attivo da settembre. “E’ un percorso che è nato proprio dall’analisi dei bisogni che abbiamo effettuato nei mesi scorsi – spiega  Paola Buonvicino, direttore del dipartimento  per le attività Socio-Sanitarie Integrate dell’Asl Monza e Brianza -– ascoltando medici e operatori che sono a contatto ogni giorno con donne in gravidanza o puerpere è emerso che chi segue questa dieta oggi a volte viene additato, criticato quasi sempre ingiustamente  messo sotto pressione per la sua scelta”.


Sei vegana? Chissà che latte…..
La dottoressa Buonvicino ci scherza anche su: “Insomma, se un tempo le neomamme si sentivano dire: non mangiare l’aglio che fa male al latte, ora  si sentono dire ma hai mangiato abbastanza carne? Senza carne il tuoi latte non vale niente. Spesso a dirlo sono i diretti famigliari”. Ma la dottoressa Buonvicino sa che il discorso è in realtà molto serio: “Queste persone si trovano davanti a dubbi sul valore nutritivo del latte, sugli apporti che danno al neonato in una fase così cruciale della sua vita. Ci è sembrato importante occuparci anche di loro”. Chi vorrà usufruire del servizio non dovrà fare altro che rivolgersi in uno dei Consultori dell’Asl di Monza e Brianza e richiedere un incontro di consulenza ostetrica . Nei prossimi mesi saranno anche previsti incontri di gruppo ad hoc. Qualora le richieste delle donne riguardino indicazioni più specialistiche interverranno i medici nutrizionisti del Dipartimento di Prevenzione Intanto l’Asl sta formando  tutte le ostetriche dei consultori.

“Un progetto che ha richiesto impegno ma nel quale crediamo- aggiunge Matteo Stocco direttore Generale dell’Asl – possibile anche grazie al fatto che siamo una delle poche Asl ad avere due nutrizionisti nel nostro organico. Del resto, come per ogni tipo di alimentazione, anche quella vegana o vegetariana deve esser seguita prestando attenzione ad introdurre tutti gli elementi nutritivi necessari per mantenere l’organismo in buona salute. I rimandi che abbiamo avuto finora sono che chi sceglie un’alimentazione vegana o vegetariana è solitamente informato e attento, per sé e per i propri figli e quindi si nutre in modo corretto senza creare difficoltà al feto e senza pregiudicare i valori nutritivi del latte, ma è giusto accompagnare o seguire le madri o le donne in gravidanza per chiarire eventuali dubbi, se lo richiedono. È un percorso di tutela della salute pubblica ad ampio raggio che un’Asl deve affrontare, dato che si tratta di fenomeni emergenti a cui è giusto che un ente pubblico dia risposte


Il parere di Leonardo Pinelli
“Ben vengano iniziative come questa – commenta uno dei pochi pediatri esperti in nutrizione vegana e vegetariana d’Italia – perché c’è molto movimento ma poche risposte. Questa risposta fa bene sperare per il futuro. Ci sono altre iniziative simili rivolte ai pediatri nell’Asl di Mantova ma sono ancora rare. In realtà l’alimentazione vegana e vegetariana è fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, sia in fase di allattamento che di divezzamento. Comunque sto vedendo sempre più genitori consapevoli, magari anche onnivori che scelgono una dieta latto-ovo-vegetariana o vegana per i loro bimbi. Per motivi etici, salutisti o di rispetto per l’ambiente. Spesso si sentono soli, cercano risposte fai da te. Hanno gli strumenti per farli ma un sostegno e un’attenzione istituzionali sono un ottimo segnale”.


La mamma veg: “Bella idea”
Sara Troilo, mamma veg monzese è convinta che sia un servizio utile: “Sono vegana da circa 6 anni e quando, 3 anni fa, è nato Ernesto, il mio primo figlio, non ho avuto dubbi e ho scelto l’alimentazione vegan anche per lui. La mia è stata una scelta etica, per i miei bimbi l’etica è ampiamente sostenuta da una scelta di salute e benessere. I bambini hanno un’inclinazione naturalmente empatica verso gli animali e dargliene “in pasto” mi avrebbe spezzato il cuore. Le evidenze scientifiche sulla salute degli alimenti vegetali mi hanno confortata anche dal punto di vista di un’alimentazione sana che è ciò che desiderano tutto i genitori per i propri figli”.

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No no no 2 giugno 2015 | 02:24

@veganpower: ma qui nessuno scatena campagne anti-vegan, semmai è il contrario, sono i vegani che scatenano puntualmente campagne anti onnivori. anxhe il suo commento lo dimostra.E sono sempre i vegani a dire “io ho fatto le analisi e godo di ottim salute!”, dando per scontato che chi invece è onnivoro non possa dire altrettanto. su quale base?
p.S: non tenete in moderazione il mio commento per due anni, eh….

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giovanninoilcarnivoro 20 maggio 2015 | 15:43

@Efrem, mi piace confrontarmi ma i neologismi (tipo cadavere) tendo a rifiutarli. Mi sanno di slogan, e si sa lo slogan è antidemocratico di natura e limita il dialogo.

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Lettore_9103694 20 maggio 2015 | 12:24

Ma qualcuno cita ancora come per buon China Study?

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Efrem 19 maggio 2015 | 18:12

@giovanniilcarnivoro
ti ha risposto Lettore 9093921. Aggiungo solo che quando vai dal medico, le cure a cui vieni sottoposto sono il risultato di ricerche su qualcosa di già esistente, il male per l’appunto. La ricerca mirata alla prevenzione è difficilissima, in quanto vi sono molti variabili di cui tener conto e quindi non viene effettuata. L’unica prevenzioni che la nostra sanità effettua su larga sala è la ricerca di cancro al colon e al collo dell’utero.
Il termine “macellaio” era usato come simbolo di tutti i lavoratori del settore carneo.

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Veganpower 19 maggio 2015 | 11:31

In questo blog leggo spesso commenti di persone male informate sull’alimentazione vegan, ma è soprattutto quando si parla di veganismo nei bambini che si scatena una vera e propria crociata anti-vegan. La preoccupazione per i minori è perfettamente comprensibile, peccato che però i commenti negativi provengano solo da chi dell’alimentazione vegan ha solo una vaga conoscenza, non da coloro che l’hanno adottata per sé e per i figli. Alcuni denigratori arrivano addirittura ad ammettere che il bambino X o Y da vegan cresce bene, ma prefigurano catastrofi future per la sua salute. Su quale base?
La verità è che qualunque scelta alimentare venga adottata per i figli, si tratta sempre di un’imposizione, dato che il bambino non è in grado di scegliere per sé. Ovvio che il genitore sceglie per il figlio l’alimentazione che crede migliore. La differenza tra l’onnivoro e il vegano è che quest’ultimo non soltanto si è documentato per bene prima di adottare questa dieta per il figlio (invece di basarsi su credenze popolari o tradizioni mai messe in discussione); ma soprattutto ha una conoscenza diretta delle differenze tra i vari tipi di alimentazione, essendo stato lui stesso onnivoro e/o vegetariano prima che vegan.
Sarebbe grave che un genitore vegan, dopo aver provato su di sé gli enormi vantaggi di una dieta vegetale, imponesse poi a suo figlio di cibarsi di prodotti dannosi e inutili come quelli animali.

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giovanninoilcarnivoro 19 maggio 2015 | 09:28

@lettore_9093921: mi pare che in tutti i settori si cerchi di mediare tra le regole di buon senso e quelle commerciali.
Anche nei mercati di trend salutista è così, vedi l’invasione di merendine vegan, prodotti crueltyfree per animali o i prodotti no glutine. Ho l’impressione che venga visto tutto nello stesso calderone.
Per dire, ok per la scelta etica ma se devo scegliere per la salute lascio la merendina salutistica confezionata e mi mangio pane fatto in casa e formaggio di malga.

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Lettore_9093921 18 maggio 2015 | 18:13

Non tanto i macellai quanto gli allevatori hanno un peso sulle leggi… e i controlli (come dimostrano diversi servizi giornalistici tra cui Report, Anno1 del prossimo giovedi..ma in generale qualsiasi servizio che non abbia il semplice scopo di insabbiare), in controlli sugli allevatori sono molto carenti. In realtà devo dire che, pur vivendo nella terra delle salsiccie (valtellina) vedo spesso arrivare camion polacchi e dell’europa dell’est carichi verso le macellerie, il mattino presto.. L’Airc come molti istituti ‘istituzionali-nazionali’ devono secondo me (cosa che ho notato anche in esperti nutrizionisti famosi quando vanno in territori famosi per alcuni prodotti) conciliare scienza e economia nazionale. Le informazioni date dai ministeri della salute seguono la stessa linea. Ma non mi sorprendo molto. Sulla bilancia vengono messi salute pubblica e lavoro, interessi diversi, di gruppi di potere e di cittadini.. ci sono tanti casi (Ilva ad esempio) dove questo si verifica.
Io la mia scelta l’avevo già fatta per altri motivi, mangio solo vegetali da quasi dieci anni. Mio figlio, grazie anche ai consigli di pediatri aggiornati ed esperti, cresce bene seguendo simili principi. Sono contento che questo servizio sia stato attivato. E spero sia da esempio.

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giovanninoilcarnivoro 18 maggio 2015 | 09:47

@Efrem, mi pare che Airc dia indicazioni solo e solamente per la prevenzione, quando il brutto male già è presente vai dal medico specializzato, non certo ci si rivolge ad un’associazione di ricerca.
PS: i macellai in Italia non mi sembrano che dettino legge, sono sottoposti a controlli severissimi molto più che in altri paesi, ma posso sbagliarmi.

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Nicola M. 18 maggio 2015 | 08:21

I commenti si sono dimezzati perché l’admin di questo blog li elimina 😀

Beatrice Montini 18 maggio 2015 | 17:49

Eliminiamo solo i commenti offensivi e diffamatori

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Efrem 17 maggio 2015 | 11:32

Sidney-bz – Secondo me l’AIRC sa molto in fatto di cancro nel caso si tratti di combatterlo, ma non sa nulla in fatto di prevenzione. Nessun medico si è mai curato di nutrizionismo e di prevenzione alimentare, i corsi di studio in medicina non prevedono alcun insegnamento in questo senso, tutto è impostato in modo da trovare le cure per le malattie già presenti nel nostro organismo.
Inoltre i medici strutturati hanno l’obbligo di seguire dei protocolli stabiliti dall’alto, con gravi penalità se non vengono seguiti, compreso il licenziamento. E l’alto, si sa bene da cosa viene pilotato, da miriadi di interessi grandi e piccoli. Lo sapete come ha esordito il Direttore di un’importante organizzazione sanitaria ad una conferenza sul cancro diretta alla popolazione?: “Per caso in sala ci sono macellai?” Quindi, sbaglierò, ma mi ha dato l’impressione che la prima sua preoccupazione fosse di non toccare interessi. Per ovvii motivi non faccio nomi, ma sono molto arrabbiata.